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Bielorussia. Via libera di Putin per base militare russa

Creato il 19 settembre 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

putindi Giacomo Dolzani

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ribadito il proprio appoggio all’ipotesi della costruzione di una base aerea in Bielorussia, nella quale saranno stanziati caccia Su-27 dell’Aeronautica Militare di Mosca.
Già da tempo la Russia dispone di aerei da guerra sul territorio del paese ex sovietico, ma non è ancora presente una base vera e propria; la Bielorussia, insieme a Kirghizistan ed Armenia, potrebbe diventare quindi il terzo paese dell’Unione Economica Eurasiatica ad ospitare strutture belliche russe, dimostrando ancora una volta che l’Eeu non è soltanto una organizzazione finalizzata a favorire una maggiore coesione economica tra gli stati componenti, bensì una struttura messa in piedi dal Cremlino per garantirsi una propria zona di influenza.
In un comunicato Putin ha riferito che verrà ratificato un accordo con Minsk per la realizzazione di questa base, una notizia che era peraltro già stata resa nota dal ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, nel 2013. Nel 2009 Mosca e Minsk avevano già inoltre siglato un’intesa per la difesa dello spazio aereo comune.
Dati gli ottimi rapporti che da sempre intercorrono tra Putin ed il suo omologo bielorusso, Aleksandr Lukašenko, al potere dal 1994, i lavori per l’effettiva realizzazione della struttura non dovrebbero incorrere in imprevisti o ripensamenti, consentendo così a Mosca di rinforzare il proprio peso militare in uno di quei pochi paesi (si contano ormai sulle dita di una mano) dell’Europa orientale che ancora non si è schierato con la Nato.
Dopo la crisi in Ucraina, dovuta alla rivoluzione europeista che ha portato alla destituzione dell’ex presidente filorusso Viktor Yanukovic, il conflitto nel Donbass e l’occupazione militare della Crimea da parte delle forze della Federazione Russa, la tensione tra Mosca e l’Occidente ha visto un incremento che ha causato, tra l’altro, anche la crescita del numero di esercitazioni militari e l’installazione di diverse strutture difensive ai confini, tanto da spingere diversi paesi, un tempo parte dell’Urss o del Patto di Varsavia e ora membri dell’Alleanza Atlantica, a richiedere la presenza militare Nato sul loro territorio per impedire un possibile attacco russo.

da Notizie Geopolitiche



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