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Battesimo del Signore

Creato il 12 gennaio 2014 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
12 gennaio 2014 Battesimo del Signore BATTESIMO DEL SIGNORE
Antifona d'Ingresso  Cf Mt 3,16-17Dopo il battesimo di Gesù si aprirono i cieli,
e come colomba lo Spirito di Dio si fermò su di lui ,
e la voce del Padre disse:
«Questo è il Figlio mio prediletto,
nel quale mi sono compiaciuto».

CollettaPadre onnipotente ed eterno, che dopo il battesimo nel fiume Giordano proclamasti il Cristo tuo diletto Figlio, mentre discendeva su di lui lo Spirito Santo concedi ai tuoi figli, rinati dall'acqua e dallo Spirito, di vivere sempre nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

LITURGIA DELLA PAROLA
  
Prima Lettura 
Is 42, 1-4. 6-7 Ecco il mio servo di cui mi compiaccio.Dal libro del profeta Isaia
Così dice il Signore:
«Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.
Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta;
proclamerà il diritto con verità.
Non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra,
e le isole attendono il suo insegnamento.
Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia
e ti ho preso per mano;
ti ho formato e ti ho stabilito
come alleanza del popolo
e luce delle nazioni,
perché tu apra gli occhi ai ciechi
e faccia uscire dal carcere i prigionieri,
dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre».
- Parola di Dio
Salmo Responsoriale Dal Salmo 28
Il Signore benedirà il suo popolo con la pace.
Date al Signore, figli di Dio,
date al Signore gloria e potenza.
Date al Signore la gloria del suo nome,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo. - Rit.
La voce del Signore è sopra le acque,
il Signore sulle grandi acque.
La voce del Signore è forza,
la voce del Signore è potenza. - Rit.
Tuona il Dio della gloria,
nel suo tempio tutti dicono: «Gloria!».
Il Signore è seduto sull’oceano del cielo,
il Signore siede re per sempre.  - Rit. Seconda Lettura  At 10, 34-38 Dio consacrò in Spirito Santo Gesù di Nazaret.
 

Dagli Atti degli Apostoli In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga. Questa è la Parola che egli ha inviato ai figli d’Israele, annunciando la pace per mezzo di Gesù Cristo: questi è il Signore di tutti. Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui». - Parola di Dio
Canto al Vangelo  Cf Mc 9,9
Alleluia, alleluia.
Si aprirono i cieli e la voce del Padre disse:
«Questi è il mio Figlio diletto: ascoltatelo».
Alleluia.


Vangelo  Mt 3, 13-17 Appena battezzato, Gesù vide lo Spirito di Dio venire su di lui.
Dal vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento». - Parola del Signore
RIFLESSIONI
  • La Parola di Dio dilata il cuore e semina la pace.
Vi propongo di fermarci sul brano del Vangelo per coglierne la ricchezza, per riscaldare il cuore e irrobustirlo nella passione per la Parola. Innanzitutto vi invito a notare la singolare somiglianza tra la prima lettura e il Vangelo. Nella prima lettura sono già protagonisti Giovanni il Battezzatore e Gesù, gli stessi del Vangelo. Il Vangelo è il racconto di un collegamento fortissimo tra questi due personaggi e stasera vorrei cogliere il significato di questo collegamento. Notiamo che tra Gesù e Giovanni c’è una differenza e una somiglianza; e perché ritroviamo due volte la corrispondenza tra i due protagonisti, Gesù e Giovanni? C’è un nesso vitale tra queste due figure. La differenza sta nell'età: nella prima lettura sono come due neonati; nel Vangelo sono adulti e in mezzo ci sta una crescita, frutto di un cammino che man mano li irrobustisce. Questa corrispondenza che scopo ha? Quale compito? Quale destino? Nel primo momento i due sono associati in un progetto che essi ignorano, ma che noi non possiamo far finta di non conoscere, perché ci è stato dato di coglierne il senso. Gesù e il Battista sono chiamati a vivere una singolare comunione. Nel primo brano, il forte legame è ancora incosciente, legato al mistero della grazia; nel secondo brano è operante, cioè il rapporto di comunione è sorretto dal progetto di Dio. Nel Vangelo, il rapporto tra Gesù e il Battista, anche se ancora carico di mistero, è nettamente affermato. Dio affida alla relazione tra i due il compimento del suo progetto; è Lui che vuole che i due si incontrino e che si sostengano. Il Battista arriverà persino a dare la vita, perché il progetto di Dio possa compiersi . Ciò che ci viene insegnato stasera è il valore dei rapporti vissuti nel Signore, vissuti all’interno del suo progetto. Il Battista insieme a Gesù è chiamato ad un compito fondamentale che si basa sul progetto di Dio; il loro incontro è dentro il piano di salvezza. Dio vuole salvare le persone non dividendole, ma raccogliendole in unità. Giovanni Battista avverte la chiamata e la segue. Vediamo meglio nelle parole espresse dal Vangelo: In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo…. ”. In questo frangente il rapporto tra i due sembra minacciato dalla divisione. Il Battista considera se stesso indegno, mentre Gesù desidera e vuole il Battesimo. In Gesù si rende evidente la figura del piccolo che si accosta per ricevere ed è solidale con i piccoli: la richiesta di essere battezzato è per essere accanto ai deboli. C’è un’incertezza nel Battista, perché lui guarda a se stesso, ma al tempo stesso vuole aderire al Signore. Da qui il rifiuto momentaneo di accettare la richiesta di Gesù. I due sono in armonia, ma quest’armonia è minacciata da una diversa visione delle cose. Questo sostiene la riflessione, ed è importante vedere come il Battista supera il contrasto: non fa appello a movimenti, non fa riferimento ad opinioni o idee altrui, ma opera partendo dal Padre. Il motivo della richiesta di Gesù è quello di obbedire al progetto del Padre. Una lettura superficiale potrebbe far pensare ad un malinteso, invece Gesù vuole stare dentro con forza al progetto di Dio. « Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia » La giustizia è il progetto del Padre. Gesù sembra dire: ‘tu procedi, perché da questo gesto passa l’azione della grazia’. È importante cogliere come non si è fatto ricorso a delle autorità esterne, ma tutto è affidato alla volontà di Dio. E così ci ritroviamo e ci ricolleghiamo con quanto detto nella prima lettura:
Così dice il Signore:
«Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.
Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta;
proclamerà il diritto con verità.
Non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra,
e le isole attendono il suo insegnamento.
Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia
e ti ho preso per mano;
ti ho formato e ti ho stabilito
come alleanza del popolo
e luce delle nazioni,
perché tu apra gli occhi ai ciechi
e faccia uscire dal carcere i prigionieri,
dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre».

Oggi per noi c’è un richiamo importante ed essenziale: per rinnovare la vita bisogna aggrapparsi alla volontà del Padre e non a motivi passeggeri legati ad una simpatia o ad una propria azione. È necessario superare le motivazioni parziali per arrivare alla visione del Padre sulla realtà, sul mondo e sull'uomo. Questo è il nucleo. Adesso tocca a voi riflettere e tenere viva la comunicazione. Chiediamoci: quali sono le difficoltà che incontriamo nell'attingere la luce che ci viene dalla Parola di Dio? In genere la preghiera e la lettura della Parola ci aiutano. Siccome non è facile cogliere questo vi chiedo: cosa sperimentate, quali difficoltà e quali vantaggi, nel fare riferimento al progetto di Dio? Sia nelle cose grandi che nel quotidiano è fondamentale cercare la volontà di Dio e non il proprio comodo. Dobbiamo vigilare per non lasciarci condurre da motivazioni troppo terrene, legate ad interessi particolari o a compiacimenti momentanei. È un cammino da percorrere che corrisponde al procedere dell’uomo che impara passo dopo passo a diventare docile e ad avere fiducia. Sono importanti l’aiuto reciproco, i tentativi di comunione e l’umiltà. In questa settimana cerchiamo di dire al Signore: fatti conoscere, fai in modo che io possa capire il tuo volere ’.
Aín Karim *
     Per un istante fu del mondo il punto più alto,    Aín Karim; la vetta,      volutamente nascosta dal Mistero    sotto il grigio velo    di un borgo di montagna.
Là, al riparo da avidi sguardi, di meraviglia avvolto,    si compì l'incontro    di due madri, unite dall'inattesa vita, che in sé ciascuna portava.
Precoce fu, in quel momento, la missione per Giovanni.  Erano le orecchie sue ancora chiuse  quando di Maria      udì il saluto. Con occhi ancora informi  l'incognita Presenza    vide. E la sua lingua legata  parlò parole di danza.

* Paese di Elisabetta in Giudea (Cf Luca 1,39)


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