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Berlusconi annuncia via socialnetwork: non mi dimetto

Creato il 07 novembre 2011 da Yellowflate @yellowflate

Berlusconi annuncia via socialnetwork: non mi dimettoIl Premier, Silvio Berlusconi annuncia battaglia alla Camera e al Senato e smentisce le voci che volevano l’esecutivo pronto a dare le dimissioni nelle prossime ore. Berlusconi ha telefonato al giornale, “Libero” diretto da Maurizio Belpietro, dichiarando: «Domani si vota il rendiconto alla Camera, quindi porrò la fiducia sulla lettera presentata a Ue e Bce. Voglio vedere in faccia chi prova a tradirmi». Questa mattina, il direttore del Foglio, Giuliano Ferrara, attraverso un video messaggio, presente sulla versione online del giornale, ha dichiarato che domani Berlusconi si presenterà alle Camere chiedendo la fiducia sulla legge di stabilità e il maxi emendamento. A quel punto – sempre secondo Ferrara – si dimetterà e chiederà elezioni a gennaio. Anche Libero, in precedenza, con il vice direttore, Franco Bechis, aveva dato credito all’ipotesi dimissioni. Il giornalista, poche ore prima di Ferrara, aveva scritto su Twitter che: «si è chiuso con l’intesa che entro domani Berlusconi annuncerà le dimissioni e proporrà un “governo Letta”». Nel giro di poche ore, comunque Bechis ha smentito, dichiarando, sempre su Twitter: «dopo aver parlato con la famiglia, Berlusconi avrebbe deciso di sfidare anche i suoi chiedendo la fiducia sul testo della lettera della Bce». Poi ancora un altro messaggio: «Nuova linea Pdl. Governo forza subito fiducia in Senato su maxi-emendamento. Se lì ha i numeri e Camera no, elezioni inevitabili». Lo stesso Berlusconi subito dopo, si è preoccupato di smentire ogni voce che lo dava per finito. Da Arcore, attraverso una pagina Facebook, ha dichiarato: «Le voci di mie dimissioni sono destituite di fondamento e non capisco come siano circolate». Preoccupato che il messaggio non fosse arrivato, anche Fabrizio Cicchitto ha tenuto a ribadire le parole del Presidente del Consiglio: «Ho parlato poco fa con il presidente Berlusconi che mi ha detto che le voci sulle sue dimissioni sono destituite di fondamento». Eppure ieri, nonstante le smentite quotidiane, si era fatta strada l’ipotesi di un esecutivo Guidato da Gianni Letta. I dissidenti infatti hanno ripetutamente chiesto a Berlusconi di dimettersi per far spazio a un nuovo governo che abbia una maggioranza più ampia in Parlamento. Il diretto interessato era sembrato avallare l’ipotesi in conferenza stampa a Palazzo Chigi: «nel passaggio da un governo a un altro – non è che lo stia auspicando – gli impegni assunti non si rinnovano e non cadono, ma continuano. Si chiama principio della continuità amministrativa». Anche se sono solo voci, hanno fatto bene alla Borsa di Milano, facendo guadagnare ai titoli il 3% con una discesa dello Spread a 473 punti base, dal record negativo di 491. Domani alla Camera, ci sarà il primo importante appuntamento per il governo con il voto sul rendiconto generale dello Stato per il 2010, su cui qualche settimana fa era andato sotto. Mercoledì in Senato invece, si voterà sul maxi emendamento alla legge di stabilità contenente le misure richieste dall’Unione Europea. Per questo provvedimento, Berlusconi chiederà la fiducia. Intanto nei prossimi giorni arriveranno a Roma, per seguire i lavori parlamentari, i rappresentati della Commissione Europea e i rappresentanti del Fondo, incaricati di seguire le mosse del Paese. I primi arriveranno entro questa settimana, mentre i rappresentanti del fondo sono attesi per il 15 novembre.

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