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Beppe Grillo e la Mafia

Creato il 30 ottobre 2014 da Ritacoltellese
Beppe Grillo e la Mafia Scrivo solo ora, dopo qualche giorno di riflessione, sulle parole di Beppe Grillo sulla Mafia.






Da: Panorama.it di Ilaria Molinari
"Un insulto a tutte le vittime di Cosa Nostra". Così Maria Falcone, sorella del giudice assassinato da Cosa Nostra nella strage di Capaci, ha definito le dichiarazioni di Beppe Grillo che ieri a Palermo, nel corso della manifestazione "Sfiducia day" contro il presidente della Regione Rosario Crocetta, ha detto che la mafia "aveva una sua condotta morale". Affermazioni che la sorella di Giovanni Falcone bolla come "aberranti".

 E non è la sola. Cosa ha detto Grillo Domenica, chiusi a Roma gli Stati generali dell'Antimafia e a due giorni dalla deposizione del Capo dello Stato per l'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, Beppe Grillo ha lancia la sua provocazione choc da Palermo. Prima ha detto che la mafia "aveva una sua morale", ma "è stata corrotta dalla finanza".  Poi, ha consigliato di "quotare la mafia in Borsa" perche' così ci si guadagnerebbe e sottolinea come, ora, nelle "organizzazioni criminali ci siano solo magistrati e finanzieri". Infine ha "difeso" Riina e Bagarella:"Hanno impedito" loro di andare al Colle ma per proteggerli: hanno già avuto il 41 bis, un Napolitano bis sarebbe stato troppo...". L'affondo di Grillo (più simile a un delirio necessaio ad attirare l'attenzione su di sé) è continuato in modo pesante: "La mafia è stata corrotta dalla finanza, prima aveva una sua condotta morale e non scioglieva i bambini nell'acido. Non c'è differenza tra un uomo d'affari e un mafioso, fanno entrambi affari: ma il mafioso si condanna e un uomo d'affari no". E ancora: "In Sicilia siete sempre stati un bacino di voti da Andreotti a Lima, fino ai 61 seggi a 0 in favore di Berlusconi. Ma vi capisco maledetti: io lo metterei all'asta il voto anche per 92 euro da scaricare sulle tasse. Prima eravate interessanti perchè c'era lo scambio del voto con il lavoro ma ormai il lavoro non c'è più..." Le reazioni "Sono semplicemente disgustata da questi slogan ignoranti ed assurdi. Ignoranti da 'ignora' perchè certo Grillo di mafia ne parla per spot e non per cognizione di causa" ha affermato in una nota la Presidente del Coordinamento Nazionale Antimafia Riferimenti,Adriana Musella. "Non si può consentire a questo comico di continuare a dire tutto di tutto senza alcuna logica o conoscenza. Gli farei provare io quello che noi tutti abbiamo dovuto subire. Non se ne può più dei suoi deliri. Che venga in trincea a combattere e rischiare invece di urlare come un forsennato cazzate continue. Mi auguro che i ragazzi del movimento si dissocino". E invece no, o almeno, non tutti. Quelle di Grillo sulla mafia sono "parole che sottoscrivo, che ha detto lui ma è come se le avessi detto io" ha affermato il deputato M5s Alessandro Di Battista su Fb: "Oggi la mafia-finanziaria utilizza di meno la lupara. Ha i media a disposizione, li controlla. I media sanno  uccidere con la macchina del fango, sanno distruggere chi si ribella a un sistema facendolo passare per tutto quel che non è". Per Di Battista "questa è la battaglia più grande da portare a termine. La vinceremo? Perderemo? Non ne ho idea. So che si "combatte" con la coerenza e colpendoli dove gli fa più male. Nel portafogli! Spegnere la TV e non comprare più certi giornali oggi è un dovere morale, un servizio civico che si fa per i nostri figli". "La mafia non ha mai avuto una condotta morale. Caro Grillo, certe cose non si dicono neanche per scherzo! ha twittato il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia. 

E ancora: "Non c'è alcun pensiero dietro le frasi ad effetto di Beppe Grillo e per questo non tengo in alcuna considerazione le cose che dice, per quanto possano apparire gravi. Ritengo che il leader Cinque Stelle sia un'invenzione mediatica". Così Pina Grassivedova di Libero, l'imprenditore ucciso dalla mafia nel '91 per aver detto no agli estorsori di Cosa nostra. "Non escludo che il comico possa apparire originale e far presa su qualcuno - aggiunge - ma non certo su chi ha esperienza delle cose. Se i media smettessero di amplificare le sue sortite, non ci sarebbe più alcun fenomeno Grillo.

 Beppe Grillo e la Mafia Perché Beppe Grillo dopo aver coagulato lo sdegno degli Italiani disgustati dalla corruzione, dall'evasione fiscale, dai privilegi della Casta sta sbracando in codesto folle modo? Un poco folle lo è sempre stato, ma se fa il comico può dire tutti i paradossi che vuole, ma non se parla come leader politico di un Movimento. Crocetta ha detto subito, e molti lo hanno pensato, che ha voluto solleticare la mafiosità di molti siciliani, che sotto sotto ancora alberga, per arruffianarsi i voti loro se non addirittura della Mafia. Come potranno mai più quelli come me, che hanno votato la sua protesta sentendola propria, votarlo di nuovo? E Di Battista che ribadisce il concetto... Come se non fosse bastato quel suo "voler capire le ragioni dell'ISIS"... Pronostico che il Movimento 5 Stelle perderà voti a rotta di collo. Peccato: ha perso tutta quella spinta apparentemente riformista di un sistema marcio.. e l'ha persa in fretta.. Non basta la critica forte.. è fin troppo facile.. se poi si trovano parole di giustificazione a feroci assassini quali sono sempre stati i mafiosi in nome dei loro sporchi affari: droga, pizzo imposto a chi lavora come imprenditori, commercianti... E l'ISIS? Di Battista vuole giustificare le loro ragioni... Quali? Opprimere e cancellare gli esseri umani di sesso femminile? Capire che vogliono ammazzare tutti quelli che non la pensano come loro, senza mediazioni? Ma siete impazziti? Ma chi vi vota più così? Solo dei pazzi frustrati o dei delinquenti "onorati" di trafficare in droga e di imporre a chi lavora di dare parte dei propri sudati guadagni altrimenti lo ammazzano o, nel caso migliore, gli danno fuoco al negozio o all'attività? 

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