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Boldini Parisien d'Italie vs Preziosa Opera

Creato il 15 gennaio 2015 da Eva Gatti @avadesordre

Boldini Nell'episodio della quarta stagione di Downton Abbey andato in onda il giorno di Natale, la pungente Lady Violet Grantham rintuzza la nipote scandalizzata dalla presenza del gruppo jazz alla festa del genitore dicendo “noi campagnoli non ci possiamo permettere di essere provinciali”. Questa frase mi è tornata in mente domenica scorsa quando sono andata alla neonata GAMManzoni di Milano a vedere la mostra Boldini Parisien d'Italie, rimanendo profondamente delusa non dalle opere del Master of Swish, ma dall'ambiente: due misere salette in cui si accatastano senza costrutto logico le opere esposte, una, La Toilette era posta dietro alla cassa quindi ogni osservazione ravvicinata risultava impossibile e pericolosa per l'opera stessa (siccome i quadri esposti erano tutti di collezioni private, se fossi stata nel proprietario non avrei preso molto bene la cosa). Ritrovarmi vis à vis con il mio adorato Le viole del pensiero dopo un decennio non mi ha consolato molto dalla delusione di un'operazione furbastra nel definire museale uno spazio infimo che ha solo il vantaggio di trovarsi sul perimetro del quadrilatero della moda. Se a Milano insistono a fare i provinciali giocando in questo modo con gli amanti dell'arte, lo stesso non si può permettere la “campagnola” Valenza Po che ha allestito nel Museo del Gioiello (Villa Scalcabarozzi) una mostra molto interessante e piacevole dove presenzia anche un immancabile Boldini.

Mentre alla GAMManzoni si sprecano i biglietti per informare che la cassa chiude alle 18,30 a Valenza l'accoglienza è calorosa e anche dopo le 19, orario di chiusura dell'esposizione vendono ancora il catalogo e il pubblico si può dilungare ad ammirare le oltre cento opere dislocate sui tre piani della villa e anche all'esterno.

Preziosaopera Il tema, vista la tradizione orafa valenza a è quella del gioiello, portati dalle donne ritratte nei quadri accanto ai quali ci sono delle realizzazioni ispirate ai dipinti, gioielli antichi e moderni e il terzo piano raccoglie opere di artisti contemporanei che si cimentano anche nell'orificeria, gli stili sono i più disparati si va dai tatuaggi di Nicolai Lilin, più noto come autore del romanzo Educazione Siberiana, a Enrica Borghi con il suo lavoro sul recupero delle bottiglie di plastica.
Una mostra molto eclettica che permette di conoscere un'ambiente molto raffinato come Villa Scalcabarozzi, con i suoi interni di pregio affrescati e con grandi camini.
L'allestimento riesce anche a stupire: il Ritratto di Teodolinda Piolti di Cesare Saccaggi e Allo specchio di Giacomo Grosso sono esposti nella stessa sala, ebbene, nonostante il realistico ritratto di Teodolinda mostri una donna ben poco piacente, sarà il racconto del dipinto ammantato di leggenda ad affascinare, facendo passare in secondo piano la bellezza troppo sfacciata del dipinto di Grosso.

Preziosa Opera resterà aperta fino al prossimo 25 gennaio e la consiglio caldamente


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