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Black Christmas: 10 fumetti e illustrazioni sotto l’albero

Creato il 06 dicembre 2014 da Salone Del Lutto @salonedellutto

Uno dei doni migliori, e non solo a Natale, sono sempre e comunque i libri. I consigli per gli acquisti li divido in due, quindi. Oggi do spazio ai fumetti e ai libri illustrati, rimandandovi a recensioni che ho già pubblicato, per maggiori dettagli, e alle quarte di copertina. Sono libri per bambini grandi e grandi bambini, ma fate attenzione alla legenda contenuta in ogni scheda descrittiva: se cercate qualcosa per i lettori più piccoli, cercate la scritta “ADATTO AI BAMBINI”. Fra qualche giorno, invece, sarà la volta della narrativa. La poesia no. Non sono pronta.

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Da Logos arriva Jack e la morte, un libro di cui ho già ampiamente parlato ma che val la pena ricordare, e soprattutto regalare.

Passeggiando per calmare il dolore, Jack incontra la Morte. Quando capisce che sta andando a prendere sua madre, che è a casa ammalata, decide di ordire un piano per sbarazzarsi di lei. Con grande astuzia, nel corso di una serie di sfide, riesce infine a rinchiuderla in un vaso, che appende al ramo di un albero. Ma cosa succede in un mondo senza morte? Felice per la guarigione di sua madre, Jack si accorgerà presto che la realtà intorno a lui si è trasformata in un caos. In questa narrazione tratta da un racconto tradizionale britannico, Tim Bowley ci presenta la morte come parte complementare della vita, un evento da accettare serenamente perché rientra nel corso delle cose. Le illustrazioni di Natalie Pudalov creano storie parallele che accompagnano le parole: fiori rossi che crescono e appassiscono, un filo rosso che alla fine del racconto verrà reciso, un cagnolino che, fedele compagno, accompagna Jack nel suo strenuo tentativo di salvare la mamma. Una fiaba dalla struttura tradizionale per avvicinarsi al tema della morte e un libro pieno di piccoli dettagli tutti da scoprire.

Testo di Tim Bowley, basato su una favola tradizionale britannica
Illustrazioni di Natalie Pudalov
Jack e la morte
Logos 2013
ADATTO AI BAMBINI
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È edito dalla defunta e già risorta GRRRzetic Corpicino di Tuono Pettinato. Anche di questo ho già parlato ampiamente, ed è un libro purtroppo sempre tristemente attuale.

Corpicino è la storia di un delitto efferato, un infanticidio, e della forza del giornalista Martinelli, che cerca di risolvere l’enigma della morte del piccolo Marcellino Diotisalvi. L’onesto reporter di nera troverà davanti a sé le miserie televisive che lucrano sul caso e dovrà affrontare le miserabili richieste dei suoi superiori, che rimproverano a Martinelli di non essere abbastanza truce nei suoi articoli, come il pubblico brama. Martinelli troverà però un aiuto nelle parole del suo mentore, il professor Giraldi. Ma basteranno i consigli del saggio criminologo? Martinelli è davvero pronto a affrontare l’Orrore? Chi ha ucciso Marcellino? Chi è il Mostro? Datelo alla folla!

Purtroppo online il libro è esaurito, ma forse setacciando il vostro libraio di fiducia, potreste avere fortuna…

Tuono Pettinato
Corpicino
Grrrzetic 2013

lezioni-anatomia-pellizzon
Stessa sorte online anche per Lezioni di anatomia di Nicolò Pellizzon. Di questo libro bellissimo sulle pagine del blog non ho mai parlato, e tuttavia come SdL lo conosciamo bene e lo presentammo in uno dei primi eventi all’insegna della foglia che cade

Nella Torino magica e inquietante di fine 800, s’intrecciano le vite del giovane Lorenzo, i cui genitori sono scomparsi in circostanze misteriose, della cugina Lorena, autrice di inquietanti ritratti anatomici, e della folle e lasciva zia Giuliana. Lezioni di anatomia è un graphic novel spiazzante e sensuale che, dietro la formula del thriller esoterico, cela una complessa riflessione sulla creatività e un catalogo di saperi occulti dalle letture pressoché infinite. Le sequenze oniriche che si alternano al racconto, scandendone il ritmo, lasciano esplodere il talento visionario dell’autore, giovanissimo ma già un maestro del disegno con un lungo curriculum di esposizioni. Al lettore la scelta: perdersi nella loro potenza evocativa o tentarne un’interpretazione simbolica che potrebbe dischiudere nuovi significati sotto la superficie degli eventi.

Nicolò Pellizzon
Lezioni di anatomia
Grrrzetic 2012

Aeterna-Front
Se con nessuno dei due foste andati a buon segno, sono certa che, tornando a casa Logos, vi sarà possibile rintracciare Aeterna, recensito su questo blog e che vede all’opera la penna di Cecilia Resio e le matite di Loredana Fulgori.

Aprire questo libro, come si farebbe con un cancello. E, passo dopo passo, incontrare delle statue diventate creature. Nel silenzio che scaturisce dal mistero, all’ombra di lapidi, di alberi e di foglie, si ascoltano le voci di cose mai dette, segreti che tutti noi portiamo dentro come fossero cose sepolte. Sfogliare Aeterna è come scendere verso il cielo, quando il cielo diventa profondo. Un libro che ci racconta la storia della vita attraverso la bocca e gli occhi di corpi divenuti celesti. Poesia e passione dove ognuno di noi, pagina dopo pagina, ha voglia di precipitare.

Cecilia Giulia Resio (testi), Loredana Fulgori (illustrazioni)
Aeterna
Logos Edizioni, 2013
Traduzioni in inglese di David Haughton
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canti-della-forca-copertina-bozza
Un’altra ottima scelta sono i macabri personaggi disegnati da Stefano Bessoni nel suo Canti della forca, preziosa rilettura dell’opera di Christian Morgenstern. Stefano l’ho intervistato circa un anno fa su questo libro bellissimo e nel frattempo è uscito nuovo nuovissimo il suo Pinocchio che sono ansiosa di leggere. Ogni suo libro, a ogni modo, è di fatto una lettura luttuosa.

Dalla forca si vede il mondo da una prospettiva diversa: la prospettiva dei Fratelli della Forca. Assassini, ladri, truffatori, ma anche innocenti, sognatori e puri di spirito che, a forza di penzolare l’uno accanto all’altro, decidono di associarsi in una confraternita. Palmström, un tipo piccoletto dall’animo sensibile, che evita di soffiarsi il naso per non offendere il suo fazzoletto. Korf, il tontolone, che non ha mai capito le teorie di Palmström ma per fedele atto d’amicizia si è impiccato insieme a lui, senza porsi troppi problemi. Pauretto, un vecchietto vestito da marinaretto che vive dentro un armadietto. Il Piccolo impiccato, un bimbo solo e spaurito che penzola dal capestro da tempo immemore, assurto a giudice con il compito di decidere se i nuovi arrivati possano diventare Fratelli della Forca. Il grande Lalula, smodato mangiatore di salumi, che ama vestirsi con i resti di maiali macellati e parla una lingua incomprensibile. Sophie, l’assistente del boia, dolce e ambigua confidente dei Fratelli della Forca. E poi il boia, il Pecoro Lunare, Tulemondo e Mondamicchio, gli otto allegri re, Ralf il corvo… Canti della forca prende spunto da una serie di scritti apparentemente bislacchi e infantili dello scrittore tedesco Christian Morgenstern, i cui personaggi appena abbozzati prendono vita attraverso la fantasia di Stefano Bessoni, che ha inventato per loro personalità e fisionomie, e sviluppato una nuova storia originale per poterli unire tutti in un’unica vicenda. Un libero gioco, insomma, con il mirabolante popolo del patibolo creato dallo scrittore tedesco. Al libro è abbinato un DVD contenente un cortometraggio nel quale un illustratore, al lavoro su una personale trasposizione dei Canti della forca, compie un visionario viaggio tra i Fratelli della Forca attraverso una serie di animazioni in stop-motion che danno vita ad alcune delle poesie macabre di Christian Morgenstern.

Stefano Bessoni
Canti della forca
Logos 2013
ADATTO AI BAMBINI
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Billy Nebbia Cover
Cambiando editore e proponendo un autore che non conosco personalmente, ma che amo moltissimo, vi consiglio Billy Nebbia e il dono dell’oltrevista, sempre recensito su queste pagine.

Si tratta di un fumetto non lineare, dove alla storia principale – con le vignette e tutto il resto – si alternano poesie in grado di stimolare gli incubi peggiori (“La fanciulla delle forbici”, “La fanciulla dei coltelli”…), bestiari (“I vampiri”, “I gatti”, “Le sorelline”!…) e strane pagine prese a prestito da una fantomatica “Gazzetta dell’insolito”, che spiega al lettore come prepararsi a una seduta spiritica con la tavola ouija, come comportarsi coi fantasmi e molto altro ancora. In Billy Nebbia ci sono anche due lettere. La prima Billy la invia a Babbo Natale, chiedendogli un regalo speciale che non è un gioco, ma una risposta, una rivelazione: Babbo Natale, cos’è la morte? Chi è? Dov’è? Uno è obbligato ad andarci? La seconda è la risposta del Babbo, che è molto saggia, anche se Billy non è poi così soddisfatto: «Impara a capire la vita e tu comprenderai cosa è la morte. Perché una è il riflesso dell’altra, sono gemelle, inseparabili. Come un fratello maggiore e una sorellina più piccola».

Guillaume Bianco
Billy Nebbia – Il dono dell’oltrevista
Bao Publishing, 2013
Traduzione dal francese di Stefano Visinoni
ADATTO AI BAMBINI
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Mox Nox_cover
E che dire di Mox Nox di Joan Cornellà. È un libro sottile, ha la copertina che sa di marshmellows ed è feroce. Ma sempre con il sorriso… In Italia lo pubblica Eris Edizioni. E io ne parlerò, eccome se ne parlerò… Attenzione! Il libro è esaurito negli shop online: potete trovarlo in libreria.

Le storie senza dialoghi disegnate da Joan Cornellà, tinte dal cinismo e dalla sua personale ricerca estetica, cercano di scioccare attraverso l’assurdo. Dietro il loro aspetto quasi infantile, i disegni nascondono un’autentica violenza, a volte gratuita e surrealista, che non sarebbe probabilmente dispiaciuta a due precursori del genere come Bunuel e Dalì. Il suo gusto per l’improbabile, sfonda le barriere del politically correct e del tabù senza però cadere in moralismi o in una deliberata critica, ma sempre e solo mettendo il lettore di fronte a un umorismo dell’assurdo. Il linguaggio di sole immagini adottato da Cornellà genera un perfetto meccanismo di lettura, universale, veloce, quasi istantaneo, e ipnotico. Questo è senz’altro uno dei motivi che spiega la sua popolarità sul web, anche se non è per la rete che nascono i suoi comics ma per un utilizzo prima di tutto editoriale (libri e riviste). E pur appartenendo di diritto al mondo del fumetto, per l’impostazione a vignette e per il taglio delle storie, le tavole di Joan Cornellà possono anche essere osservate e considerate come delle opere di arte pittorica dei giorni nostri.

Joan Cornellà
Mox Nox
Eris Edizioni, 2014

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Poi c’è ABC di Ausonia, pubblicato da Coconino. Di questo debbo ancora parlare, qui. Ma so che quando l’ho letto mi è piaciuto moltissimo.

La 19enne Laura, dopo la morte della nonna, ha deciso di lasciare l’università per fare la postina e le sue giornate sono scandite dagli incontri casuali con i compaesani durante la consegna delle lettere. Le corse in bicicletta in aperta campagna la portano alla ricerca di un “B” per dare un ultimo saluto alla nonna defunta. Questi poveri non-morti, infatti, hanno la capacità di mettere in contatto gli “A” con i “C” e consentire loro di parlarsi. Ma questa ricerca rivelerà molti altri aspetti della vita di Laura: la sua breve storia d’amore con Luca, ammalatosi di morte; la nascita di una tenera amicizia con Erika, una giovane “B” che può fare da intermediaria con sua nonna; e, soprattutto, il rapporto sincero col professor Honnorat, un cinico insegnante di storia oramai in pensione, che nutre per Laura un profondo sentimento paterno. I due trascorrono il tempo ad inventare storielle macabre ispirandosi alle vite dei compaesani e a litigare sul futuro della ragazza, che è decisa a non riprendere gli studi universitari. La perdita, l’elaborazione del lutto, la difficile interpretazione della realtà, il passaggio all’età adulta in un mondo in cui i vivi ignorano quale sia il significato della vita e i defunti sono inconsapevoli delle ragioni della morte: tutto questo si trova nelle pagine di ABC, l’originalissimo graphic novel di un talento già affermato del fumetto italiano. Un racconto poetico – e allo stesso tempo disilluso – sull’impossibilità di trovare un senso all’esistenza. Uno spaccato di provincia italiana, una storia minimalista di piccoli-grandi sentimenti narrata con le cadenze del realismo magico e la poesia dei fumetti di autori come Gipi.

Ausonia
ABC
Coconino, 2012
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grande-male-cover
E c’è, sempre per Coconino, Il grande male di David B. Un altro libro di cui non ho ancora parlato ma che ho letto, e che ho amato moltissimo.

La Coconino Press presenta un’altra perla firmata da David B., il maestro del racconto esoterico francese. Finalmente in versione integrale e divisa in 2 volumi l’opera che ha dato notorietà internazionale e numerosi premi all’autore francese. Ancora una volta il pennino di David B. viene usato come un bisturi di immagini in un rigoroso, puntuale ed efficacissimo bianco e nero. Un segno forte e temerario che inventa soluzioni grafiche e stupisce per una semplicità ricca di mille sfumature. Il grande male non è solo la malattia del fratello dell’autore, o la tragedia della sua famiglia, ma racconta la storia degli uomini attraverso le sue convulsioni epilettiche: guerre e battaglie (la storia con la S maiuscola) filtrate dallo sguardo furbo ma innocente di un bambino.

David B.
Il grande male
Coconino
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È la fine? Quasi. Ancora uno spazio per L’anatra, la morte e il tulipano di Erlbruch Wolf e chiudo. Scelgo di farlo con questo titolo per proporre, come il primissimo di questa serie, un libro adatto ai bambini. Perché ai bambini si può e si deve parlare di tutto, anche di morte.

Già da molto tempo l’anatra aveva come un presentimento. ‘Chi sei? E perché mi strisci alle spalle di soppiatto?’ ‘Bene, finalmente ti accorgi di me’ disse la morte. ‘Sono la morte.’ L’anatra si spaventò. Non la si può certo rimproverare per questo. ‘E adesso vieni a prendermi?'”. L’autore Wolf Erlbruch ha vinto il premio Hans Christian Andersen nel 2006, da molti considerato il Nobel alla letteratura per ragazzi. Età di lettura: da 4 anni.

Erlbruch Wolf
L’anatra, la morte e il tulipano
E/O, 2007
ADATTO AI BAMBINI
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Ci vediamo tra pochissimi giorni con altra, magica carta da regalare.

di Silvia Ceriani


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