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Bilanci e propositi (poco seri)

Da Suster
Bilanci e propositi (poco seri)
Per cominciare, molto scoraggiata.E vabbé, che magari non ho scelto proprio il momento più felice per iniziare a tenere un blog, con la pupetta che massimo massimo mi dorme 3 quarti d'ora di fila, prima di ricominciare tutta la storia, puppa, giostrina, marsupio, piantarello, pannolino...

Va be, ciuccio a parte: sono due giorni che combatto con questo dannato layout e non ne vengo a capo: ma perchè l'intestazione mi si è spiaccicata nella colonna di sinistra? E come faccio a cambiare le dimensioni alle immagini che inserisco? Il Mio blog per ora fa abbastanza schifo...
Cavolo! Per tutto ciò che riguarda il computer sono proprio una gran pippa! Sono quasi peggio di mio zio di 80 anni, che posta su facebook come un quindicenne...
Ma orsù, ne verrò a capo, prima o poi..."
Ecco, questo lo scrivevo il 6 novembre 2010. Povera sfigata, mi fai quasi pena, se non sapessi che sei me. O forse non più.
Ma ecco cosa scrivevo il 6 novembre del 2011, invece:
"Una domenica che sembra un sabato, come un qualsiasi giorno feriale, il beduino a lavoro, lei che dorme e io che improvviso un aperitivo in solitaria, un bicchiere di vino e qualche schifezza, materiale di primaria necessità per l'espletamento del mio malsano intento..."

Ok, direi che il salto di qualità c'è stato. E non sto parlando del blog. Almeno l'intestazione sono riuscita a inserirla correttamente.
No, ma dicevo in merito alla qualità della vita e dei pensieri. Almeno ora ho smesso di aggirarmi come una mosca in una stanza chiusa sempre intorno ai soliti assillanti argomenti, sbattendo su finestre invisibili di ciucci e nanne e poppate. Mi sono emancipata dalla tetta e ho recuperato una parvenza di insano edonismo autoreferenziale.
Ma perchè lo scrivo qui e ora?
Il fatto è che sarebbe passato un anno da quando ho inaugurato questo blog col mio primo post (yeaaaah!).
Sarebbe quel "Disaster blog" che qui cito.
Peccato che me ne ricordi sempre con ampio margine di ripresa, quindi ora celebrare questa data non è che abbia molto senso, direi.
E allora perchè cavolo ce lo scrivi?
Dice che a un anno di blog devi fare un giveway.
Ma chi lo dice?
Boh, dicono.
E che è un giveway?
Lasciamo perdere. E poi, non vuoi festeggiare il traguardo di 100 lettori, eh?
E le 30.000 visite?
Uhm... dovevi pensarci prima: tutte occasioni sfumate. Vecchi traguardi.
Vediamo un po' cosa potrei offrire ai miei volenterosi e fedelissimi, affezionatissimi lettori (che se tra quei 105 ne son rimasti vivi 20, credo sia già un azzardo, ma in fondo non mi formalizzo):
  • una gigantografia formato parete di Zorro in performance dormitoria;
  • lo scalpo di Panzumen;
  • una palla di vetro con la torre di Pisa che cambia colore a seconda del clima da azzurro in rosa;
  • una mela (mi guardo intorno in cerca di meglio, ma trovo solo questo di allettante in una cucina ingombra di tubetti vuoti di bolle di sapone e animali di gomma);
  • la giostrina be-be della pupa (sì, col cavolo che la dò via! ...La giostrina!)
  • la pupa (non so se sia legale, però)
  • i fantastici quaderni dei disegni  realizzati da me e pupa (o meglio da me, con la partecipazione emotiva della pupa)?
  • uhm...
  • la mia interessantissima volumetrica e isostatica tesi di laurea sul mito di Elena di Troia? Non ditemi che non la vorreste!
Basta, ci rinuncio. Non ho idee. Non so fare queste cose.
Diciamo che ci penso, e poi, magari, forse forse, qualcosa potrei buttare fuori. Qualcosa di piccino piccino picciò.
E' solo che mi dispiaceva non celebrare proprio per niente questa ricorrenza.
Dopo tutto in un anno di blog sono riuscita a fare tante cose!
Ho appuntato con dovizia di particolari i progressi della pupa da 4 a 12 mesi.
Ho collezionato una serie di auguri di compleanno da far invidia a Matusalemme.
Sono a mia volta riuscita a infilare in altrettanti post gli auguri di compleanno per ogni singolo componente del mio nucleo familiare originario (valeva la pena aprire un blog solo per questo!)
Ho compilato una lista sufficientemente esauriente di parte della genealogia dei miei gatti.
Ho coinvolto decine di innocenti della folle impresa della mia prestigiosa rubrica settimanale.
Ho indetto un concorso fotografico a tema, di grande successo, aggiungerei!
Ho conosciuto gente virtualmente.
Ho aderito a iniziative alòtrui.
Ho imparato un sacco di parole nuove, tra cui post, sidebar, template, header (anche se ancora non ho ben capito il senso di quest'ultimo).
Ho fatto qualche gaffe.
Ho passato un sacco di ore al computer, e questo è male.
Ma ho ricevuto lo stimolo a coltivare con maggior entusiasmo le mie passioni, e questo è bene, forse.
Ho fatto tante foto, e ne ho pubblicate più del dovuto.
Ho scomodato un grande scrittore per commentare le immagini dei miei viaggi estivi.
Ho aggiunto pagine.
Ho addiritutra aperto un libro degli ospiti!
Ehi, ma... non ve n'eravate ancora accorti?
Forza, su, con mossa lesta: monta sopra la mia testa... Ehm! Scusate: è l'effetto della reiterazione condizionata delle filastrocche illustrate del libro di Richard Scarry della pupa (dannato Omin di Panpepato!)
Dicevo: avete lasciato un commento sul mio fantastico libro degli ospiti? No? NOOO? NOOOOOO??? (a questo punto la pupa si sciala. Mi risponde no a qualsiasi domanda io le ponga solo per vedermi fare questo teatrino).
Beh, allora che aspettate? Andate andate! Fatemi questo regalo di compli-blog. Un commento per un giveaway. E io prometto solennemente sulla polenta (che mi piace tanto, anche se non la mangio mai, non sono mica nata in Valpadana, io!) che mi inventerò un fantasticissimo giveaway susteroso.
E vi prometto che d'ora in poi bandirò da questo blog gli auguri a parenti e conoscenti, le storie delle mie tendiniti (anche se avrei parecchio da dire sul torcicollo che mi ha afflitta nell'ultima settimana) e lunghe dissertazioni sulle modalità di inserimento di un bambino al nido.
L'ho fatta troppo lunga?
Come sempre.
Dai su, brindate con me, e già che ci siete, raccontatemi dei vostri traguardi bloggistici: un bicchiere di vino mentre la pupa dorme, due crackers con quell'ottimo formaggio piemontese che ho accattato ai banchi dei prodotti regionali ieri sera, mentre aspettavo ladoratrice e il bottegaio che uscissero da Picasso... l'ho detto? Ah! L'ho detto!
Ecco, ora sì che mi sputtano.
A un anno dal blog, incontro blogger in carne e ossa!
Una cosetta così, tanto per rompere le acque... si dice così no?

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