Magazine Sport
Basket maschile: c’è bisogno di oriundi in nazionale?
Creato il 22 marzo 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurraUltimamente è di ritorno la polemica contro le restrizioni italiane al fine di evitare sbarchi di passaportati in nazionale, problema calcistico tanto quanto cestistico. Malgrado le proteste di coloro che intendono mantenere totalmente italiano il roster azzurro (malgrado Daniel Hackett si possa definire in parte statunitense), salgono gli incitamenti di molti nell’ambiente cestistico a sopprimere le limitazioni più imbarazzanti, con l’intenzione di accrescere il potenziale offensivo e difensivo di una nazionale quanto mai schiava dei Big Three della NBA.
Ma come accaduto nel recente Europeo (dove l’Italia ha sfigurato), persino Gallinari, Bargnani e Belinelli non possono tutto, dunque appare evidente il bisogno di innesti; giocatori statunitensi, magari, i quali mai avranno una chiamata nel Top Team di Wade, Bryant, James e Durant. Giocatori naturalizzabili ve ne sono, effettivamente, nella Serie A1, giocatori del calibro di David Moss, statunitense della Montepaschi, ormai ospite del campionato italiano sin dai tempi dell’Aurora Jesi e della Lega Due, convincibile sicuramente ad indossare la casacca azzurra con l’utilizzo delle giuste leve e, prima d’ogni cosa, una politica d’apertura all’inserimento (nonché il corteggiamento) di importanti elementi del basket nostrano.
Tutto fuorché impossibile, oltretutto, sarebbe il tesseramento della triade a stelle e strisce di Pesaro vistasi all’All Star Game, ovvero White, Jones e Hickman, totalmente esclusi delle possibili onorificenze olimpioniche. Rimanendo in tema di All Star Game, proprio la competizione amichevole pesarese ha prodotto i primi forti segnali della volontà del coach della nazionale Pianigiani di riformare una squadra NBA-dipendente, con l’importante inserimento nella compagine azzurra dell’oriundo David Chiotti di Casale Monferrato, un’ala grande pesante con un buon numero di punti tra le mani, ideale sostituto del preferibile Danilo Gallinari, se convocato.
La corsa alla naturalizzazione ed al tesseramento di giocatori stranieri è già cominciata altrove e, nella maggior parte dei casi, i risultati sono ben visibili da subito. Basti pensare alla nazionale spagnola, già di per sé temibile, dotatasi del centro devastante dei Thunders Serge Ibaka, oppure alla Germania, imbarazzante cestisticamente parlando se non per la presenza del noto Dirk Nowitzki e di Chris Kaman, anche lui naturalizzato tedesco e, tra l’altro, spina nel fianco per i lunghi azzurri nella precedente competizione continentale. Un importante esempio entro i confini nazionali può sicuramente essere Bo Lester Mc Calebb, orgoglio senese, il quale ad ogni competizione tra nazioni veste la meno nobile casacca della Macedonia. Si necessita di rinnovamenti, sul finire, i quali, anche nell'ipotesi in cui fallissero, non macchierebbero di certo il palmares di una nazionale scarna di medaglie e successi intercontinentali da ormai quasi un decennio.
Filippo Caiuli
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Draft 2015, gli scambi: coinvolti Mason Plumlee e Hardaway Jr
Tim Hardaway Jr, New York Knicks – 2015 basketcaffe.com Chi si aspettava una notte del Draft 2015 segnata da scambi che avrebbero coinvolto nomi importanti... Leggere il seguito
Da Basketcaffe
BASKET, SPORT -
NBA Draft 2015: la notte delle scelte LIVE
ALLA 23 HOLLIS-JEFFERSON PER I BLAZERS Alla 23 i Portland Trail Blazers, ormai in ricostruzione vista la cessione di Batum e il sicuro addio di Aldridge,... Leggere il seguito
Da Basketcaffe
BASKET, SPORT -
Cleveland Cavaliers: ora bisogna vincere!
Alla fine il Re si è inchinato al cospetto dei nuovi fenomeni NBA, ma il pubblico della Quicken Loans Arena ha comunque voluto tributare ai propri beniamini un... Leggere il seguito
Da Basketcaffe
BASKET, SPORT -
Draft 2015: Winslow, Johnson e Lyles, le ali per volare
Workout Justise Winslow – © 2015 twitter.com/DetroitPistons Dopo aver osservato i giocatori lunghi e i prospetti da backcourt, chiudiamo la nostra marcia di... Leggere il seguito
Da Basketcaffe
BASKET, SPORT -
L’EA7 Milano 2.0 tra certezze (poche) e dubbi (molti)
Il volto scuro del patron Giorgio Armani, le lacrime di capitan Gentile e l’incredulità di coach Luca Banchi. La stagione dell’Emporio Armani Milano si può... Leggere il seguito
Da Basketcaffe
BASKET, SPORT -
Mercato NBA: Karl non vuole Cousins, i Lakers ci provano
Il rumors esploso nella notte italiana è sicuramente di quelli molto importanti perché potrebbe cambiare non poco gli scenari NBA a breve e lungo termine: i... Leggere il seguito
Da Basketcaffe
BASKET, SPORT
A proposito dell'autore
Olimpiazzurra Federicomilitello
47333 condivisioni
Vedi il suo profilo
Vedi il suo blog