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Blog Tour: Pulled Within (Bar Harbor #2) by Marni Mann

Creato il 19 settembre 2014 da Anncleire @anncleire

 Blog Tour: Pulled Within (Bar Harbor #2) by Marni Mann

Blog Tour: Pulled Within (Bar Harbor #2) by Marni Mann

 

In my belief, everyone who lived in a perfect home would be safe. The hands inside would never harm anyone else. Days wouldn’t be counted down as a means of getting past the darkness. No one was scared; no one was scarred. The walls withheld the storms. In a perfect home, there was nothing inside but pink and sparkles and twirling. And endless sunshine.

 

“Pulled Within” è il secondo volume della serie “Bar Harbor” della meravigliosa Marni Mann, una scrittrice straordinaria, capace di scrivere storie sconvolgente, inimmaginabili e bellissime. Anche in questo caso ha svolto un lavoro magistrale, per una storia difficile e complessa, che lascia di stucco. Quando le admin del blog “The Novel Tease” mi hanno proposto di partecipare al blog tour non mi sono proprio potuta tirare indietro, non quando adoro immensamente lo stile narrativo della Mann. Ed eccomi ad apprezzare il suo ennesimo libro.

 

Che cosa succede quando una persona che dovrebbe amarti incondizionatamente e proteggerti dal dolore è la responsabile delle tue cicatrici?

Tutto è cambiato per Rae Ryan quando Drew Stevens è arrivato a Bar Harbor. Saint, l’uomo a cui tiene veramente, non vuole più saperne di lei e i loro dissapori finiscono per costarle il lavoro. Con il suo migliore amico, Brady, alle prese con i propri problemi, Rae si ritrova completamente sola.

Il suo mondo si trasforma di nuovo dopo un incontro con Hart, il suo primo amore che è recentemente tornato in città. Nonostante il dolore che prova per il fatto che l’abbia abbandonata, i ricordi del tempo trascorso insieme le ricordano di giorni più sereni. Un tempo dove non aveva le sue cicatrici. Ma non è più quella ragazza spensierata – è indurita, spezzata. È spinta dentro.

Mentre Rae inizia ad aprire il suo cuore e a lasciare andare le sue emozioni a guarire, nota quel terribilmente familiare e arrugginito vecchio pickup al bar locale. Il suo incubo dal passato è tornato – e lei non può trovarsi nella posizione vulnerabile di sentire la pena che lui è capace di infliggere…

 

La Mann ha la capacità incredibile di scrivere delle storie assolutamente strazianti ma che ti lasciano, a fine lettura, incredibilmente sollevato, empowered, in un certo qual modo. È difficile trovare una scrittrice che unisca una trama convincente e uno stile impeccabile, ma fidatevi quando vi dico che Marni Mann sa quello di cui scrive. E non importa se sei sempre ad un passo dalle lacrime o se le vicende dei protagonisti ti lasciano con in cuore spezzato, sai sempre che ne vale la pena. In questo secondo volume leggiamo la storia di Rae, la ex compagna di Saint, una ragazza che si pone al mondo in maniera scontrosa e imprevedibile, ma che nasconde una fragilità immensa. Dopo che Saint l’ha licenziata si ritrova ad arrabattarsi come può per sopravvivere ma è difficile in un paese che vive di turismo e di lavoro stagionale, quando l’estate è ormai agli sgoccioli. Più l’autunno si avvicina più Rae è costretta ad allontanarsi da Bar Harbor. Rae è una di quelle ragazze che non si dà per vinta, che anche nel colmo della tempesta cerca di sopravvivere. E deve solo raggiungere intatta il 17 dicembre. Non importa se nel frattempo non mangia e non dorme, quella data significa tutto, girare la boa di quel maledetto giorno di dicembre le riporterà un po’ di serenità. E la solitudine, le inizia a pesare come un macigno.

Ma dal passato, ecco che rispunta Hart, il ragazzo che le ha spezzato il cuore, scomparendo nel nulla, ma che in realtà non ha mai dimenticato. Ormai Hart è un uomo, fatto e finito, e anche lui ha la sua dose di cicatrici raccolte sul campo. Quelle maledette cicatrici che Rae si porta sul viso. Quelle cicatrici che fanno la differenza tra il perdersi e il salvarsi, tra uscire allo scoperto o nascondersi sotto la sabbia, tra il camminare a testa alta, orgogliosi o rannicchiarsi in posizione fetale e dondolarsi avanti e indietro. Ed è questo che fa la differenza in una storia che non ha nulla di facile, che si frange contro le esigenze di una vita che mette i bastoni tra le ruote.

Non si tratta solo della romance, che pure è intensa e appassionante, non si tratta solo delle scene più erotiche, che pure ti lasciano con quel senso di soddisfazione e un sorrisetto compiaciuto, no si tratta del perdono e della rinascita, si tratta di raggiungere la consapevolezza che la colpa non è tua, che non ti puoi dilaniare il corpo e la mente per qualcosa di così terribile. Il passato è una macchia oscura che rischia di inghiottire tutto al suo passaggio. Ma si deve andare avanti, Rae ha tante persone che la amano, a dispetto dei pregiudizi e delle mancanze di chi le sta intorno.

È sempre Rae che racconta la sua storia in prima persona e ho molto apprezzato questa scelta, perché se Hart è estremamente importante nella crescita e nella liberazione della ragazza, pure è lei la vera protagonista, sono le sue scelte e le sue vicende a fare la differenza. È lei che detiene le redini della storia e ne modella il ritmo. Rae con il suo sarcasmo e il suo fisico statuario. Rae con la sua intelligenza vivace e i suoi moti irrequieti.

Non ci sono moltissimi personaggi secondari, ma quelli che ci sono contano tantissimo. A partire proprio da Brady, il migliore amico di Rae di cui veniamo a scoprire molti dettagli e che avevamo conosciuto già in “Pulled Beneath” e che io ho adorato dal primo momento. E poi soprattutto Shane il padre di Brady, che ha fatto da padre anche a Rae. Di una tenerezza unica, di un sostegno vero, di una gentilezza estrema, la descrizione della casa, mi ha lasciato commossa.

L’ambientazione è sempre quella di Bar Harbor il paesino sull’oceano, in Maine del primo libro, che affascina con i suoi spazi ampi, la pioggia, le tempeste, l’aria aggressiva di gente che pensa agli affari propri.

Il particolare da non dimenticare? Una felpa con cappuccio.

 

“Pulled Within” è un libro eccezionale, intenso, passionale, struggente, che tra alti e bassi, tocca con delicatezza temi importanti, regalandoci una protagonista forte, un uomo da invidiarle e una trama impeccabile. La Mann intesse con le sue parole una vicenda crudele, per regalarci ancora una volta la speranza della liberazione. Per vedere la luce, bisogna conoscere il buio. Io intanto aspetto buona buona il terzo volume della serie. So che sarà spettacolare.

Buona lettura guys!

 

 

Blog Tour: Pulled Within (Bar Harbor #2) by Marni Mann

 

Ringrazio immensamente Marni Mann e The Novel Tease per avermi concesso la straordinaria opportunità di partecipare al blog tour e di leggere il libro in anteprima in cambio della mia onesta opinione. Un grazie speciale alla Mann per regalare a noi lettori storie tanto belle.

 

La Serie “Bar Harbor”:

- Pulled Beneath

- Pulled Within

- Pulled Apart

 

Dove trovare il libro:

Goodreads  |   Amazon   |  Barnes and Noble

 

 

Blog Tour: Pulled Within (Bar Harbor #2) by Marni Mann

 

E ora pronti per leggere un breve estratto

da “Pulled Within”?

 

My arms carefully unfolded; my legs separated to spread over him. My fingers drew to his shoulders. The sun was rising, the added light glistening over his chest and neck and face. My eyes skimmed all of him as my fingers traced his shape. When I reached his shoulder, I felt something bumpy and slightly rough. I moved my hand away and felt the scar underneath, starting at the corner of his shoulder and stopping at the top of his bicep. With his skin still holding its summer tan, the white line was even more noticeable. It was thick and dotted on both sides where the stitches had once weaved through his flesh.

So similar to mine, and yet so different.

I met his stare as my fingers drew over his scar again. And again. “You’re healed.”

He searched my eyes. I knew it was impossible, but I could feel him looking inside me, into the space where I kept my fears and my past and my scars. They were all so deeply pulled within. He was trying his best to read them all and understand me. His face told me that suddenly he did.

“You can be healed, too,” he said.

I wanted to believe him. I wanted to know that I could gaze at myself in the mirror and not think of that night in the storm, and of everything I had lost. With my scar, my memories and my nightmares unwilling to let go, I just didn’t know how it would be possible.

“Is that what you really believe?” Maybe he knew something I didn’t.

It probably meant I’d have to give him more…tell him more. I couldn’t do that now.

Shit, I hadn’t even been able to reply when he’d asked to have coffee with my mom and me. How much longer would I be able to avoid discussing my family?

And if I did finally tell him the truth, would he still look at me the way he did now?

“Of course I do,” he said. “Everyone has a chance to heal. Some people choose to stay in the past and let their scars define them. Others choose to let it be nothing more than a mark on their body. That’s what I’ve done. It doesn’t define me. It sure as fuck doesn’t determine where I’m going.”

My scar had done just that. But his was hidden, and mine tattooed more than just my skin.

My scar was everywhere.

 

 

Blog Tour: Pulled Within (Bar Harbor #2) by Marni Mann

 

 

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