Bon Ton della conferenza partecipativa

Le conferenze partecipative, o laboratori, ammettono che i partecipanti dopo un’esposizione del relatore possano esporre le proprie idee e interagire tra loro; in tali ambienti, dove si parla per l’appunto di cultura, si presuppone che l’educazione non manchi mai, ma viste alcune scene a cui ho assistito di recente ho pensato non fosse male scrivere qualche riga a proposito
1) Silenzio: Quando il relatore espone non si chiacchiera con il vicino, né si iniziano a cercare chiavi, caramelle, incarti rumorosi che distraggono l’oratore.

2) Spegnere i telefoni cellulari: poteva essere racchiusa nel punto uno ma visto che ho sentito partire delle sambe caraibiche di suonerie ad altissimo volume mi sembrava opportuno dedicare un punto apposito. Il telefono va silenziato (e senza vibrazione!) o meglio direttamente spento. Le canzoni da hit in piena conferenza o sono l’inizio di un divertente flash mob (improbabile ipotesi) o sintomo di estrema maleducazione.

3) Alzare la mano: sì, come a scuola. Niente di più fastidioso di chi, incurante degli altri che vorrebbero intervenire e aspettano pazientemente il proprio turno, inizia il proprio intervento parlando ad un tono più alto per prendere parola.

4) Moderazione: quando si parla non esprimersi come se si detenesse la verità ultima delle cose. Ci sono tanti modo per esprimersi, risulterete più simpatici se parlaste del vostro punto di vista come tale, senza imporlo agli altri. Occhio anche alla lungheza dell'intervento: considerate di lasciare spazio anche per i commenti degli altri, senza monopolizzare la scena.

5) Attenzione: a volte le conferenze possono essere lunghe e stancanti, ma cercate di mantenervi vigili. E’ piuttosto triste chi, pian piano, socchiude gli occhi e lascia abbandonare il capo a penzoloni. Alzatevi, fate qualche passo, prendete una boccata d’aria fresca e caffè o tisana rinvigorente faranno il resto!