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Beppe Fiorello è Domenico Modugno nella fiction Volare: “Un personaggio che sognavo di interpretare da una vita”

Creato il 18 febbraio 2013 da Iltelevisionario

Volare. La grande storia di Domenico ModugnoBeppe Fiorello è Domenico Modugno nella fiction in due puntate intitolata Volare. La grande storia di Domenico Modugno, una coproduzione Rai Fiction – Cosmo Production, in associazione con Europroduzione, per la regia di Riccardo Milani, in onda questa sera e domani, in prima serata su Rai1. «Un personaggio che sognavo di interpretare da una vita perché so di somigliargli fisicamente, conosco a memoria il suo repertorio, ho la voce giusta per cantare i suoi pezzi. E poi mi ricorda tanto mio padre» dichiara il protagonista al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni. Fiorello racconta anche il terrore nell’accettare questo ruolo: «Direi terrore di non essere all’altezza. Mi è venuto dopo mesi e mesi di preparazione, chitarra, canto, letture. Più ero pronto più chiedevo altro tempo. Alla fine tutto è passato quando ho superato lo scoglio più grande e cioè la signora Franca, la moglie di Modugno. Sono andato a casa sua con Riccardo Milani, regista e amico. Con la scusa di farle riconoscere in quale posto cantasse Modugno, le ho mostrato sul mio iPhone un video di “Vecchio frac” su cui avevo sovrimpresso la mia voce. Ebbene, lei non si è accorta che cantavo io. Dopo questo, ho pensato, potranno dire di tutto, la mia vittoria l’ho già avuta. Poi giorni fa, ecco la conferma di aver raggiunto il mio traguardo». Nel cast della fiction, Kasia Smutniak nel ruolo di Franca Gandolfi, la moglie, Alessandro Tiberi (Franco  Migliacci), Antonio D’Ausilio (Riccardo Pazzaglia), Federica De Cola (Giulia Lazzarini), Diego D’Elia (Antonio Cifariello), Massimiliano Gallo (Giuseppe Gramitto), Roberto De Francesco (Don Antonio) e Gabriele Cirilli (Claudio Villa). E, ancora, Armando De Razza, Anita Zagaria e Antonio Stornaiolo. Con Cesare Bocci nel ruolo di Raimondo Lanza di Trabia e l’amichevole partecipazione di Michele Placido nel ruolo di Vittorio De Sica. Firmano soggetto e sceneggiatura due grandi autori come Stefano Rulli e Sandro Petraglia.

Una storia che ha le sfumature della favola. E’ il racconto di come il coraggio, la passione e la determinazione possano trasformare un sogno in realtà e consacrare un uomo, la sua voce e le sue canzoni al “mito”. Modugno scrisse, con i suoi brani dalla grande originalità, una delle pagine più belle della canzone italiana e cambiò per sempre il modo di “fare” musica. Un precursore, un apripista, un uomo che ha saputo credere fortemente nelle sue potenzialità e che ha dimostrato, al mondo intero, quanto preparazione e talento potessero essere allora le armi più efficaci per conquistare il pubblico e il successo. Ha inciso 230 canzoni,  interpretato 38 film per il cinema e 7  per la tv, recitato in 13 spettacoli teatrali e vinto quattro Festival di Sanremo. Il primo nel 1958 con la canzone “Nel blu dipinto di blu”. Un brano che divenne subito simbolo di un’epoca e di un intero Paese. Un successo memorabile che raggiunse tutti gli angoli del pianeta mandando in delirio le folle e facendo canticchiare il pubblico di tutte le età. Una canzone che fu ribattezzata “Volare”, mentre lui, Domenico Modugno – Mimmo per tutti, Mimì per genitori e amici- divenne per il mondo intero Mister Volare. La fiction ripercorre le vicende di un ragazzo del Sud che, nato e cresciuto in un contesto di grande povertà, dalla Puglia si trasferisce a Roma per inseguire i suoi sogni e la sua passione per il cinema e la musica.  E che di sogno e passione continuerà a nutrirsi per tutta la vita. Nella capitale si iscrive al Centro Sperimentale, dove conosce la futura moglie Franca Gandolfi,  e inizia a cantare e recitare. Fino al 1958, l’anno della consacrazione, in cui Modugno vince il Festival di Sanremo e trionfa anche in America con un brano che lo renderà celebre  tutto il mondo e diventerà la canzone simbolo della musica italiana. ‘Nel blu dipinto di blu’, tradotta in tutte le lingue e trasmessa ininterrottamente dagli altoparlanti di Broadway e dalle stazioni radio, rimase infatti per tredici settimane in testa alle classifiche americane, vincendo due Grammy Awards, l’Oscar del Cash Box Billboard per la migliore canzone, e tre dischi d’oro. In totale ha venduto più di 22 milioni di copie nel mondo, 800.000 copie in Italia dove ha portato alla creazione della prima vera industria discografica. Un pezzo di assoluta modernità che rappresenta ancora oggi nel mondo la canzone italiana moderna. (fonte Ufficio Stampa Rai)


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