Magazine Diario personale

BBA vs PRS: la vera storia della collaborazioni

Creato il 31 ottobre 2014 da Hermosa @DeOrnatuMulieru
Sapete bene che ho volutamente fatto dell'assenza di polemiche un tratto distintivo di questo blog. Oso sperare che, anche se il tema di cui parleremo oggi è uno di quelli spinosissimi e super delicato, sapremo evitare inutili pollai e battibecchi isterici, per provare davvero a ragionare su una questione che mi interessa moltissimo e sulla quale nessun Blogger non può essersi interrogato almeno una volta. 
BBA vs PRS: la vera storia della collaborazionicredits

Le collaborazioni* e i rapporti con i Pr/Agenzie.
*a molte questo termine non piace. Io trovo che sia l'unica parola in italiano che indichi correttamente quello che succede. Non è un omaggio, non è un regalo. E non è nemmeno, a dirla tutta, un press sample- dato che questa non è una testata giornalistica. E' un "lavoro comune", come dice giustamente la Treccani: tu mi invii dei prodotti, io li provo e ne parlo- senza garanzia alcuna sul parere positivo- sul  mio blog. Sempre e soltanto con tanto di Disclaimer.
E' ormai diffusa l'idea per la quale le Beauty Blogger siano delle accattone, che perseguitano le povere Pr delle Agenzie: basta andare a dare uno sguardo al famoso Campioncini o chiedere ad alcune blogger- a me non è mai successo, ma ho testimonianze eccellenti- che ricevono richieste di prodotti da testare da altre pseudo blogger.
Molte sono vergognosamente miserabili, si definiscono blogger a 10 giorni dal loro primo post, hanno un template con sfondo nero, cursore a cuoricini e musichetta di sottofondo e 3 commenti su 100 post pubblicati ma 50.000 like sulla pagina Facebook (città di maggiore provenienza: Il Cairo). Gentaglia, che nemmeno sa scrivere in italiano e si permette di chiedere, e ri-chiedere, e insistere, e finanche minacciare post negativi nel caso non ricevessero alcun prodotto. Insomma, è vero: la Blogger Accattona esiste
Io non smetto mai di stupirmene: che vita poco interessante e vuota devono avere queste ragazze, che passano le loro giornate a confrontare quanti prodotti ha ricevuto caia e quanti tizia e che davvero credono che la misura della bontà di un blog sia data dal numero di collaborazioni avute? Che si iscrivono a gruppi segreti - ma è un segreto come quello di Pulcinella- dove lo scambio di like, iscrizioni e addirittura commenti sotto determinati post è la sola regola? Davvero, non sono ironica e non è un  modo di dire: mi si stringe il cuore quando penso a quanto poco altro devono avere nella loro vita se questi sono gli aspetti importanti dell'avere un blog. Perdono tutto il bello, e nemmeno lo sanno. 
Probabilmente è anche per questo che così spesso mi imbarazzo quando vengo definita Blogger, per il timore di essere associata a questa categoria.
Per questo, tutta la mia solidarietà alle brave Pr, subissate da pretese assurde, assediate per 2 miseri sample, condannate ad aprire la mail con l'eterno terrore dell"ennesima richiesta folle. Meno, infinitamente meno solidarietà, a certe vostre colleghe.   
Nella vostra stessa categoria, ce ne sono di quelle a cui, quando scrivi per chiedere conferma di una voce circolante in rete o quando chiedi le foto del Comunicato Stampa, non rispondono. Sono quelle stesse che, quando segnali un disallineamento tra prezzo presente sul sito e quello indicato nella newsletter chiedendo conferma su quale sia quello corretto, tacciono. Ossia, PR Silenziose. Un ossimoro, dato che sono pagate per parlare. 
Sono le stesse che ti propongono vantaggiosissime collaborazioni grazie alle quali ogni mese riceverai un post già scritto da loro- con contenuti originali, eh- da pubblicare sul tuo blog a tuo nome, in cambio di un paio di prodotti. Professionalità così specifiche e dal lavoro così curato che, nel profilare una campagna per un cliente, mandano comunicati stampa su pannolini a una persona dichiaratamente senza figli. O ti invitano a una sfilata di pellicce, a te che non uccidi nemmeno le formiche. 
Avete idea del mix letale che si genera quando le Blogger Accattone incontrano le PR Silenziose? No? Fate un giro in rete, affacciatevi nel far-west dei post collaborazioni, ammirate lo scempio di un'occasione persa. Ne troverete larga testimonianza. 
Perchè questo sistema distorto e sconfortante prolifera felicemente.
Funziona stalkerare le Pr Silenziose: prese per stanchezza, dopo mesi di silenzi sdegnosi, finiscono per inserirti nella lista preziosa. Funziona snocciolare solo numeri, perchè le agenzie sono così subissate e così prese dalle loro cose (poi un giorno mi spiegherete, quali sono le "vostre cose" se non occuparvi di chi parla di un dato brand- on o off line che sia), da tenere come validi unicamente quei dati. Funziona inviare link su link a dimostrazione di attenzione a quel brand: sotto il continuo attacco delle Blogger Accattone probabilmente non avranno avuto il tempo di attivare un banale Google Alert .
Funziona, perchè poi si vedono blog francamente inguardabili "vantare" collaborazioni su collaborazioni. Funziona perchè i presunti criteri di selezione del mondo delle Agenzie sono probabilmente il terzo segreto di Fatima, mai rivelato, mai condiviso. E quindi io che arrivo oggi on line, e resto abbagliata dai mille glitter della blogosfera, suppongo si faccia così. E siccome ce ne son tante là fuori, e siccome non esistono regole note e/o condivise, divento aggressiva fino allo sfinimento.
E noi Blogger non Accattone, e voi PR non Silenziose, perdiamo ogni volta.
Perchè quando invece la Pr fa il suo lavoro, e seleziona sulla base di criteri sensati- che se fossero noti sarebbe di una bellezza commovente- e la Blogger scelta è una persona che sa scrivere in italiano e ha una genuina passione per un dato tema nascono cose bellissime. 
Quando vi guadagnate la possibilità di chiederci una rettifica tecnica (tecnica, mai di opinione) dato che avete sempre dato risposta alle nostre mail e fornito dettagliate notizie, vi garantite la circolazione di un'informazione corretta.  Quando ci date la possibilità di prendere parte a un evento che abbia contenuti, oltre ai glitter ça va sans dir, ci guadagniamo noi. Pensateci, la prossima volta che deciderete di ignorare la mail di una Blogger senza nemmeno leggerla. O quando valuterete le prossime collaborazioni, magari mandando una mail decisamente poco cordiale in cui non chiedete solo la Reach, senza minimamente provare a capire con chi state parlando. 
Chiedetevi cosa volete davvero. Un po' di pubblicità a basso costo che faccia circolare il nome del brand in rete, fa niente che sia su un blog dalla grafica povera, dall'interazione nulla e che chieda "qual'è il vostro prodotto preferito"? Allora continuate così. La rete, come vedete, è pronta a soddisfarvi e a saziare il vostro bisogno. Le Blogger Accattone saranno sempre di più, sempre più aggressive e sfacciate. 
Solo, per favore, non crediate nemmeno lontanamente che tutte siano come loro. E, soprattutto, smettetela di lamentarvi: se decidete di "lavorare" così, vi meritate non una, non dieci, non cento mail di richieste assurde. Ve ne meritate 10.000 al giorno. Possibilmente con un contratto che vi obblighi a rispondere a tutte.
Se invece cercate persone appassionate, che non smettono mai di preparsi e studiare e che credono nel dialogo e nel confronto. Persone che parlino dei vostri prodotti con cognizione di causa e- laddove avessero dei dubbi- chiedessero conferma a voi e non al primo link non verificato di Google. Blogger che sapranno associare il brand per cui lavorate a idee come correttezza, informazione, affidabilità e credibilità, senza per questo disdegnare i numeri (nessuno è nato ieri, non qui), ecco, allora, e solo allora: scrivetemi. 
Ho decine di Blogger da consigliarvi.

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