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Berlin-gay: un viaggio per vivere l'escalation del movimento LGBT

Da Pianetagay @pianetagay
Berlin-gay: un viaggio per vivere l’escalation del movimento LGBTSlow history contro fast history, con questo concetto il ricercatore di Istoreco, Fabio Dolci, ha aperto l'incontro di presentazione del progetto Berlin-gay, proposto dall'associazione CultureLabs, con l'adesione e la partnership dello store Pier OpenSpace di Milano, e la collaborazione attiva e fattiva dell'Istituto stesso. La professionalità di Istoreco è essenziale e fondamentale per dare un contributo sostanziale, professionale e autorevole alla costruzione di un percorso che porti a conoscere i passi della storia che hanno segnato una persecuzione che è stata brutale e infame contro la popolazione omosessuale. Non è il solito tour che viene proposto con il viaggio premium, in programma tra il 22 e il 26 giugno, magari quello fatto da comitive di turisti che possono solo fotografare i monumenti storici senza approfondirne i contenuti con modalità non accademiche, ma sostenibili, senza perderne l'obiettivo: la memoria per un presente consapevole e un futuro migliore.
Istoreco aggiunge a pubblicazioni, studi, iniziative giudiziarie per il riconoscimento dei diritti delle vittime di guerra, pubblicazioni giornalistiche e storiche, un'esprienza di ricerca basata sulla conoscenza della storia del movimento gay europeo. Istoreco offre fonti e strumenti ideonei per comprendere la storia e i suoi passaggi, mentre un suo archivio sulla resistenza europea, www.resistence-archive.org, garantisce un ampio spettro di questo movimento di liberazione. Quattro amici Matthias Durchfeld, Oliver Grimm, Steffen Kreuseler e Salvatore Trapani, con valori, obiettivi comuni, passione per la storia si sono ritrovati e hanno dato vita a una cooperativa berlinese CultureLabs.
Alla sua presentazione in Italia da Pier OpenSpace a Milano, il 26 marzo, Salvatore Trapani ha potuto presentare come la cultura dei diritti e della dignità delle persone lgbt in Germania sia ben diversa: se qualcuno in politica si esprimesse con affermazioni machiste e omofobe sarebbe subito emarginato ed eliminato dalla competizione elettorale. Esiste un riconoscimento della comunità lgbt tedesca, tanto che gli stessi CSD, i pride tedeschi, sono stati istituiti dalla polizia, ossia da un corpo che aveva tutto il diritto di vedere nel suo interno soggetti che potessero esprimere liberamente i propri orientamenti, senza timore di essere soggetti a ritorsioni e discriminazioni.
Ed è proprio in occasione della settimana gay berlinese, la settimana che antecede il pride del 25 giugno, dove vengono issate bandiere arcobaleno in molti edifici, che il viaggio premium si svolgerà, offrendo anche un lato attuale e di "costruzione di un tessuto vitale" in quella che viene ed è sempre stata definita la capitale del movimento gay europeo. Ci sono 151 locali da visitare, feste, party, che offrono alla comunità lgbt un nuovo lato di una città che ricorda euforie descritte in Addio a Berlino di Isherwood, dove si vede una città piena di vitalità, di contraddizioni, di emozioni che si prepara alla grande tragedia, in attesa dell'arrivo del fascismo. E' la Berlino del bagno degli omosessuali, ancora oggi ricordato, posto di ritrovo sotto il famoso angelo d'oro della capitale tedesca. È un viaggio che viene offerto con il sostegno di guide per tutto il periodo di permanenza per la comunità gay italiana in visione di una memoria diffusa alla ricerca di un passato fatto di barbarie e di repressioni sanguinarie e in attesa di un futuro fatto di emancipazione e diritti. Davanti al monumento sulle vittime ebree dell'Olocausto abbiamo il monumento in ricordo delle vittime omosessuali, soggette al ripristinato paragrafo 175, già in vigore nel codice penale tedesco dell'Ottocento, e definitivamente cancellato negli anni Novanta. Il numero delle vittime dell'omocausto fu impressionante: tra le cinquemila e le quindicimila in tutti i campi, tra cui quello di Sachsenhausen, a Berlino, che ne conta quasi mille, una delle tappe del tour. Il magazine gay tedesco Zigozoiler ha deciso di censire i gay a Berlino per testimoniare che esiste una comunità, appartenente a una collettività storicamente viva e cosciente, tanto da non essere più definibile come eterna adolescente, nell'incertezza del presente, nell'incapacità di costruire un futuro di autodeterminazione, nella totale ignoranza delle proprie radici, di ciò che è stata e di ciò che sarà.
In Italia dopo il processo di Norimberga molti fascisti si riciclarono nelle fila dei parlamentari dello schieramento "democratico": la Germania ha fatto, invece, i conti col proprio passato, rivendicando la volontà di un riscatto civile senza rimuovere la memoria delle nefandezze che furono compiute. L'obiettivo di Berlin-gay è proprio quello di dare informazioni a una comunità lgbt italiana, che non vede veicolare notizie e documenti sulla propria storia a causa di un sistema informativo nella maggior parte omologato e regolamentato da un potere eterosessista. Ci furono grandi nomi, che nel percorso saranno ricordati, importanti per l'affermazione dei diritti delle persone omosessuali, importanti per la lotta alla loro dignità. Ricordiamo quello del Prof. Magnus Hirschfeld, fondatore del Comitato Scientifico per lo Studio dell'Omosessualità con sede a Berlino, punto di riferimento per diversi omosessuali emarginati, distrutto dalle fiamme nel 1934 dai nazisti. Ricordiamo anche Johannes Werres, pittore gay che dopo la guerra contribuì alla creazione di una memoria collettiva pittorica e la cui tomba nel cimitero gay di berlino sarà nel programma del viaggio. Berlin-gay vi porterà a visitare anche Ravensbrück, campo di sterminio femminile, in cui furono detenute e uccise diverse lesbiche, spesso accusate dall'infamia di essere aguzzine.
Un riepilogo di importanti tappe della memoria e della storia del movimento, pezzo sostanziale di quello europeo, il Monumento agli Ebrei uccisi d'Europa alla Siegessäule, il quartiere politico, il cimitero Alter St-Matthäus-Kirchhof, il già citato Monumento agli Omosessuali Assassinati, il Magnus-Hirschfeld-Ufer, i bagni pubblici, Die Klappe, il Chamissoplatz, punto di incontro clandestino dei gay si incontravano, cercando stratagemmi e vie di fuga, lontani dagli occhi sanguinari dei nazisti, offre un viaggio di illustrazione e di conoscenza "dei luoghi più importanti della scena gay berlinese"
Schöneberg è il quartiere gay di Berlino, quello delle retate, quello delle violenze perpetrate dai nazisti, quello dei luoghi dove gli omosessuali si trovavano nascondendosi dalla polizia, quello di Marlene Dietrich, icona gay, con i suoi spettacoli e le sue performance. E' un quartiere storico che proviene da un passato e che ancora oggi vi fa assaporare il gusto di una città emancipata e libera. Berlin-gay vede importanti partner che vi accoglieranno in un pernottamento comodo ed esteticamente interessante. L’Hotel Plus Berlin, ex accademia d’arte a ridosso del quartiere freak di Berlino, il Friedrichshain della East-Side Gallery, dove vengono allestite mostre abitabili di design industriale e fotografia: un ambito familiare e confortevole con un'attenzione e cura agli arredamenti. Penso che questa sia un'occasione per conoscere e divertirsi, alla ricerca di quelle radici che possono dare alla comunità lgbt la consapevolezza del proprio passato e la volontà di affermare la propria dignità e identità culturale, sociale, politica.
Alessandro Rizzo

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