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§ Basket Case §

Creato il 08 luglio 2011 da Faith

La telefonata procede per intuizioni.
Un chiaro difetto della mia famiglia è di non esprimersi mai chiaramente.
Lievemente schizofrenogeno.
Così io vengo a sapere degli esiti degli esami ascoltando inevitabilemente le telefonate ai parenti.
Inevitabilmente perchè si consumano in macchina mentre io guido...senza alcuna possibilità, eventualmente, di lanciarmi dallo sportello a 120 all'ora in autostrada.
O forse, in fondo, una possibilità ci sarebbe.
Mentre guido, mio padre continua a darmi pacche sulla spalla.
Se questo è quello che dicono ai parenti, penso, mi immagino come si siano espressi realmente i medici, alla visita.
Dopo 3 cicli di terapia che non hanno portato a nulla, dove se avessero portato a qualcosa sarebbe stato solo un rallentamento della malattia.
Invece no, nulla, non è cambiato nulla, la malattia procede come se nulla fosse accaduto.
Tornano per stare con me. Per passare del tempo con me.

Che invece vado solo scappando ovunque, per fuggire alla voglia costante di bere, scappare, ammazzarmi, bestemmiare, piangere.
Mia madre, piena di apprensione per me (la dea delle proiezioni), mi chiede che piani ho per questa estate. Non ne avrei (oltre la fiera) ma come non ne avrei avuti di solito.
Sono tutti molto preoccupati per me. Della mia solitudine, come se nessuno si prendesse cura di me.
Presumo che si raccolga ciò che si è seminato, perciò non faccio storie.
Nemmeno quando con 30 gradi fuori io muoio di freddo.




 


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