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BLACK MIRROR Christmas Edition

Creato il 05 dicembre 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Una delle serie tv più interessanti dell’ultimo periodo vuole ringraziare il numeroso pubblico che l’ha seguita con un regalo natalizio non male: una puntata speciale, un evento imperdibile, insomma, un ritorno sugli schermi. Stiamo parlando di Black Mirror e della puntata esclusiva dal titolo White Christmas che andrà in onda il 16 Dicembre su Channel 4.  L’episodio, che dura 90 minuti, vede protagonisti Jon Hamm (Mad Men) e Oona Chaplin (Game of thrones, Inside no. 9). In attesa del regalo di Natale che Charlie Brooker vuole fare a tutti noi, riproponiamo l’articolo di qualche mese fa che analizza, appunto, Black Mirror.

La nascita e il progresso delle tecnologie hanno avuto un’imponente influenza nei cambiamenti all’interno della società. Ricordati di quando eri bambino: sentivi una bellissima canzone alla radio e poi speravi di risentirla il giorno dopo. Passavi dei giorni a capire il titolo di quella canzone e cercavi disperatamente di registrarla sopra ad una cassetta sperando che lo speaker stesse zitto per quei tre minuti altrimenti ti rovinava tutta la canzone. I ragazzi di oggi non hanno più la possibilità di provare questa emozione: oggi c’è Shazam. E quante volte da ragazzini abbiamo sperato che in tv ci fosse la replica di un cartone animato che amavamo tanto o una serie tv alla Settimo Cielo? Si avete letto bene, Settimo Cielo, 7th Heaven, e non fate gli snob dicendo «Ma siamo pazzi, una serie del genere nemmeno sotto tortura!» quanto tutti eravamo affascinati dalla famiglia Camden e in special modo innervositi dalla piccola saputella Ruthie che era l’unica normale della famiglia. In ogni caso, oggi un ragazzino non ha più il bisogno di aspettale le 15:00 per sintonizzarsi su RaiDue sperando di non fare tardi perché se facevi tardi e la serie tv era già iniziata, pazienza, mica potevi tornare indietro. Oggi si. Oggi è tutto possibile: download e watch. Guardi, rigurardi, vai avanti e torni indietro come più ti piace. E se vuoi fare una pausa: stop. Non devi mica aspettare la pubblicità per poter andare in bagno. Decidi tutto tu. Ma fino a che punto decidi tutto tu? Siamo coscienti del fatto che la tecnologia sta sempre più prendendo il sopravvento e che tra un po’ saremo completamente controllati da smartphone, tablet e pc? L’inglese Charlie Brooker ha voluto buttarsi in un futuro ipotetico e creare delle storie fittizie che forse un giorno saranno realtà. Corre l’anno 2011 e Brooker sta realizzando una serie tv che esce poi a dicembre dello stesso anno: Black Mirror. È una serie tv antologica costruita come un’altra di cui ho scritto recentemente: Inside No. 9. Ogni puntata è una storia che non ha niente a che vedere con le altre. Vengono narrate vicende che come unico filo conduttore hanno una visione poco rassicurante della tecnologia e del futuro.

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The National Anthem. Definire creepy la prima puntata, The National Anthem, è un eufemismo. Charlie Brooker elabora il grande potere che oggi hanno i social network nella vita quotidiana. L’episodio vede il Primo Ministro Michael Callow affrontare un dilemma. La Principessa Susannah, Duchessa di Beaumont, viene rapita. Qua entra in scena un famosissimo amico di noi giovani: YouTube. I rapitori pubblicano un video online dove dichiarano che la Principessa verrà liberata solo se Callow avrà un rapporto sessuale con un maiale in diretta nazionale. Esatto, un maiale, in diretta nazionale. Esatto. Avete capito bene. Non continuo con i dettagli perché non vorrei rovinare la sorpresa  ai pochi che non hanno visto l’episodio. Scritto da Brooker ma diretto da Otto Bathurst, la vicenda è in parte ispirata ad una parola di troppo che l’allora primo ministro britannico, James Gordon Brown, disse a Guillian Duffy, a pochi giorni dalle elezioni elettorali, definendo la donna bigotta. A causa di questa sua dichiarazione Gordon Brown venne preso di mira dai media. Il messaggio che l’episodio vuole mandare è semplice: una volta che una notizia entra in quel mondo magnifico e pericoloso chiamato internet non puoi più avere il controllo su di essa. Facebook, Twitter, YouTube e chi più ne ha più ne metta: una lama a doppio taglio che può essere la tua salvezza come la tua rovina.

Fifteen Million Merits. Girato da Euros Lyn, scritto da Brooker e dalla moglie, Konnie Huq, l’eposodio rappresenta una satira al mondo dell’entertainment. La vicenda è ambientata in un futuro immaginario dove ogni persona deve  pedalare su una cyclette raccogliendo dei punti. Gli umani hanno una divisa grigia e ognuno ha un avatar personale che può gestire come più gli pare. Tutti i video proiettati sugli schermi sono interrotti da fastidiose pubblicità che puoi interrompere solo in cambio di punti. Bingham Madsen, che ha ereditato un immenso numero di punti e ha il privilegio di saltare le fastidiose pubblicità, incontra Abi, una donna con un grande talento artistico. Lui la convince a fare il provino per Hot Shots (che va inteso come metafora al più famoso show X-Factor). La ragazza fa il provino ma avendo un talento sopra la soglia le viene proposto di diventare un’attrice di film per adulti e come unica alternativa le rimane di ritornare a pedalare. Tutto l’episodio è da vedere in chiave simbolica come satira del mondo dello spettacolo con particolare attenzione alla posizione della donna. Lo stesso Brooker ammette di essersi ispitato al film Network di Sidney Lumet che rappresenta una feroce parodia del mondo della televisione, dei cui artefici espone il cinismo e la totale mancanza di sensibilità morale.

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The Entire History of You. L’episodio scritto da Jesse Armstrong e diretto da Brian Welsh ha avuto molte approvazioni e Robert Downey Jr. ha addirittura acquistato i diritti perchè vuole sviluppare la sceneggiatura e crearne un lungometraggio. La storia è ambientata in una realtà futura dove la maggior parte delle persone ha un cosiddetto grain impiantato nella testa che registra tutto ciò che una persona vede durante la sua vita. Grazie a ciò ogni persona può rivedere i propri ricordi riprodottu su di uno schermo. Liam Foxwell sospetta che la moglie, Ffion, lo stia tradendo. Grazie a sotterfugi e grazie alla possibilità di rivedere delle scene accadute durante la cena della sera precedente riesce a ricostruire determinate situazioni e riesce ad incastrare la moglie. Quante volte abbiamo voluto ripetere molte cose che abbiamo vissuto in passato? Quando ripercorriamo alcuni momenti che comunemente chiamiamo ricordi spesso si vorrebe ritornare indietro per riviverli. Grazie al grain non si può di certo ritornare indietro ma si può rivedere all’infinito una determinata scena vissuta anni fa. Fino a che punto però una cosa del genere può essere positiva? Forse il passato va lasciato in pace.

Be Right Back. Anche questa storia nasce dalla penna di Charlie Brooker con la regia di Owen Harris. Secondo chi scrive è la puntata che lascia un’impronta diversa rispetto alle altre. In Be Right Back viene dimostrato perfettamente come la tecnologia può di certo aiutare ma non arriverà mai a sostituire un essere umano. Nel recente film di Spike Jonze, Her, veniamo a conoscenza di Theodor, uomo introverso e solo che decide di iniziare un rapporto sentimentale con un OS, un sistema operativo. Chi ha visto il film conosce i problemi che trova Theodor con Samantha che per quanto può essere cento volte più intelligente, interessante e intraprendente di una donna reale, non sarà mai una donna reale. Nel primo episodio della seconda stagione di Black Mirror la storia è simile ma molto più elaborata. Martha e Ash sono una giovane coppia che sta progettando un futuro assieme. Un giorno Ash viene a mancare e Martha presa dalla sofferenza decide di ascoltare un’amica che per superare il dolore le consiglia di scaricare un sistema operativo che di fatto sarebbe una replica dello stesso Ash. Lui parla, scrive, pensa e ragiona come Ash. La donna, che scopre di portare in grembo il figlio di Ash, decide di iniziare questo percorso di guarigione dal lutto subito grazie ad un sistema operativo. Chatta e parla al telefono con Ash. Dopo diverso tempo, quando Ash non è più solo un computer, ma ha un corpo in movimento, Martha si accorge che le cose non possono funzionare. Sostituire la persona amata con un replicante sperando di far tornare le cose come prima risulta un fallimento. Certe cose della vita non possiamo controllarle nemmeno con un supporto tecnologico di ultima generazione.

White Bear. Questa volta a girare l’episodio è Carl Tibbets che è alle prese con una storia surreale e difficile da portare sullo schermo. Victoria Skillane si sveglia e scopre di non riuscire a ricordare nulla della propria vita. Uscendo da casa, la donna, vede un gran numero di persone che sembrano incuriosite da lei e si aggirano con dei telefonini, filmandola. Ad un certo punto da un’automobile esce un uomo che tenta di sparare a Victoria. L’uomo ha un passamontagna con sopra un simbolo già visto sugli schermi dei televisori che sembra ricordare un’immagine stilizzata di un orso. Victoria scappando dall’uomo mascherato incontra Jem e Damien. Jem spiega che il simbolo proviene da un trasmettitore chiamato White Bear, il cui segnale ha trasformato la maggior parte della popolazione in una specie di zombie ossessionati dall’idea di riprendere con un cellulare tutto ciò che li circonda. Il trasmettitore non ha effetto su Victoria e Jem ed è perciò che sono inseguiti. La ragazza vuole distruggere il trasmettitore. Raggiungono il trasmettitore e vengono attaccate da due cacciatori. Victoria riesce a prendere un fucile e spara al proprio assalitore ma scopre ben presto che non si tratta di un vero fucile ma di un spara coriandoli. Tutta la storia viene interrotta quando le mura si aprono per rivelare un pubblico che applaude dopo aver osservato la messa in scena: Jem, Damien e i cacciatori sono degli attori. Si scopre che Victoria è in realta complice di un omicidio e che White Bear è il nome dato all’operazione investigativa. La donna subisce, ogni giorno, una giustizia caratterizzata da una folla che la registra mentre lei vive perennemente quest’incubo.

Black+Mirror+-+The+Waldo+Moment

The Waldo Moment. L’ultimo episodio della seconda stagione vede come protagonista Jamie Salter, un comico, che fa parlare e muovere (attraverso il procedimento della cattura del movimento) un cartone animato. Il cartone animato è Waldo, orso blu che intervista politici mettendoli in imbarazzo. Gli autori del programma decidono che Waldo dovrebbe candidarsi alle prossime elezioni politiche. Inizia così la campagna elettorale che vede Waldo come uno dei candidati per diventare sindaco di Stentonford. Jamie conosce però Gwendolyn Harris, la candidata del Partito Laburista che sta partecipando alle elezioni solo per promuovere la propria carriera politica e passa la notte con lei. Durante una messa in onda del programma TV che vede Waldo protagonista si accende una discussione perchè uno dei candidati, Monroe, prende in giro sia il cartoon che Jamie. La reazione rabbiosa di Waldo diventa una hit su YouTube e Waldo ottiene ancora più consensi da parte del pubblico. L’episodio prende spunto da un precedente progetto televisivo di Brooker e Chris Morris sempre per Channel 4: Nathan Barley.

Luana Verbanac


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