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BLOCCO 52. La recensione di Maria Grazia Ciccarelli.

Creato il 19 giugno 2013 da Cirano2
Blocco 52... Un settore in cui è diviso un cimitero. La pietra in cui giace un segreto che non ha trovato ne' soluzione ne' soddisfazione nella giustizia.
Un segreto che vorrebbero svelare i Lou Palanca, anche se è dato loro solo di dissotterrarne almeno il ricordo e riscoprirne le tracce. Lou Palanca, non una ma sei menti al lavoro per ripescare una sommersa storia ed una antica passione. Quella che Silvestri in una sua canzone chiama "vecchia idea di esser tutti uguali".
È a questa vecchia idea che si ispira il racconto. Ed e' con questa passione mai sopita, per la politica intesa come fuoco interiore che spinge a pensare, desiderare, agire, che Silipo, esponente del PCI degli anni sessanta, affrontava il suo lavoro di politico e sindacalista. Ed e' così che gli autori lo porgono al lettore, intatto nelle sue idee intatte.
Il protagonista muore all'inizio del libro, non alla fine, ed è lì che tutto ha inizio: tante domande ed un filo di racconto mai spezzato, tra tanti personaggi e tanti scrittori che magistralmente lo portano sino all'ultima pagina.
L'idea di far parlare i personaggi in prima persona e' vincente e trasforma quello che avrebbe potuto essere un freddo libro-inchiesta o un saggio in un testo dall'alto potere narrativo oltre che meticolosamente storico, con una continua discesa nel particolare descrittivo . Il lettore immagina gli ambienti, vede delinearsi i caratteri dei personaggi.
Si scioglie così, in tratti, una storia a noi vicina e facilmente rintracciabile, di una Calabria, oggi così trasfigurata da ciò che era.
Questa battaglia persa merita il bacio che la renderà degna d'essere raccontata.
BLOCCO 52. La recensione di Maria Grazia Ciccarelli.

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