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Big wedding

Creato il 14 luglio 2014 da Ussy77 @xunpugnodifilm

The-big-wedding-01Quante stelle sprecate

Commedia familiare dal cast interessante, ma dalle gag ripetitive e prevedibili. La famiglia allargata di Big Wedding non lascia il segno e si trascina stancamente verso una conclusione interamente permeata da fiori d’arancio.

Alejandro (figlio adottivo di Don ed Ellie Griffith, separati da vent’anni) ama Missy ed è in procinto di sposarla. Tuttavia il suo più grande cruccio è quello di non riuscire a trovare il modo di dire alla madre naturale (molto religiosa) che Don convive con un’altra donna e che Ellie è un’ebrea-buddista. Oltre a ciò si sommano, in vista del matrimonio, i problemi dei fratellastri Jared e Lyla.

Ormai non si scappa più dagli stereotipi e l’impressione è che il genere commedia sia sempre più un copia incolla privo di mordente, poco accattivante e costruito banalmente. Big Wedding sotto questo punto di vista non fa difetto ed esibisce una sceneggiatura stantia, raffazzonata e gonfia di gag politicamente scorrette, ma in realtà ridondanti e figlie di una generale carenza creativa. Creatività che manca nel prodotto che mette in fila De Niro (patriarca fedifrago), Diane Keaton (ex-moglie new age), Susan Sarandon (formosa fidanzata di De Niro) e Robin Williams (prete con il vizietto dell’alcool). Insieme a loro altre nascenti star del firmamento hollywoodiano (Katherine Heigl, Amanda Seyfried, Topher Grace e Ben Barnes), che si limitano a svolgere il compitino senza eccellere. Tuttavia neppure le più celebrate star di questa pellicola riescono a imprimere a Big Wedding un ritmo recitativo accattivante, che eviti una noia avvolgente contraddistinta da sorrisi stiracchiati o forzati. E purtroppo non c’è molto altro da dire, se non sottolineare (con forza) che determinati prodotti al netto della somma siano inutili, oppure esclusivamente utili a permettere di pagare il mutuo di alcune star celebrate. Difatti il tema della famiglia (borghese) allargata e con costanti problemi di comunicazione appare un argomento abusato e privo di appeal. Per portare pubblico al cinema l’unico modo è puntare sulla locandina (una foto di famiglia, nel quale i nomi dei protagonisti siano scritti a lettere cubitali); quindi lode alla sezione pubblicità, perché in sé Big Wedding è puntualmente mediocre, standardizzato e prevedibile.

Uscita al cinema: 26 giugno 2014

Voto: *1/2


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