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Bonelli fase uno: Stampa della sceneggiatura

Da Martinello
Bonelli fase uno: Stampa della sceneggiatura
Forse terrò un diario, forse no. In ogni caso, ora avrei una buona ragione per farlo: da qualche tempo sono un disegnatore della Bonelli. Almeno finchè non si accorgono di aver fatto una cazzata e mi sbattono fuori, dicendo che mi avevano scambiato per un altro. Devo fare uno dei loro fumetti. Se il vento tira dalla parte giusta, ne scriverò.
Quando mi arrivò il file della sceneggiatura ho subito voluto avere il faldone rilegato con una di quelle merdosissime dorsette ad anelli che usano per le dispense all'università, che pure quando facevo l'università ho sempre odiato a morte, perché mi facevano subito pensare a tutte le ore che ci avrei sprecato sopra invece di fare qualcosa di più utile, tipo drogarmi o fare volantinaggio per un "pizza Drin".
A pensarci bene, quando facevo l'università (L'Accademia o quello che è) ho fatto proprio le consegne in motorino per un "Pizza Drin". Me ne andavo su e giù qualunque fossero le condizioni atmosferiche globali, portando delle pessime pizze da forno elettrico a dei pessimi vicentini che se le mangiavano di gusto: mille lire a pizza consegnata. Ci pagavo giusto la miscela. Poi ho smesso, la sera che mi rifiutai di uscire in motorino perché Eolo, Zeus e Nettuno avevano deciso di scagliare tutta l'acqua dell'universo su di noi poveri mortali. Feci le consegne con la Panda del pizzaiuolo capo, ma al ritorno vidi che il mio motorino, all'incrocio vicino alla pizzeria, era stato prestato ad un altro sfortunato consegnatore, che nella sua euforia giovanile aveva bene pensato di schiantarsi contro una Mercedes. 
Comunque. Per la dispensa della Bonelli, ho scelto la peggior copisteria del mio quartiere. Un luogo che non sfigurerebbe in quella trasmissione sugli accumulatori compulsivi, gestito da una signora incazzatissima e dalla figlia (di un'età indefinibile, tra i sedici e i quarantaquattro anni). Entro lì di norma per chiedere delle cose difficilissime e piccolissime da reperire, per sfidare quelle due a trovarle sotto le cataste di monnezza che loro sostengono essere un negozio di articoli di cancelleria. Aspetto che una nutria esca fuori da una scatola di evidenziatori, tipo giocattolo a molla. Che un avanzo di carbonara spunti dal cassetto delle spillatrici.  Sono andato lì perché sostanzialmente me la voglio tirare. Mi sono detto "come minimo uno al mio posto, con la prima sceneggiatura importante per la Bonelli, se la va a far stampare in carta filigranata a Fabriano, come minimo. Se la fa rilegare in pelle di bufalo, si fa mettere una sopraccoperta di piume di fenicottero della Camargue. Io No! Cristo! Io vado nella copisteria di merda per ostentare un profilo basso!" La figlia pazza della copisteraia, disincastrando un monitor a fosfori verdi dalla macchina per rilegare, mi dice " gliene metto una solida di molla, chissà quante volte  dovrà sfogliarla, la sceneggiatura…."  Anche lei sapeva dunque che io sono uno lento. Non capirò mai come ha fatto a scoprirmi, ma lo sapeva. Probabilmente è una che segue i blog, una che sta su internet. Si sarà appuntata il titolo della storia e mi aspetterà al varco per vedere quanto ci metto a disegnarla tutta. Forse è addirittura una dei pezzi grossi del forum della serie. Forse ha già scritto da qualche parte che l'albo farà schifo al cazzo e che sono quindici anni che non legge più una storia decente su quella testata. In ogni caso esco dalla copisteria, la porta si chiude maestosa con le due tipe che mi fissano immobili, risucchiate nell'oscurità. Prima di andare a casa, acquisto delle patatine tipo Dixi, come supporto morale per la lettura. Mi dico che la prima lettura è la più importante. Che i disegni che infili nella storia li hai già in testa alla prima lettura e quelli rimangono. Quello è l'imprinting, tipo che devi stare davanti all'uovo di drago per fare in modo che quando si schiude ti consideri la sua mamma per sempre e spappoli i tuoi nemici senza farsi troppe domande. Mi dico che spero di avere i disegni giusti nella testa.  Forse devo prendere appunti mentre leggo.  Forse mi devo iscrivere in piscina perché ho 37 anni e conduco una vita sedentaria fumando e mangiando Dixi.
Comincio a leggere.

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