E' da poco finita l'intervista monologo-spot elettorale concessa col canone pubblico a Silvio Berlusconi. Il povero Giletti non è riuscito a contenere l'ex premier con domande incalzanti: alla minaccia di andarsene, con tanto di alzata in piedi dalla sedia (non ci eravamo accorti della differenza), Giletti ha cercato di tranquillizzare Berlusconi ricordandogli che si era su Rai 1 e non da Barbara D'Urso.
"Monti ha rovinato l'Italia, però io per avere Casini ero disposto a fare un passo indietro e dargli in mano la guida dei moderati. Poi certo la politica economica l'avremmo scelta noi." (della serie l'Italia ci sta a cuore). Questo in sinstesi il Silvio pensiero a qualche ora dalla conferenza stampa del premier uscente, Mario Monti.
Premessa: Monti non mi rappresenta, ma è un uomo capace, con qualità tecniche e cognitive fuori dal comune, specialmente in Parlamento.
Monti è stato chiaro stamattina: "sono disposto a seguire in qualsiasi modo, non mi interessa il ruolo di premier, chi si rivede nelle linee guida che ho stilato per l'Italia". Insomma Monti ne fa una questione di idee e di programmi. Anche Monti, arrivo a dirlo, è uomo di destra, ma non è certo demagogo come Berlusconi.
A concusione dell'intervista pessima barzelletta di Berlusconi che, cercando di far ridere, racconta di un incubo avuto nella notte: un nuovo governo Monti con Fini al Ministero delle Fogne.
Che stile presidente!
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