Magazine Cultura

Bio-bus alimentato da escrementi umani: fa 300 km con un “pieno”

Creato il 29 novembre 2014 da Delpiera @PieraVincenti

geneco-bio-bus

Viaggiare in autobus non è mai stato così ecologico, almeno a Bristol e dintorni. Da qualche giorno, infatti, nella cittadina inglese circola un Bio-Bus alimentato con i materiali di scarto prodotti dal corpo umano. Un eufemismo per dire “escrementi”, un nuovo carburante di cui la società produttrice, la GENeco, va molto fiera, a giudicare dalle immagini che decorano il veicolo.

Il Bio-Bus ha una capienza di 40 posti ed è in grado di viaggiare fino a 300 km con un pieno di biogas, prodotto da liquami e rifiuti alimentari. Bastano, come precisa la GENeco, gli escrementi prodotti in un anno da appena cinque persone. Qualche giorno fa l’autobus ha effettuato il primo servizio di trasporto dall’aeroporto di Bristol alla città di Bath, nel Somerset.

Il progetto della società inglese è molto più ampio. Accanto al bus e alla stazione di rifornimento a esso dedicata, la GENeco guarda alla rete nazionale del gas, dove ha già inserito il proprio biogas. E chi si preoccupa dei cattivi odori, può stare tranquillo: le impurità responsabili della puzza vengono rimosse durante il trattamento, evitando così la fuoriuscita di cattivi odori dal tubo di scarico.

«Trattando i liquami e il cibo non più adatto al consumo siamo in grado di produrre abbastanza biometano per offrire una significativa fornitura di gas alla rete nazionale, in grado di alimentare quasi 8.500 abitazioni, oltre al Bio-Bus», ha spiegato Mohammed Saddiq, general manager di GENeco. «I veicoli alimentati a gas hanno una parte importante da recitare nel migliorare la qualità dell’aria nelle città del Regno Unito, ma il Bio-Bus va anche oltre: è alimentato da persone che vivono nella zona, magari da quelle stesse persone che ci viaggiano sopra».

Il biogas prodotto dalla GENeco può rappresentare davvero il carburante del futuro. Come recita la scritta posta sul veicolo, “il bio-bus è alimentato dal tuoi rifiuti per un futuro più sostenibile”.

Informazioni su questi ad

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :