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Beato sia l’Operaio

Creato il 01 maggio 2011 da Fishcanfly @marcodecave

Il lavoro inteso come processo, mediante il quale l’uomo e il genere umano soggiogano la terra, corrisponde a questo fondamentale concetto della Bibbia solo quando contemporaneamente in tutto questo processo l’uomo manifesta e conferma se stesso come colui che «domina». Quel dominio, in un certo senso, si riferisce alla dimensione soggettiva ancor più che a quella oggettiva: questa dimensione condiziona la stessa sostanza etica del lavoro. – Giovanni Paolo II, Enciclica Labroem Exercens, 1981

Non mi piace il lavoro anche se è qualcun altro a farlo. – Mark Twain

Beato sia l’Operaio

Bolla di accompagnamento del post

Dalla Vita secondo Karl, discorso dalla torretta di una fabbrica, durante uno sciopero non autorizzato

In verità vi dico:

Beato sia l’operaio, sue non saranno le fabbriche, suoi non saranno i macchinari, suo non sarà il salario, più sua non sarà la forza quando essa verrà consumata, suo non sarà nulla.

Eppure, vi dico: beato sia l’operaio, perché egli opererà secondo il bene e il male che vuole il padre delle macchine, che vuole il consumatore, ma opererà soprattutto per sé, per la sua famiglia, per i suoi figli.

Beato sia l’operario, perché egli agisce in opere e non in omissioni.

Beato sia l’operaio, perché non è un santo, anzi: è un diavolo al servizio di mille diavoli che fagocitano alla tavola della catena di montaggio.

Beato sia l’operaio, ma non le sue opere, non il suo tempo, non le cose che tocca, poiché egli è Uomo, è Persona, Spirito.

Beato sia l’operaio, perché ha votato credendo a tutti, anche se non tutti hanno creduto in lui.

Beato sia l’operaio, sul quale la Repubblica è in definitiva piantata.

Beato sia l’Operaio

Beato sia l’operaio, malgrado la retorica e le parole e gli ideali, perché egli costruisce un futuro.

Beato sia l’operaio, stabile, precario, equilibrista.

Beato sia l’operaio di domani che già sta operando.

Beato sia l’operaio, perché egli magari non salverà il mondo, magari non salverà se stesso, magari non vuole salvare nulla per nessuna missione, ma gli è comunque toccato in sorte avversa, come certi eroi maledetti al tramonto, quando gli dei sono morti o dormono, e nelle periferie si aggirano spettri di ieri che più nessuno redimerà.

Beato sia l’Operaio

Beato sia l’operaio, ma non troppo, perché poi si finisce per “esagerare” e per perdersi, e lui voleva solo stare meglio di così.



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