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Black Sails – Tra finzione e realtà

Creato il 05 febbraio 2016 da Paopru
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black sailsBenchè sia una serie giunta ormai alla terza stagione, Black Sails resta un prodotto televisivo sottovalutato dai più. Se non fosse stato per Netflix probabilmente le nostre strade non si sarebbero mai incrociate, visto lo scarno chiacchiericcio internettiano legato a questa serie piratesca. Chi si approccia a Black Sails per la prima volta ha un grosso scoglio da superare: le prime tre puntate. I primi 150 minuti introducono i numerosi personaggi con un ritmo lento ed estenuante che sfiacca anche i più determinati a proseguire. Superate però queste secche narrative ci si apre ad un mondo fatto di intrighi, maneggi e colpi scena degni de Il trono di Spade, in una corsa al tesoro della nave spagnola Urca del Lima nel quale partecipano praticamente tutti gli abitanti di Nassau, dalla prostituta del bordello al pirata più sanguinario.

Diversamente da come ci era stato descritto il mondo piratesco nella saga da I pirati dei Caraibi, qui i bucanieri sono davvero degli assassini senza scrupoli devoti alla causa della pirateria e solo alcuni di loro hanno a cuore il codice del pirata, fatto di regole non dette e di facile interpretazione che possono fare la differenza in uno scontro. Dimenticate dunque il pirata bontempone Jack Sparrow, perchè in Black Sails si scopa tanto, si depreda molto e si finisce sulla forca o in fondo al mare più spesso del previsto. 

Diversamente da ciò che si potrebbe pensare, non tutto è finzione. Nassau è attualmente la capitale delle Bahamas, la Urca de Lima è realmente stata una nave spagnola con un carico d’oro e molti dei pirati che vediamo in carne ed ossa hanno realmente solcato i mari e saggiato col proprio collo la ruvidità di un capestro. Personaggi che hanno fatto la storia e che in Black Sails vengono sapientemente amalgamati con altri di pura fantasia letteraria, usciti direttamente da L’isola del Tesoro di Robert Louis Stevenson. Vediamo dunque di fare un po di luce sulla questione per capire chi è reale e chi no. 


James Flint

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Protagonista principale della serie, James Flint è un pirata severo ma giusto, l’unico che è diventato fuorilegge per sfuggire alla forca dopo aver voltato le spalle alla bandiera Inglese. Ciononostante è un personaggio di pura fantasia presente nel libro di Stevenson. Quest’ultimo narra della ricerca di un tesoro sepolto dal Capitano Flint in un isola di cui non si conosce l’esatta posizione, la quale è solo un’abbozzata in una mappa. La ricerca del tesoro rappresenta il nucleo narrativo della storia in cui la personalità del Capitano è tratteggiata solo grazie ai racconti della sua ciurma, non essendo un personaggio attivo del racconto. 


Charles Vane

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Realmente esistito, depredò e saccheggiò le navi spagnole nel Mar dei Caraibi dal 1716 in poi. Fu uno spietato pirata che si alleò con altri assassini pur di continuare il suo retaggio, il quale non si arrestò nemmeno di fronte ad un amnistia concessa da parte del Governatore di New Providance Woods Rogers nel 1718. Questo attaccamento alla pirateria è uno dei tratti caratteristici di Vane nella serie tv, rappresentando l’unico ostacolo ad una civilizzazione di Nassau sotto la bandiera inglese. Charles Vane morì in Giamaica per impiccagione nel 1721, dopo una strenua caccia e un naufragio si di un isolotto delle Honduras, luogo da cui venne salvato e arrestato.


John Silver

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L’icona del pirata con la gamba di legno e il pappagallo parlante si deve a questo personaggio di fantasia presente ne L’isola del tesoro. In Black Sails è il giovane e furbo marinaio che si appropria delle carte in cui è spiaggiata la Urca de lima e il suo inestimabile oro, diventando nel corso della serie cuoco e braccio destro del Capitano Flint al prezzo di una gamba in meno amputatagli in battaglia. Nel libro è chiamato anche Barbacue o Cuoco del mare. 


Jack Rackham

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E’ un pirata realmente esistito e che la storia ricorda con il soprannome di Calico Jack. Si deve a lui l’invenzione del Jolly Roger, la bandiera di riconoscimento di una nave pirata col teschio e le sciabole su sfondo nero, un dettaglio che è ripreso anche nella seconda stagione della serie, quando Jack demanda ad una prostituta artisticamente dotata di inventare una bandiera da affiggere al pennone della propria nave. Calico Jack era noto con questo nome per via del tessuto dei suoi abiti (il calico) ed era nota la sua relazione con Anne Bonny, anche lei presente nella serie. Come in Black Sails, servì nella realtà sotto il capitano Charles Vane, istigando l’ammutinamento della ciurma nel momento in cui Vane si rifiutò di arrembare una nave francese.. Diversamente da Vane, Jack Rackham accettò il perdono del governatore di New Providence, diventano un uomo onesto che però fece l’errore di innamorarsi di Anne Bonny, una piratessa dell’isola costretta a fuggire per non finire sulla forca. I due scapparono assieme e, dato che portava sfortuna avere una donna sull’equipaggio di una nave, questa si travestì da uomo facendosi chiamare Adam. Ridatosi alla pirateria Jack venne braccato dalle navi inglesi del governatore per essere catturato ad impiccato in Giamaica nel 1720. Anne sopravvisse alla forca perchè incinta.


Benjamin Hornigold

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In Black Sails Hornigold è un pirata anziano ma esperto, più incline alla diplomazia che alla violenza. Vive nel fortino di Nassau, accomodato su di un trono dal quale osserva la baia. E’ un personaggio mite ma che cede al perdono inglese su finire della seconda stagione, divenendo cacciatore di pirati per conto dell’esercito inglese di sua maestà. Identica sorte capitò al vero Hornigold, pirata di non-violenta fama che saccheggiò e predò nei mari caraibici fino all’accettazione del perdono da parte del governatore Woodes Rogers. Nel suo periodo piratesco fa da mentore a molti futuri famigerati pirati e stringe amicizia con Edward Teach, maggiormente noto come Barbanera. I due a bordo di un vascello sloop, predarono e saccheggiarono navi spagnole e francesi. Nel 1717 smette di essere pirata fuorilegge e si dedica a cacciare altri temibili pirati come Charles Vane e Stede Bonnet. Al soldo del governo inglese intraprende anche viaggi commerciali, come quello in Messico nel 1719, anno in cui naufragò con la sua nave disgraziatamente incagliatasi in una barriera corallina. Tutto l’equipaggio venne dato per disperso. 


Edward Low

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Fu uno dei più temibili pirati dell’epoca d’oro della pirateria, un sanguinario che depredò un numero elevato di navi torturando senza pietà i loro equipaggi. La bandiera che adottò Edward Low fu quella di uno scheletro rosso su sfondo nero, ad indicare le barbarie che lui e la sua ciurma avrebbero inflitto ai malcapitati. Sopratutto scarnificazioni e amputazioni. Low nacque in Inghilterra, ma si trasferì nelle Honduras come taglialegna fino al 1721, epoca in cui decise di imbarcarsi come marinaio su di un vascello che poi subì un ammutinamento. Colta l’occasione al balzo, ne prese possesso eleggendosi capitano. Da qui iniziò la sua carriera piratesca che lo condusse a commettere razzie e torture come capitano del brigantino Rebecca. Morì durante una lunga battaglia contro gli inglesi nel 1724. Il personaggio di Edward Low ha molte analogie con quello che ritroviamo in Black Sails, violento e incline alla tortura. 


Edward Teach

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Compare nella terza stagione della serie, ma è di gran lunga uno dei nomi più altisonanti del periodo piratesco. Presente in molti film col nome di Barbanera, esistì realmente e il suo nome si deve alla inquietante barba scura intrecciata che gli dava un’aria particolarmente spaventosa. Inoltre prima di ogni arrembaggio era solito farsi accendere delle finte micce posizionate sotto il cappello per incutere ancora più timore tra i suoi nemici. Fu allievo di Hornigold, ma benchè quest’ultimo decise di tirarsi dalla pirateria, Teach proseguì la sua carriera arrivando a controllare con la forza tutto il Mar dei Caraibi, a sud della Virginia. Fu un abile stratega che strinse alleanze con altri pirati per il dominio dei mari e rifiutò il perdono del Governatore delle Bahamas Woodes Rogers. In conseguenza di ciò, venne inviato il tenente di vascello della marina inglese Maynard di braccare e uccidere il pirata. Si narra che Barbanera resistette alla battaglia con gli inglesi per ore e che ci vollero svariate coltellate e pallottole per ucciderlo, morte che giunse non dopo che Teach riuscì a fare per ben tre volte il giro della propria nave. La sua testa finì sull’albero di prua della Pearl, la nave da guerra di Maynard. 



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