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BARI: Al via la Rassegna Teatrale del Teatro Bravòff dedicata al poeta Vittorio Bodini

Creato il 18 ottobre 2014 da Amedit Magazine @Amedit_Sicilia

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In continuità con il Progetto artistico e alla luce del positivo riscontro ottenuto nella passata Stagione parte la nuova Rassegna Teatrale (Edizione 1) del Teatro Bravòff di Bari, dedicata all’illustre figura del poeta e traduttore pugliese Vittorio Bodini di cui verranno letti dei versi durante gli spettacoli.

La rassegna  si terrà presso il Teatro Bravò di Bari in via Stoppelli, 18.

Si tratta di una rassegna composta da cinque spettacoli, tre in abbonamento, due fuori abbonamento.

16-17 ottobre – in abbonamento:

‘Giocondo’, della compagnia il carro dei comici con Francesco Tammacco, Betty Lusito, Pantaleo Annese e la regia di Francesco Tammacco.  Giocondo nasce dalla voglia di trasmettere la poesia giocosa e di creare uno stretto rapporto con il pubblico. Si tratta di un girovagare poetico che cresce sempre di più, intersecando danza e musica popolare, prendendo spunto dalla commedia dell’arte soprattutto per la loro grammatica teatrale, da Belli, Baffo,Angiolieri a Dante e Viviani.

13-14 novembre – in abbonamento:

Il secondo spettacolo in abbonamento, ‘Jom‘, con Francesco Lamacchia, Gabriella Altomare, Arianna Di Savino, Vito Latorre, Ermelinda Nasuto, Antonio Repole regia di Vito Latorre, di Onirica poetica teatrale. Le trame che danno forma agli spettacoli di questa compagnia prendono spunto dall’attualità. In particolare Jom denuncia il razzismo attraverso la drammaturgia de ‘La sgualdrina timorosa’ di Sartre che denuncia il sistema di razzismo degli stati uniti negli anni ’50. La storia della prostituta ricattata dal figlio di un senatore si intreccia con la storia di un ragazzo senegalese, in viaggio verso l’Italia scritta da Baimademba.  Jom è una virtù in lingua senegalese che nel corso degli eventi sarà insita in entrambi i personaggi. La scena sarà stilizzata. Si metterà in evidenza l’aspetto visivo, rendendo metaforicamente per immagini il senso del testo. La musica sarà dal vivo: due violini e una chitarra.

11-12 dicembre – in abbonamento:

 ‘Tutto quel che non si dice’ è il terzo ed ultimo spettacolo in abbonamento con Chiara Zerlini e regia di Maurizio Pellegini per Epos Teatro.  Il testo è tutto al femminile e in effetti il sottotitolo dello spettacolo è proprio ‘silenzi di loquace femminilità’. L’incomunicabilità, il male del ‘900, come diceva  De Filippo, è l’aspetto portante presente in scena. In tutto quel che non si dice si indagano i problemi quotidiani, umani, intimi di una donna, dalle piccole ansie del primo appuntamento ad una maternità violata. Tanti sono gli spunti: Ruccello, Franca Valeri, Brecht fino ad arrivare ai memoires di  Casanova.

31 ottobre -fuori abbonamento:

Annamaria Colomba e Mariapia Autorino saranno le protagoniste de ‘Le fuggitive’ con la regia di Stefano Murciano. Di stampo surreale, le fuggitive sono donne che scappano dalla loro vita per cercare proprio quello da cui scappano  fuori dalla loro realtà : scappano dai mariti e cercano altri mariti, scappano da figlie insopportabili, ne troveranno altre.

28 novembre – fuori abbonamento:

La compagnia Notterrante, con al regia di Mariella Soldo, propone ’ In cerca d’a(u)t(t)ore’. Vengono proposti quattro corti teatrali che parlano di vita, di persone, di storia. Alcuni testi sono frutti di un corso di drammaturgia, altri testi sono stati scelti dalla curiosità della regista. In questi pezzi i cliché vengono scardinati, si lavora non su quello che si fa ma su quello che tendenzialmente si fa.

Il primo testo si ispira al tema dell’assenza: si immagina il funerale di Amy Winehouse. In esso si ritrovano figure contrastanti: un pedofilo, il serial killer, la portinaia, la prostituta. Il secondo tema proposto è una situazione conflittuale, un lager mentale più che fisico. Un soggetto psicopatico preclude altri soggetti: il politico, il ladro di posti macchina, la falsa invalida. In questo pezzo si lavora molto sui dialoghi. Il terzo testo si intitola : Adamo ed Eva:! In cui si attualizza dopo una narrazione storica la storia dei due personaggi biblici attraverso un’operazione artistica sperimentale e ricercata. Il quarto, ultimo e  il più complesso è ‘ Pasifae in me la scatola’ ,smembrato, vede come protagonisti Arianna e il minotauro. Due attori e tre personaggi.

La sfida di Teatro Bravòff di immaginare un teatro per il teatro continua anche quest’anno, dunque, con spettacoli di larga prospettiva artistica e di solida testimonianza sociale.

La rassegna teatrale e culturale è prodotta dall’Ass Cult. “La Bautta”, promossa dall’Assessorato alle Culture, Turismo e Partecipazione del Comune di Bari e dell’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia, realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e  realizzata in collaborazione con Falvision, Prink Bari, AnimArsi, Puglia Off.

Il costo degli spettacoli rimane invariato rispetto allo scorso anno:

Abbonamento a tre spettacoli: 28 €

Fuori abbonamento:

11 € intero (a spettacolo)

8 € riduzione abbonati Teatro Bravòff

9 € under 25, over 65 e studenti universitari (muniti di libretto)

Per maggiori informazioni

http://www.bravoff.com

https://www.facebook.com/teatrobravoff

[email protected][email protected]

La responsabile della Comunicazione per Teatro Bravòff

Antonella Leone (tel. 3406318112 – 3889399335).

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