Boateng,il principe cerca squadra

Parabola tristemente discendente,quella del tedesco naturalizzato ghanese,Kevin-Prince Boateng.Luci(anche qualche ombra)soprattutto nella sua prima stagione di serie A,quando il Milan era ancora un punto d’arrivo per un giocatore,all’epoca,appena 24enne.Ceduto,forse ingiustamente(visto che con gli 11 milioni di euro incassati i rossoneri decidono di puntare su Matri) allo Schalke 04,colleziona 51 presenze totali fino ad ora e soli 7 gol.

Tutt’altra storia suo fratello minore Jerome,titolare e colonna della corazzata Bayern e della nazionale,la cui parabola,infatti,è stata in continua ascesa.L’ex numero 10 del Milan non ha mai brillato per continuità:sin dal suo esordio da professionista all’Herta Berlino,ai suoi vari passaggi in premier,poi di nuovo Bundes,poi Italia e ora di nuovo campionato tedesco,si è caratterizzato per partenze vigorose e prosegui di stagione sempre più scialbi.

Ora per lui sembra profilarsi una carriera negli Usa,ultima frontiera degli oramai ex giocatori.Certo,quando si parla di Henry o David Villa ultratrentenni,ci può anche stare,ma non a 28 e in piena maturità calcistica.Solo il Galatasaray in Europa ha mostrato interesse,ma quello più concreto pare quello del New York Red Bulls,disposto a pagare anche più dei 2,5 milioni annui percepiti dal centrocampista.

Sta di fatto che in estate Boateng probabilmente saluterà,per la terza volta,la Germania.E a soli 28 anni si prospetta il classico cimitero di elefanti per giocatori ormai consumati.

Giorgio Rizzi