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Blogger award e Mammacongelo!

Da Alessia-Mammacongelo @mamacongelo

Al mio rientro qui a Montréal mi aspettava una sorpresa: ho ricevuto due nomination per il “The very Inspiring Blogger Award“, un premio per i blogger che ogni giorno ci motivano ed ispirano con le loro parole ed immagini. Ad assegnarmi il premio, in ordine di notifica, Claudia  dal Wisconsin, che così motiva la sua nomination: “..perche` con la sua intelligenza riesce a prendere sul ridere ogni cosa che le capita nella sua vita di expat e a scriverne in maniera leggera ed intrigante..”  e Giulietta  dalla California (anche se in realtà ha vissuto più o meno in tutto il Mondo) che scrive: “.perchè mi fa ridere soprattutto quando parla di Ansiaura!”.

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Mi sorprendo sempre quando ricevo un premio per Mammacongelo! perché è un blog neonato e scritto da me che di blog, bloggers e simili non ne sapevo nulla fino all’inverno scorso ed ancora oggi fatico a comprenderne le varie sfaccettature. Ringrazio di cuore quindi le mie due “colleghe blogger” (ma io sono una blogger? boh) per le loro belle parole nei miei confronti e per le nomination che ho molto gradito. Spero mi perdonino se questa volta non mi atterrò alle regole dell’award, non farò, al momento nomination, un po’ perché ancora sfasata dal fuso non riesco a far connettere i miei 2 neuroni sonnolenti e un po’ perché entrambe hanno nominato diversi blog che rientrerebbero in una mia eventuale classifica.  7 cose di me le ho raccontate QUI  in occasione di una precedente nomination. Oggi, invece che parlare di me, approfitto dell’occasione per raccontarvi di come è nato Mammacongelo!, rispondendo così ad una domanda che spesso mi è stata posta durante la mia permanenza estiva in Italia. <Ma come ti è venuta l’idea di aprire un blog?>.

Quando penso a Mammacongelo! la mente corre veloce a gennaio scorso, la temperatura si aggirava tra i -25°C e i -30°C (fino ad un interessante -42°C) Merdolo aveva 8 mesi e, date le premesse, non uscivamo molto spesso. Trascorrevo lunghe giornate in casa, inventandomi giochi per intrattenere il poppante, durante le ore che parevano essere interminabili, ed approfittando dei suoi pisolini per rispondere ai messaggi, email, whatsapp di amici e parenti. Cercavo un modo per vincere la noia e per “essere in compagnia”. Tutti i quesiti che mi venivano posti avevano un filo conduttore conoscere e scoprire: quanto fa freddo, come è il Canada, come è Montréal, come stai, che fai.. Notavo interesse e curiosità per questa mia avventura, ma spesso mi ritrovavo a scrivere innumerevoli risposte sempre uguali, che perdevano man mano di originalità, naturalezza e personalità. Diventavo una sorta di robot-dattilografa di me stessa. Ho deciso perciò di giocare d’anticipo. Volevo scrivere (in unica copia possibilmente) a mio modo, raccontare dal mio punto di vista la mia vita canadese, come mammaexpatturista ma soprattutto come Alessia. Parlare della fatica, delle avventure, delle curiosità, dei posti, dei sorrisi, delle scoperte e dei progressi giornalieri di Merdolo per accontentare nonni, parenti amici. Volevo far vedere, mostrare il “mio” Canada, volevo che tutti potessero partecipare. Ma come?

<Dovresti scrivere un blog> mi disse un giorno un amico di qui. <Dovresti scrivere un blog> mi scrisse mia sorella (Fashionsister), in risposta ad una mia email in cui le narravo un fatto simpatico accaduto al nipote. Ma come si fa a fare un blog? Da buona demente mediatica, ed essendo assolutamente ignorante in materia, ho iniziato a navigare in internet per informarmi, ho scoperto un mondo a me sconosciuto, il “Pianeta Blog“. Ho scoperto gli Expat Blog (che ora leggo regolarmente con grande interesse) di donne (con le palle) che scrivono, raccontano le loro vite, le dinamiche dei paesi in cui vivono e li mostrano in modo interessante, curioso e mai banale. Spesso sorridendo alle difficoltà. (Ecco la mia nomination va a tutte le expat bloggers).

Cosi dopo qualche tentennamento e diversi (tipo un milione) ripensamenti è nato il mio blog; inizialmente composto da una raccolta di email modificate che avevo inviato ad amici, per divenire poi una creatura a sé stante con un corpo, il pc, ed un’anima, la mia. Mammacongelo! non è un diario della mia vita da mammaexpatturista, è uno specchio. Sono io davanti allo specchio che vi racconto ciò che vedo riflesso. E vi ringrazio per la compagnia.


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