Magazine Diario personale

Book Therapy

Creato il 27 novembre 2014 da Povna @povna

La giornata è stata puramente terribile. Al suo ingresso a scuola, la ‘povna è stata accolta dai cascami (purtroppo previsti) di alcuni eventi del consiglio di classe dei Merry Men e ha passato tutti i minuti liberi a cercare di spiegare a chi la ascolta le possibili conseguenze amministrative e penali (e, sì, si sta parlando di sanzioni e di denunce) della condotta del collega di laboratorio Pietropoli e del tecnico Maschilista; non contento, poi, lo sceneggiatore ci ha infilato una consulenza al volo per il collega Sai-Mon, un paio di mail urgenti e la gestione della crisi da linea d’ombra delle Giovani Marmotte, con Palinuro, Junior e Babe che si fermano a parlare alla sesta ora, in delegazione. Sulla strada per casa, perdere il treno al volo sembra solo tanto ovvio, in piscina deve cambiare corsia tre volte (e tale è la veemenza del nuotare, che ogni pochino perde il conto), una volta asciugata e rivestita, deve scrivere al collega Perry Mason, per chiedere legale consulenza, poi riflette su quanto è successo, in differita e per e-mail, con Esagono e l’Ingegnera Tosta, mette a posto i nuovi progetti del Pof, corregge quattro compiti e si arrende: riempie in fretta la borsa, arraffa l’ombrello e decide di uscire. La prima tappa è al locale dove andranno a cena insieme, sabato, con l’Anziana di Ginevra e con Mafalda (per confermare prenotazioni e orari), va a ritirare un buono premio in un negozio, poi si ferma a comprare la frutta, infine non resiste, la libreria è lì, e occhieggia: un giro veloce ci può stare. Non ha in programma di comprare niente (ché in vista del natale il risparmio è d’obbligo), ma poi la data le ricorda che un certo libro è uscito, in traduzione, proprio in questi giorni. Si avvicina allo scaffale novità, lo prende, lo sfoglia: “e sia” – pensa – “me lo merito” e al diavolo la saggezza.
Alla cassa c’è Matilda, la sua commessa preferita, quella che ne sa di letteratura giovanile, a pacchi.
“Ciao, ‘povna, come al solito?”.
(Prezzo coperto, senza pacco regalo e senza sacchetto).
“Sì, grazie, ecco la carta”.
Lei la passa al lettore con destrezza e:
“‘povna, ehm, avresti sedici euro di sconto, e poi c’è la promozione del negozio… procediamo?”.
“Certo!”.
“Fanno cinquantotto centesimi”.
La sorpresa della ‘povna le ride improvvisa sulla faccia.
“Hai visto bello? Non te l’aspettavi, oggi non volevi spendere…”.
“Hai proprio ragione, sai? Mi riscatta una giornata di merda”.
“Eh. Non per niente si chiama Book Therapy” – aggiunge Matilda – “e ho pure un’altra sorpresa, pensa. E le allunga anche una borsina in stoffa, premio”.
La ‘povna esce dal negozio saltellando, una giornata salvata all’ultimo. Ed è per questo che – lo sceneggiatore in questi casi non mente, e di solito Ian McEwan neanche – sceglie di consigliare per il venerdì La ballata di Adam Henry, a scatola chiusa.


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