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Baudo-Vespa, lite per i 60 anni Rai (Ansa)

Creato il 09 gennaio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
Baudo-Vespa, lite per i 60 anni Rai (Ansa)Lo scontro è di quelli al vertice, tra due pezzi da novanta della storia della tv pubblica. E l'oggetto del contendere è legato proprio ai 60 anni di vita della Rai. L'un contro l'altro armati sono Bruno Vespa e Pippo Baudo, già ai ferri corti dopo la trasmissione dedicata ai 150 anni dell'Unità d'Italia andata in onda su Rai Uno nell'aprile 2011. A provocare il nuovo diverbio è l'assenza dello storico presentatore dal parterre degli ospiti della puntata di Porta a Porta del 7 gennaio scorso, dedicata all'anniversario della tv. Un'assenza dovuta - come spiega il giornalista - proprio al comportamento che Baudo tenne due anni e mezzo fa. "Non è il proprietario della Rai", è la replica del conduttore siciliano.
Alla puntata di Porta a Porta, come ricorda il senatore di Gal, Antonio Scavone, che chiede spiegazioni al presidente della Commissione di Vigilanza Roberto Fico, sono intervenuti Piero Angela, Lino Banfi, Paolo Bonolis, Antonella Clerici, Carlo Conti, Fabrizio Frizzi, Antonio Lubrano, Mario Orfeo, Bruno Pizzul e Antonio Polito. "E' incomprensibile - sostiene il parlamentare - l'assenza di Baudo. Parliamo di una persona che ha dedicato la sua vita alla televisione italiana". Pronta la risposta del giornalista.
​"Gentile Presidente, gentile Senatore, Pippo Baudo non è stato invitato alla trasmissione sui sessant'anni della Rai non per una dimenticanza ma perché durante una riunione per le trasmissioni sui 150 anni dell'Unità d'Italia sputò addosso a Claudio Donat-Cattin, già vicedirettore di Rai Uno e il più autorevole tra i nostri collaboratori. L'incidente avvenne davanti a numerosi testimoni e Baudo non si è mai scusato. Baudo è stato tuttavia ricordato in un servizio filmato e lo sarà probabilmente di nuovo in analoga trasmissione programmata per la fine del mese. Cordialità". Bruno Vespa a margine della lettera inviata al Presidente di Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, Fico e al senatore Scavone Bruno Vespa aggiunge: "Naturalmente, se Baudo si scusasse saremmo lieti di invitarlo alla seconda trasmissione sui sessant'anni della Rai programmata per il 29 gennaio".
"E' Vespa che deve scusarsi con me - replica Baudo - perché è lui che non ha rispettato gli impegni di servizio pubblico e ha agito per vendetta personale. Non solo ha peccato, ma addirittura mi concede la grazia se io chiedo scusa. Ma chi è diventato Vespa, il proprietario della Rai?". Per il presentatore, quello con Donat-Cattin è "un fatto personale". "Mi meraviglia - conclude - che il presidente e direttore generale non siano intervenuti e mi aspetto da questi ultimi una spiegazione dei fatti che rientra nei normali rapporti di educazione tra artisti e direzione Rai".
"E' proprio per il rispetto dell'etica del servizio pubblico che Baudo non è stato invitato - è la controreplica di Vespa -. Sputare addosso a un vecchio dirigente Rai davanti a testimoni senza mai chiedergli scusa compromette irreparabilmente il rapporto con una squadra la cui dignità ho il dovere di difendere".

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