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Bob Dylan a Pechino: un concerto da dimenticare

Creato il 07 aprile 2011 da Wordsinsound
Bob Dylan a Pechino: un concerto da dimenticare
Al Worker's Gymnasium di Pechino non c'è stato il bagno di folla come previsto dai promoter del tour cinese di Bob Dylan, tutt'altro. Diversi sono stati i biglietti invenduti, circa il 20%, ed il pubblico presente non sembra aver gradito particolarmente lo spettacolo; "Hard Rain" è stato l'unico brano applaudito all'unanimità. Non è bastato quindi il lasciapassare delle autorità della capitale orientale per riuscire a diffondere la musica di uno dei più grandi cantautori di tutti i tempi anche in una terra rimasta, dal 1960 fino ad oggi, "musicalmente inesplorata".
Ma si sa che Mr. Zimmermann non è solito rispettare i limiti che gli vengono imposti ("Blowin' in the wind" e "Times they are a-changing'" erano considerate "eccessivamente ribelli" e per questo sono state escluse dalla scaletta dopo le pressioni delle autorità governative) così come è quasi leggendaria la sua scarsa loquacità. E così tutto si è consumato in una performance priva di dialogo, con poca partecipazione da parte del pubblico e nessuna libertà d'espressione garantita all'artista. Non sono questi i tempi della rivoluzione culturale che auspicava Dylan nel 1963.

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