Magazine Cultura

BEATSTEAKS - Boombox

Da Kallo
BEATSTEAKS - Boombox
Mettiamo subito le cose in chiaro : i Beatsteaks sono da sempre tra le mie bands preferite! Non ho mai trovato in altri gruppi la genialità che li contraddistingue e non ho mai capito il motivo per cui in Italia siano praticamente sconosciuti (anzi in realtà lo so ed è sempre la solita storia),mentre in casa loro sono prodotti da una certa Warner (!!!) e abbiano un passato su Epitaph. Detto questo,spero di risvegliare una sana curiosità con queste poche righe che andrò a scrivere,svegliatevi almeno un po' voi visto che sulla cultura musicale dei giovani ormai ho rinunciato da parecchio tempo. Boombox è composto da 11 canzoni che come sempre non hanno un preciso filo logico all'interno di un disco dei Beatsteaks.Si sale e si scende,si passa dalle atmosfere hardcore al pop,passando dal rock per finire allo ska...e sapete la cosa assurda? Sti cinque tedeschi sono capaci di suonare qualsiasi genere con la stessa naturalezza con cui io mangio un piatto di spaghetti.Ogni volta rimango sbalordito dalla bravura e dalla attitudine che ci mettono,dal talento di scrivere perle come "Milk and Honey" (la loro discografia è piena di singoli del genere) e mischiarle a scheggie impazzite e difficili da collocare come "Fix it" o "Behaviour" (giuro che nel ritornello ossessivo mi sembra di sentire i Queen...).Poi ti stendono con un brano bellissimo "Access Adrenalin",se qualcuno è in grado di scrivere qualcosa del genere me lo dica che lo scritturo immediatamente! Naturalmente se avete bisogno di una dose di ska/rocksteady ce n'è anche per voi...skippate sulla traccia chiamata "Let's see" e gli Specials vi appariranno nel soggiorno di casa,oppure andate direttamente su "Automatic" e comincerete a ballare gridando "Boombox" a ritmo con quel gran personaggio di Arnim,uno dei migliori cantanti e showman mai visti con i miei occhi. E non è ancora finita,perchè prima di spegnere dovete passare da "Alright" (linea melodica da orgasmo).
Muovete il vostro culone da quella sedia,andate a comprarvi sto disco e sperate che finalmente tornino in Italia a suonare (forse nella tarda primavera) per fare vedere a tutti come si vive e si rappresenta il rock!!!

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines