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Basta con le galline infelici!

Creato il 27 gennaio 2012 da Rossellagrenci

BASTA CON LE GALLINE INFELICI!

Si sta facendo un gran parlare delle galline (e delle uova) perchè, da questo mese, gli allevamenti di galline in batteria saranno ufficialmente vietati dall’Unione Europea. Ma è vero che la differenza è solo se le galline sono allevate a terra o in gabbia?

Come potete leggere su Consumovirtuoso.it:

Le galline allevate in gabbia sono chiuse in spazi angusti:  secondo la direttiva europea, ogni gallina può avere a disposizione uno spazio di 550 centimetri quadrati, che in virtù delle frequenti violazioni possono diventare anche 450. Questo significa oltre 20 galline in un metro quadro (e per ognuna di loro, uno spazio inferiore a quello occupato da un foglio A4). Nella loro breve vita di macchine produci-uova, queste galline non potranno aprire le ali, razzolare, appollaiarsi, deporre le uova in un nido. Accalcate come sono le une sulle altre, le galline impazziscono e diventano aggressive: si beccano tra loro, si spennano e si cannibalizzano (per evitarlo, a volte vengono debeccate alla nascita). Si feriscono contro le gabbie, si fratturano le ossa e si ammalano di osteoporosi. Si trasmettono infezioni. Infezioni che passano anche attraverso gli escrementi: e per inciso, le galline allevate in gabbia sono disposte in verticale, per cui gli escrementi di quelle ai piani alti cadono su quelle ai piani bassi.

Le galline allevate a terra sono tenute in capannoni (in un capannone ci possono stare anche 20.000 o 30.000 polli) illuminati artificialmente. Questo significa che la loro produzione di uova è stimolata modificando il loro bioritmo attraverso la regolazione della luce e del riscaldamento: per le galline allevate a terra, proprio come per le loro colleghe ingabbiate, il giorno dura molto di più, e così la stagione calda. In questo modo sono spinte a produrre molte più uova di quelle che produrrebbero in natura. Le galline allevate a terra non hanno accesso all’aperto: questo significa che, più sono, più aumenta la possibilità di concentrazione di vapori di ammoniaca nell’aria, che di conseguenza non è molto salubre. La densità di polli per metro quadro non può superare i sette. Ve le immaginate 7 galline in un metro quadro? Significa che ogni gallina può stare comodamente in un quadrato di circa 37 cm di lato (non molto di più di un foglio A4). Significa che le galline sguazzano nei loro escrementi, si ammalano facilmente e diventano aggressive proprio come le loro infelici compagne ingabbiate.

Le cose cambiano decisamente con gli allevamenti all’aperto, anche se c’è una certa differenza tra quelli intensivi ed estensivi: nel primo caso (uova codice 1) le galline sono libere di razzolare tra la vegetazione, ma il mangime è convenzionale e lo spazio a disposizione per ogni gallina è di 2,5 metri quadri.

Le uova biologiche (codice zero) vengono invece da allevamento estensivo. Questo comporta:

  • fino a 10 metri quadri per gallina;
  • mangime biologico (cereali e mais senza additivi chimici, amminoacidi sintetici, OGM e farine di pesce);
  • maggiori garanzie per il benessere degli animali;
  • maggiori garanzie per la nostra salute, perché il settore biologico è molto più controllato e deve essere certificato per legge.

In Italia i sistemi alternativi non in gabbia sono cresciuti in modo esponenziale proprio negli ultimi 5 anni, mentre le uova provenienti dagli allevamenti tradizionali hanno subito una flessione del 20%. Significa, quindi, che è aumentato anche il consumo di uova bio, con pochi centesimi di spesa in più per il consumatore.

Io preferisco solo uova da galline felici, e voi?


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