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Bersani si consola con i ministri scartati da Monti. In pole position Dell’Aringa, coautore del Libro bianco di Biagi, con Sacconi e altri

Creato il 04 gennaio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Bisognerà credere alle voci che stanno circolando grazie alle talpe del Sole 24 ore? Certamente sì perché il possibile ministro di un vittorioso Pierluigi Bersani sarebbe proprio un collaboratore del quotidiano della Confindustria, l’economista Carlo Dell’Aringa. Personaggio talmente indigesto alla Cgil che neanche Monti riuscì a nominarlo ministro dopo il veto di Susanna Camusso. Bersani invece avrebbe pronta questa carta a sorpresa. Pare un ripiego e un signorsì alla pretesa di Mario Monti di imbavagliare i conservatori che vogliono il male del Paese, come Fassina, o addirittura il temibile Vendola. La candidatura di Dell’Aringa è poi stata confermata: la notizia è data per certa dall’Ansa.

Carlo Dell'Aringa

Carlo Dell’Aringa, foto diffusa sul sito dell’Ansa

Oggi il sito del Sole ha diffuso l’ipotesi Dell’Aringa affiancandola a quella di Pietro Grasso, ex procuratore nazionale antimafia e contraltare di Antonio Ingroia. Barricate a sinistra, muri di gomma.

E tutto questo per fermare l’ondata laburista che sale dalle primarie. Una delusione perché il Pd ringiovanito rischia – e sarebbe gravissimo in una prospettiva montiana – di spostarsi addirittura a sinistra!!!

Silurato Dell’Aringa a causa del niet della Camusso, Monti dovette “accontentarsi” della Fornero.

Che vuol fare ora Bersani?

Intanto ingaggia Renzi. Il Sole insiste nel sottolineare l’antica strategia di alleanza con i centristi: l’Udc!

Sì, sono molti anni che sotto varie sigle che Bersani e altri dirigenti di alto livello del partito cercano un’alleanza con Casini e i soliti moderati. Saranno contenti di essere votati da giovani con alcune idee di sinistra?

Dell’Aringa, classe 1963, intanto è un docente dell’Università Cattolica e questo a Bersani piacerà moltissimo, si può presumere.

Può colpire la collaborazione di Carlo Dell’Aringa al Libro Bianco di Marco Biagi, assieme a Maurizio Sacconi, Natale Forlani, Paolo Reboani e Paolo Sestito. Spesso è stato sottolineato che il Libro Bianco non coincise proprio con la cosiddetta “legge Biagi” che esaltava una flessibilità senza ammortizzatori sociali adeguati.

Un intellettuale, Dell’Aringa, che piace sia alla destra che alla sinistra, dunque, come lo stesso Biagi, vittima delle nuove Br, Treu e altri ancora, e che potrebbe rafforzare il profilo indefinibile del Pd.


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