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Bersani, Renzi, Alfano. A me che me ne cale?

Creato il 03 dicembre 2012 da Lebarricate @gaetano_rizza
3 dicembre 2012By  
Bersani, Renzi, Alfano. A me che me ne cale?

(Il video è visualizzabile anche su YouTube)
Uno dei primi commenti di Renzi al risultato delle primarie del Pd è stato: “Era scontato per me straperdere al ballottaggio”.
Infatti, dico io, allora perchè hai fatto tutto quel casino?
Comunque le primarie del Pd sono andate e hanno lasciato quel partito in una buona posizione nelle intenzioni di voto degli Italiani.
Onore al merito! Su queste cose ci sanno fare, è indubbio.
Non così si può dire del Pdl che ci sta facendo assistere alla sua disfatta completa: facciamo anche noi le primarie, no, non le facciamo, le facciamo ma ormai c’è poco tempo, Berlusconi non le vuole, Alfano le vuole, si candida Sgarbi (per dare credibilità al partito?), no non si candida, si candida la Mussolini, anzi no e cosi via.
Il fatto è che, le facciano o non le facciano, non le sanno organizzare, perchè per organizzare un evento del genere che coinvolga tutta l’Italia ci vuole un vero partito. Quello che è rimasto invece del Pdl sono solo i parlamentari entrati nelle scorse elezioni e le loro penose apparizioni a Porta a porta utilizzata come una riunione di condominio per decidere lì, in quella sede, se farle o no, o, meglio, per manifestare tutta la loro insipienza.
Ma a prescindere da questo la domanda invece è: “Che vada alla presidenza del consiglio Bersani, Renzi o Alfano, a noi che ce ne cale?”
Tutti hanno sostenuto il governo Monti/Fornero sperticandosi in complimenti nei confronti dei due personaggi.
Renzi nella campagna per le primarie ha osannato la Fornero (ed è stato punito). Gli altri fino a ieri lo hanno sostenuto anch’essi in modo convinto, oggi, in vista delle elezioni qualcuno lo ripudia.
Se non conoscessimo i vecchi e ritriti meccanismi della politica ci sarebbe da scandalizzarsi. Ma ci hanno abituato a non scandalizzarci più.
Che vada uno o l’altro a capo del governo, alla fine sono sempre loro: la casta. Quindi penseranno, come sempre, solo per sè. Perchè nessuno, statene certi, tornerà indietro sulle manovre effettuate da questo governo. Tutti loro, anzi, considerano la mattanza esercitata dai tecnici un toccasana per l’economia italiana ed europea.
Tutti faranno finta di eliminare prebende, contributi a parlamentari e consiglieri, e di diminuire il numero di questi, ma poi, di nascosto, di notte, in un ferragosto si riprenderanno tutto.
Perchè sono lì per questo, per i loro interessi, non per i nostri.
Non rimane, come già detto e ripetuto, che votare per l’unico movimento che è nato per essere contro tutto questo e lo dichiara apertamente.
Ma non si creda che lo si faccia a cuor leggero.
Il pressapochismo del M5S è evidente…
Tanta buona volontà è altrettanto vera.
Ripeto, quindi: “Diamo la spallata in una o due tornate a partitocrazia del magnamagna. Ma poi organizziamoci in qualcosa di serio; qualcosa di serio che stia con l’Uomo e non col vitello d’oro”.
Chissà che la fine del mondo così come concepito adesso, annunciata dai Maya, con la buona volontà di molti, non si realizzi davvero.
Noi proviamoci.
Attacchiamoci anche alle superstizioni…
IL CRONISTA
Bersani, Renzi, Alfano a me che me ne cale?

Tags: alfano, ballottaggio, bersani, fine del mondo, fornero, gaetano rizza, il cronista, M5S, maya, Monti, pensioni, primarie pd, primarie pdl, renzi, riforme, superstizioni, youtube

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