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Trama: i Tenenbaum sono una benestante famiglia di disadattati dove sono cresciuti tre ex-bambini prodigio. Quando il padre, Royal, annuncia di avere una malattia terminale, i membri della famiglia, pur se riluttanti, sono costretti a riunirsi…
Ormai erano passati più di dieci anni da quando avevo visto I Tenenbaum e, francamente, credo non lo avrei scelto per il Bill Murray Day se avessi ricordato che il festeggiato, povirazzo, si vede davvero poco. Nonostante questo, come al solito, il nostro spicca anche in mezzo ai geniali freaks che popolano i film di Anderson (giovane regista che lo ha eletto, per fortuna di tutti gli spettatori e fan, ad attore feticcio), e ci riesce in virtù di quella faccetta un po’ così, quell’espressione tipica dell’uomo sconfitto dalla vita ma, allo stesso tempo, talmente stralunato ed immerso nell’ennui che forse, di quello che gli accade, gli importa meno di zero. Ne I Tenenbaum Bill interpreta Raleigh St. Clair, marito “anziano” della bella e depressa Margot Tenenbaum nonché scrittore e studioso di disturbi comportamentali. Nella fattispecie, il nostro trascura palesemente la moglie (della quale è comunque innamorato) perché totalmente preso dalle stranezze di un ragazzetto daltonico, chiuso in un mondo tutto suo e dotato di un udito quasi sovraumano. Vederlo affrontare lo studio di questo mostriciattolo con piglio accademico e distaccato, lo stesso che riserva comunque ai propri problemi coniugali (Margot non lo ama, lo tradisce e fondamentalmente è una zoccola della peggior specie ma lui ci rimane male perché in anni di matrimonio non si era mai accorto che la donna fumava), risulta tragicomico e quasi disturbante, come d'altronde tutto il resto della pellicola e dei personaggi che descrive.
I Tenenbaum infatti, oltre a contenere un abbozzo di quello che poi verrà sviluppato nel delizioso Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore (vedi appunto la fuga dei due ragazzini raccontata all’inizio), è forse il film di Anderson dove lo spettatore riesce maggiormente ad empatizzare per gli strani protagonisti e a provare pena per il triste destino che si sono creati con le loro mani. Il mondo della famiglia Tenenbaum è un universo a sé stante che cozza costantemente contro la realtà che circonda i membri della "tribù"; la gente che guarda da fuori la loro vita vede o un branco di pazzoidi da evitare/ incanalare in binari più comprensibili oppure degli eccentrici ricconi da invidiare e solo il personaggio interpretato da Danny Glover cerca, per amore, di comprendere ed accettare tutti i problemi, le stranezze e le fisime dei Tenenbaum e dei loro amici più stretti. Privati delle loro eccentricità, i membri della famiglia del titolo non sono altro che persone disilluse, egoiste, tristi e disagiate, un'accozzaglia di individui incapaci di parlarsi o di capirsi che, paradossalmente, incominceranno il cammino verso la "normalità" proprio a partire da una tragedia... o presunta tale. Al di là della storia, comunque gradevolissima e persino nominata all'Oscar per la miglior sceneggiatura, è però lo stile di Anderson ad essere meraviglioso ed inconfondibile: la storia viene suddivisa in capitoli come se fosse un libro e ognuno di essi è introdotto dal suo corrispettivo cartaceo, ogni personaggio, soprattutto i tre figli, indossano delle mise che riescono sia a caratterizzarli che ad essere stilosissime, il regista introduce qua e là dei tocchi surreali e ipnotizza lo spettatore con una colonna sonora strepitosa e gli attori assecondano in modo perfetto (soprattutto Gene Hackman e Ben Stiller) l'atmosfera vintage e nevrotica della pellicola. In due parole, un capolavoro e un'altra prestigiosa tacca nella filmografia del festeggiato... che è spesso stato ospite graditissimo del Bollalmanacco!
Ghostbusters - Acchiappafantasmi (1984), per la prima volta nei panni di Peter Wenkman, ideale capo carismatico (e cialtrone) del folle gruppetto di acchiappafantasmi!
La piccola bottega degli orrori (1986): sotto le grinfie di un ispirato Steve Martin nei panni del dentista sadico arriva nientemeno che un paziente masochista!!
Ghostbusters II - Acchiappafantasmi II (1989) il ritorno di Peter Wenkman, sempre più affascinante!
Ed Wood (1994) dove Murray interpreta un gaYo collaboratore del regista peggiore del mondo.
Benvenuti a Zombieland (2009): meritato cameo nei panni di se stesso, anche se c'è gente che ANCORA non conosce Bill Murray!!
Moonrise Kingdom - Una fuga d'amore (2012) dove interpreta un marito e padre ormai sconfitto dalla vita e dalla noia...
A Royal Weekend (2012) dove interpreta nientemeno che Roosevelt, in una performance forse un po' sottotono ma comunque sempre valida!
Ed ecco ora l'elenco degli altri blogger che festeggiano oggi il Bill Murray Day:
Aloha Los PescadoresCooking Movies
Director's Cult
Ho voglia di cinema
Il Cinema SpiccioIn Central Perk
Montecristo
Pensieri Cannibali
Recensioni ribelli
Scrivenny 2.0
White Russian
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