Magazine Attualità

“Berlusconi-Santoro-Travaglio”... lo spettacolo è finito!

Creato il 11 gennaio 2013 da Freeskipper
“Berlusconi-Santoro-Travaglio”... lo spettacolo è finito! “Berlusconi-Santoro-Travaglio”… meglio "La Session Cubana" di Zucchero su Rai2, non c'è ombra si dubbio!!! Quello su La7 è sembrato quasi un amarcord di vecchie glorie sul viale del tramonto: argomenti vecchi, logori, consumati. Una trasmissione scialba, fiacca, lenta, senza infamia e senza lode, protagonisti invecchiati e fiaccati nella mente, nello spirito e nel fisico: "gente" priva di mordente. Loro hanno già dato e avuto tutto nella vita! Chi più chi meno, sono tutti milionari!!! C'é voluta una mezz'ora buona di trasmissione interrotta da due stacchi pubblicitari (interminabili come i loro monologhi) per registrare le prime scintille (comunque contenute) nel 'duello' tv di Berlusconi a "Servizio Pubblico". A fare alzare i toni del leader del Pdl la domanda di Santoro sull'Imu e sul perché se oggi è così facile reperire quei 4 miliardi di euro che l'ex premier promette di trovare per eliminare la tassa sulla prima casa, non lo ha fatto prima. Berlusconi ha risposto - interrotto però da Santoro - che "non è così semplice" farlo "perché poi si guastano i rapporti che pesano sul governo". All'accusa di fare un "discorso da politicante", Berlusconi è andato sulla voce replicando che in Italia un premier non ha alcun potere ed è per questo che nel prossimo governo "ho detto di voler fare il ministro dell'Economia o dello Sviluppo Economico" tornando comunque ad invitare gli italiani "a votare un partito solo, o a destra o a sinistra" in modo che si possa cambiare l'architettura dello Stato. E poi 'il monologo monotono e monocorde' di un Travaglio pure lui canuto e stanco: "Lei ha perso 20 anni, ha speso tutte le sue energie e la sua potenza non a combattere la mafia e l'evasione fiscale ma a combattere chi le combatteva": così Marco Travaglio nel suo nuovo 'processo a Silvio Berlusconi', durante Servizio Pubblico. ''Ho aspettato 20 anni per intervistarla - ha aggiunto Travaglio - ma ora non mi viene nessuna domanda perché la cosa più grave non è cosa ha detto e cosa ha fatto in questi anni ma cosa non ha detto e non ha fatto. Pensi ora l'Italia come sarebbe... verrebbe da piangere a tutti noi e forse anche a lei". "Non ha detto che chi non paga le tasse non è un furbo ma un ladro che ruba agli onesti. Non ha detto che chi paga o prende tangenti non va candidato. Che la mafia non va combattuta ma che va sconfitta proprio, che la Costituzione va rispettata e non va cambiata ogni volta". Dopo l'intervento di Marco Travaglio che lo ha attaccato per "ventanni di silenzio" più che per le sue vicissitudini giudiziarie, Silvio Berlusconi ha voluto replicare subito sulla cosa "che mi colpisce più di tutte": i silenzi sulla mafia. "Nessuno - ha scandito il leader del Pdl - ha combattuto la mafia come me. Tra le altre cose - ha aggiunto - con le nostre leggi siamo riusciti a sequestrare e confiscare 25 mdl di patrimoni alle famiglie mafiose; abbiamo assicurato 32 pericolosi latitanti su 34; negli ultimi anni abbiamo arrestato qualcosa come 3.500 presunti mafiosi e nel mio primo governo ci fu un intervento che indurì il carcere duro ai mafiosi. Se qualcosa non mi si può addebitare - ha concluso - è di non aver portato avanti la lotta alla mafia". "Vittorio Mangano, Gelli, Previti, Dell'Utri Renato Squillante, Giampi Tarantini, Lavitola, Lele Mora, Ruby, Minetti, Fiorito...". Marco Travaglio ha elencato una serie di nomi, di quello che ha definito il "piccolo campionario di famiglia" di Silvio Berlusconi che, a Servizio Pubblico ha poi voluto fare delle puntualizzazioni. Come ad esempio su Barbara Matera, citata poco prima da Travaglio, per dire che "é stata eletta con 136 mila voti, che si è distinta per impegno e operosità e per presenze nel Parlamento europeo". Quanto ai soldi versati alla Matera "sono amico di famiglia - ha spiegato - e quando hanno avuto bisogno di soldi per una casa gli ho fatto un prestito perché io sono generoso". "Se fosse vero che io sono un delinquente abituale lei mi avrebbe fatto almeno presidente del Senato": con questa battuta Marco Travaglio ha risposto a Silvio Berlusconi con il quale durante Servizio Pubblico si è scontrato sul numero di processi e condanne che coinvolgono il Cavaliere. E dopo essere stato sul banco degli imputati alla trasmissione di Santoro, Silvio Berlusconi diventa giudice e attacca Marco Travaglio definendolo 'genio del male' ed elencando, leggendo una lettera, tutti processi per cause civili e penali in cui è incorso il giornalista che - dice- ha usato il metodo del copia e incolla senza verifiche nei suoi servizi. Il Cavaliere ricorda come Travaglio, dopo la laurea, fu assunto proprio al Giornale, di cui lui era editore. Quindi l'elenco delle cause addebitate al giornalista, le prescrizioni, inserendo anche la dichiarazione del 2005 di 282 mila euro. L'elenco sciorinato da Berlusconi provoca la reazione violenta di Santoro che chiede al Cavaliere di smetterla gridando "si vergogni" e aggiungendo, a proposito del 'Giornale', che sarebbe stato proprio lui a cacciare Indro Montanelli. Silvio Berlusconi in finale di puntata - secondo il conduttore - stava 'addormentando' una "bella trasmissione" con la lettura "di scartoffie messe assieme dai suoi collaboratori di cui manco conosce i contenuti". E dopo una puntata sostanzialmente contraddistinta da toni moderati, le voci si alzano. E si alza anche Berlusconi che però lo fa per andare a stringere ad un arrabbiato Santoro la mano. Il giornalista, però, sempre più nero, gliela nega. La scena la riprende quindi Berlusconi che sorridendo invita Travaglio ad alzarsi dalla sedia "perché questo è il mio posto" e, una volta liberata, l'ha platealmente pulita prima con una cartellina e poi con un fazzoletto. Poi il finale. "Io ogni volta che mi sono presentato sono sempre stato votato da 11-13 milioni di italiani. Tutti coglioni?". Così Silvio Berlusconi si rivolge a Michele Santoro in chiusura di trasmissione dopo che il conduttore è tornato a lamentarsi per il monologo dai tempi poco televisivi che il leader del Pdl ha fatto contro Travaglio. L'uscita di Berlusconi è giunta dopo aver detto di sentirsi "buono e onesto" e dopo la replica di Santoro che ha detto: "non è importante l'opinione che si ha di noi stessi ma quella che hanno gli altri di noi". Appunto. Noi un'opinione ce la siamo fatta, eccome. Lo spettacolino di ieri sera si commenta da se. Gli italiani è da un bel pezzo che hanno cambiato canale e voltato pagina. Soltanto "loro" non se ne sono ancora accorti! 

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :