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Berlusconi più fa il porco e più lo stimano. Povera Italia

Creato il 24 gennaio 2011 da Laperonza

RUBY BERLUSCONI.jpgQuello che più fa accapponare la pelle di tutta la squallida vicenda del cosiddetto “rubygate” è l’atteggiamento degli Italiani. Clinton rischiò l'impeachment per una storiella, per quanto squallida anch’essa, sicuramente di portata infinitesimalmente minore. In tutto il mondo assistiamo a dimissioni e, in qualche paese di cultura diversa dalla nostra, all’estrema ratio del suicidio in caso di scandali di natura sessuale e non. Il tutto avviene sia per l’amor proprio di chi è causa di scandalo ma anche e soprattutto per la consapevolezza che i cittadini, l’elettorato, la gente comune non perdoneranno il politico sorpreso in comportamenti disdicevoli per il ruolo rappresentato. In Italia no. Stando ai sondaggi, per il valore che possano avere, Berlusconi cala di popolarità solo di poco e, in caso di elezioni, prenderebbe sempre un bel pacchetto di voti. Questi Italiani che gli voterebbero comunque sono disinformati? O forse lo stimano ancor di più per queste porcherie? E se potessero non lo imiterebbero? Ecco dunque l’ulteriore danno del berlusconismo in Italia. Questa orda di emuli, questo assorbire il concetto di impunità e di lassismo di chi guida una nazione come aspetto oramai culturale peculiare italiano. E anche quando il berlusconismo in senso stretto finirà se non altro perché, nonostante egli si stimi come un semidio, rimane pur sempre un mortale e anche avanti con gli anni, questa cultura da lui generata gli sopravviverà. Ho paura per lungo tempo.


Luca Craia


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