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Battleship (2012)

Creato il 04 giugno 2013 da Mcnab75

battleship

Battleship
di Peter Berg
USA 2012

Sinossi

Una razza di alieni, i Regents, giunge sulla Terra per sfruttare una fonte energetica nascosta sotto l’oceano. Gli alieni sono simili agli esseri umani dal punto di vista biologico, e si spostano grazie e a enormi macchine simili a insetti.
A entrare in contatto con loro, saranno cinque navi dell’esercito terrestre. Una battaglia epica raccontata da entrambi i punti di vista. (Fonte: ScreenWeek.it)

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Se si decide consapevolmente di vedere un film come questo le spiegazioni possono essere soltanto di due tipi: o si è dei lobotomizzati, oppure si ha voglia di distrarsi.
E distrarsi davanti a un blockbuster dalla trama semplice semplice, tratta dal gioco in scatola Battaglia Navale della Hasbro (!!!) con una popstar nei panni di una cazzuta artigliere della Marina Militare… beh, può regalare degli insospettabili bei momenti di sboroneria.

Intendiamoci: Battleship è un film il cui valore specifico si aggira attorno al quattro, quattro e mezzo, a essere proprio generosi.
La storia dell’invasione aliena, limitata al settore delle Hawaii, che viene isolato elettromagneticamente dalla tecnologia dei Regents, è raffazzonata, pretestuosa, sciocca.
Ne segue il consueto e prevedibile insieme di gesti eroici, di militari che si sacrificano e si arrovellano per trovare un modo per respingere dei nemici decisamente più forti ed evoluti. Il tutto inframezzato dagli opportuni camei comici di personaggi secondari, e da una bella (questa sì) colonna sonora che tocca il sublime con Thunderstruck degli AC/DC, che fa da sottofondo metal alla rinascita della corazzata Missouri.

RIHANNA gatling

Rihanna con un Gatling = sexy!

Che poi, ve lo dico senza pudori, per me il primo buon motivo per vedere Battleship era proprio la presenza di Rihanna nei panni dell’artigliere Cora Raikes.
Rihanna mi sta sulle p**le perché è una bellissima ragazza con una gran bel voce, ma votata a uno stile volutamente trash, che ai miei occhi risulta come una rasoiata sulle cornee. Qui invece, nell’uniforme della US Navy, mentre maneggia un gatling e un fucile d’assalto, mi appare come totalmente affascinante. Anzi: è proprio sexy!

Buono, anzi, proprio spettacolare, tutto il reparto effetti speciali, per il quale sono infatti stati investiti un sacco di soldi.
Investimento che ci regala spettacolari scontri navali tra natanti terrestri e (astro)navi aliene, con tanto di cannonate devastanti che sono sempre un bel vedere e che, ora che ci penso, mancavano da parecchio tempo dal grande schermo, oramai colonizzato da tempo dagli assi dell’aeronautica militare. Da Top Gun in poi il cinema bellico è roba loro.
Certo che se un po’ di quei soldi li avessero spesi anche per disegnare decentemente gli alieni Regents, che a nudo delle loro armature sono pacchianissimi…

Ancora Rihanna, sì.

Ancora Rihanna, sì.

Poi ok, vi ho già detto: il film è un susseguirsi di situazioni improbabili, con attori improbabili, il tutto condito con patriottismo yankee al 100%, per fortuna mitigato da una leggerezza che almeno non rende indigeribile il tutto.
La logica sembra essere una nemica giurata del regista, che infatti decide di sbaragliarla con una serie di scene che senz’altro avranno fatto strillare all’orrore i maniaci del realismo bellico, e non solo.
La trovata finale per sconfiggere l’avanguardia aliena è da leggenda del cinema tamarro: i nostri eroi, perso il loro cacciatorpediniere in una spettacolare battaglia, decidono di rimettere in senso la corazzata Missouri (che servì nella Seconda Guerra Mondiale!) per sferrare l’attacco decisivo alla nave Regents.
Nave che proietta la cupola elettromagnetica in grado di isolare le Hawaii dal resto del mondo e che quindi deve essere distrutta per aprire il passaggio al resto delle truppe di mare e di cielo degli USA.
La Missouri viene riesumata con tanto del vecchio equipaggio, vale a dire un buon numero di marinai in pensione, presenti sul vascello oramai trasformato in museo galleggiante (ma ovviamente pronto al combattimento dopo un paio d’ore di manutenzione, eh!)

battleship-movie-trailer

Epicità della tamarraggine. Poesia dell’improbabile e del trash danaroso.

Il film non ve lo consiglio (non sono così pazzo), ma ha un curriculum che parla da sé: sette nomination ai Razzie Award, come peggiore pellicola dell’anno.
Eppure a me ha divertito un botto, proprio perché l’ho preso nel verso giusto.
Al severo critico cinematografico che ora verrà qui a dirmi che Battleship è una porcata indegna, che è meglio guardare l’ultimo film di Sorrentino e bla bla bla io rispondo: ma fatti una risata, che domani muori!

battleship scena

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(A.G. – Follow me on Twitter)


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