Dopo la visione dei film nominati agli Accademy Awards, mi sono buttata su qualcosa di più leggero. La mia scelta è caduta su Beatiful creatures - la sedicesima luna.
"Fra cinque mesi compio sedici anni. Tu non puoi sapere cosa significa, Ethan. Tu non sai niente. Potrei non essere più qui, dopo il mio compleanno." (Lena Duchannes)
Trasposizione cinematografica del primo libro di una saga con il titolo omonimo, non avendo letto i libri mi limito a commentare il film in sè.
La storia apparentemente segue il filone teen fantasy, che Hollywood tanto apprezza in questo periodo e che non ci farà mancare con altre prossime uscite. In questo caso la storia d'amore è tra un umano e una maga.Quindi abbiamo Ethan Wate(Alden Ehrenreich) che da poco ha perso la madre e il padre da quel momento non esce più dalla sua stanza(quest'uono non si vede mai) lo segue Amma (Viola Davis) un'amica di famiglia che ha promesso di tenerlo d'cchio.
Il ragazzo si rifugia nei libri proibiti di una cittadina bigotta e proibizionista che continua a parlare della Guerra civile. Ethan vuole soltanto fuggire da un luogo dove "non c'è nanche Starbucks, i titoli dei film vengono scritti sempre sbagliati ed arrivano con mesi di ritardo". Tutto cambia quando alll'inizio dell'ultimo anno arriva Lena Duchannes(Alice Englert) nipote di uno dei fondatori della città il misterioso Macon Ravenwood(Jeremy Irons).
I due ragazzi sembrano destinati ad incontrarsi e a stare insieme dato che entrambi si sono sognati a vicenda per molti mese, ma Lena nasconde un segreto è una maga e a breve, al compimento del sedicesimo anno di età, verrà reclamata o dalla luce o dalle tenebre.Il film in complessione mi è piaciuto scorrevole e senza grandi intoppi, ho apprezzato molto che si " prendesse un po' più in giro" rispetto al fenome Twilight.
Anche se il film è ambientato nel north Carolina, l'atmosfera che amana ricorda molto il sud della Luisiana con le sue atmosfere magiche.
Il personaggio di Ethan sembra uscito da uno dei libri di Kerouac, Lena invece sembra proprio una ragazza acqua e sapone, queste due connotazioni danno alla coppia un aspetto molto genuino e naturale che crea empatia nel pubblico.
Due cose mi hanno colpito di più:La prima è come hanno messo in risalto l' agomento razzismo o più semplicemente l'idea della chiusura mentale verso qualcosa di diverso, la scena in chiesa secondo me è quella più significativa.La seconda cosa è che anche se ipotizzabile un seguito il film conclude la storia, ora per una frazione di secondo ho sperato ardentemente che finale prendesse una piega inaspettata, ma aimè non è stato così.
In conclusione un filmetto piacevole che non pretende di emulare altre saghe e questa è una gran bella cosa.Vi lascio il trailer:
Alla prossima :)
Taty
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