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Big game - Caccia al Presidente

Creato il 02 ottobre 2015 da Misterjamesford
Big game - Caccia al PresidenteRegia: Jalmari Helander
Origine: Finlandia, UK, Germania
Anno:
2014
Durata: 90'

La trama (con parole mie): Oskari è un quasi tredicenne finlandese figlio di un grande cacciatore, pronto al rito di passaggio che, nel giorno del suo compleanno, lo vedrà trascorrere ventiquattro ore da solo nelle foreste del Nord del suo Paese in modo da riportare un trofeo di una preda a chi lo aspetta al campo base.
William Moore è il Presidente degli Stati Uniti: l'uomo più potente dello Stato più potente del mondo.In volo sull'Air Force One con destinazione Helsinki per una conferenza, però, non sa che una talpa nel suo equipaggio, pagata da un gruppo di terroristi che li attendono a terra, progetta di far precipitare il velivolo, uccidere la scorta e rapirlo per poi chiudere la pratica in diretta web.
Quando la capsula di salvataggio del Presidente viene trovata da Oskari, però, il copione già scritto dagli attentatori cambia: il giovane aspirante cacciatore, infatti, sarà una spina nel fianco più tosta del previsto.
Big game - Caccia al Presidente
Una delle cose che mi ricorderà maggiormente questo duemilaquindici cinematografico sarà senza dubbio il tentativo - voluto o no, nessuno lo saprà mai davvero - di tornare, almeno per quanto riguarda l'action ed i popcorn movies, ad una dimesione più vicina possibile a quella che ha reso noti gli anni ottanta: l'esagerazione sguaiata pane e salame senza ritegno alcuno.
Ai tempi dell'uscita in sala di Big Game, lo scorso giugno, bollai il prodotto come uno dei tanti fondi del barile che vengono raschiati per la stagione estiva in sala, non preoccupandomi troppo di recuperarlo, se non finendo per imbattermici praticamente per caso quando l'estate volgeva ormai al termine, in una serata per la quale avevo bisogno del minimo impegno e del minimo sforzo, considerato che avevo deciso di allenarmi durante la visione ed avere tempo, la mattina successiva, di prepararmi per il primo giorno di asilo del Fordino.
A conti fatti, il lavoro di Jalmari Helander, regista finlandese più noto come sceneggiatore relativamente giovane che non si sa con quali stratagemmi sia riuscito a guadagnare la direzione di un prodotto da lui anche scritto con un budget non da poco ed un cast che comprende nomi decisamente importanti come Samuel Jackson, Ray Stevenson, Felicity Huffman e soprattutto Jim Broadbent, uno più noto per il Teatro ed i film d'autore che per prodotti come questo, è una schifezzona trash che non avrebbe sfigurato nel pieno degli eighties in grado di mescolare Cliffhanger ai film di formazione per pre-adolescenti, eppure, devo ammetterlo, il suo sporco lavoro d'intrattenimento l'ha svolto alla grande.
Certo, se vi aspettate una cosa profonda legata alla formazione del piccolo protagonista - con un volto quasi felino che cinematograficamente funziona alla grande - o una logica dietro le scelte dello script avete sbagliato indirizzo - e anche di parecchio -, ma se l'idea è quella di spegnere il cervello e seguire l'evoluzione di un film d'avventura in campo aperto - bellissime le locations delle riprese bavaresi, nonostante la vicenda sia ambientata in Finlandia - allora avrete trovato pane per i vostri denti: piccolo protagonista in cerca di riscatto figlio di un padre troppo ingombrante, Presidente USA tendenzialmente vigliacco e dal poco carattere pronto a prendersi a sua volta una rivincita, un paio di villains da fumettone - Ray Stevenson ed il capo dei terroristi - ed un altro da film di spionaggio, esplosioni, battute, momenti di quasi epica action - il salto del giovane Oskari, il volo dentro il congelatore - e tutto quello che serve per lasciare che il cervello si prenda un ultimo weekend off prima di affrontare l'autunno e tutto quello che ne consegue.
Di fatto nulla, o quasi, nel corso dell'ora e mezza scarsa segue un filo logico che potrebbe mostrare un qualsiasi nesso con la realtà, ma in questi casi va benissimo così, alla facciazza del floppone che è stato negli USA questo film e della curiosa nuova tendenza del Cinema finnico, che pare più votato al trash che non all'autorialità come ai tempi di Kaurismaki.
Lasciati dunque a casa i lamentoni ed i radical chic, potrete mettere a letto i bambini - almeno quelli piccoli, perchè secondo me dalle elementari in poi roba come questa è una pacchia, considerato anche il protagonista - e godervi questa roboante - era parecchio che non vedevo così tante esplosioni in un film dove non comparisse un action hero dei miei - schifezzona dall'inaspettato potenziale d'intrattenimento: vi assicuro che sarà un toccasana almeno quanto quella volta in cui avete detto al vostro capo cosa veramente pensate di lui o vi siete presi, a sorpresa di chi vi sta intorno, un'inaspettata rivincita sul Destino.
O qualunque sua incarnazione convinta di poter avere la meglio su di voi.
MrFord
"There is no turning back from this unending path of mine
serpentine and black it stands before my eyes
to hell and back it will lead me once more
It's all i have as i stumble in and out of grace
I walk through the gardens of dying light."H.I.M. - "The path" - 

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