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Beckham e il Qatar:  e se poi non smettesse?

Creato il 17 maggio 2013 da Mbrignolo

DavidBeckham_facebookINCHIESTE (Milano). Arrivano ormai da ore fiumi di parole attorno al ritiro della più iconica star del calcio mondiale. Alcune di queste, tuttavia, fanno in modo di regalare l’impressione che la storia non sia proprio finita. Basta connettere i puntini. Già giorni fa l’importante quotidiano sportivo francese l’Equipe aveva rivelato che il calciatore inglese non avrebbe potuto continuare il suo percorso al Paris Saint Germain a causa della legge che impone un carico fiscale del 75% ai lauti guadagni che percepiscono i calciatori. Vero che il tutto andava in beneficenza (almeno così aveva detto il calciatore salvo poi beccarsi le polemiche sui tentennamenti avuti e ancora presenti sull’argomento), ma il buon Al Khelaifi ha preferito orientare la beneficenza altrove. Così nelle ore in cui il prode David Spice Boy Beckham riceve un attacco frontale (“Ci ha preso per il c…”) da Liberation che lo smonta sotto molti aspetti della sua permanenza su suolo francese, si rinfocolano le voci che lo vogliono coinvolto, da qui al 2022, nella organizzazione del mondiale Qatariota del quale abbiamo molto scritto.

Alcuni media del golfo da mesi, tuttavia, parlano anche di un suo coinvolgimento nel campionato del Qatar, ma non si riesce bene a comprendere sotto che profilo. E’ chiaro, comunque, che la strategia ci sia in merito al fatto di poter sfruttare la sua enorme conoscenza e classe nel mondo del calcio. E’ altrettanto chiaro che molti ex campioni sono finiti nel mirino della famiglia reale qatariota per poter impreziosire e far velocizzare la crescita non solo dell’organizzazione iridata, ma anche del torneo recentemente vinto dall’ Al Sadd di Raul Gonzales. L’entourage di David Beckham ha molto parlato con lo staff dello sceicco Al Thani in queste ore e quindi non si può escludere del tutto un clamoroso ripensamento e una clamorosa ripresa delle scarpette chiodate per un ultimo show in stile Beckham sui campi del golfo. Il tutto anche se la più probabile destinazione dello Spice Boy è quella che lo vedrà da dietro la scrivania, in gacca e cravatta, accreditate al mondo le meraviglie futuristiche del mondiale Qatar 2022.


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