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Boom!

Creato il 09 maggio 2012 da Chiosaluxemburg @ChiosaLuxemburg



BOOM!
Riassunto della tornata elettorale. Il PDL è scomparso. Amen? No, perché se la destra si riorganizza sotto qualche sigla in linea con le ultime tendenze greche potremmo rimpiangere Berlusconi. Casapound in parlamento ad esempio potrebbe essere una possibilità per il futuro. Che Manitù ce ne scansi e liberi, ma quelli di CPI, per quanto si siano ben camuffati sotto questo ambiguo “terzo millennio”, sono da sempre e nient’altro se non la costola destra del berlusconismo (ricordiamo che 3 di loro nel 2011 si sono candidati nelle liste del PDL). A via Negri intanto titolano così
BOOM!
È chiaro: se Berlusconi perde è colpa sempre di qualcuno, stavolta di Monti. Strano però che anche il PD che ha appoggiato a piene mani i tecnocrati  non sia stato affatto bastonato: sorprendentemente tiene, e in più guadagna anche qualche cosina. E allora? Di chi è la colpa? O meglio; chi ha rosicchiato consensi al populista più celebre d’Italia? Ma  ça va sans dire: Beppe Grillo, chi se no? ecco l’analisi di Napolitano: “non vedo nessun boom dei grillini”. Devo dire che neanche io, da sempre avverso (per usare un eufemismo) alla figura del comico genovese, avrei saputo essere più acido. Il boom c’è stato eccome. E allora di nuovo tutti a chiedersi che cos’è questo Grillo e tutti a fare “te lo do’ io Grillo”. A questo punto non posso proprio esimermi: ci provo pure io. Nonostante nel caso di Grillo la tentazione è sempre quella di scomodare i più sottili analisti, a me sembra che la faccenda sia di ben più facile lettura.
Grillo è un miscuglio fra Guglielmo Giannini (http://it.wikipedia.org/wiki/Fronte_dell%27Uomo_Qualunque) e  Pierre Poujade (http://it.wikipedia.org/wiki/Pierre_Poujade), il tutto in salsa “internettara” e con una bella grattugiata di Casaleggio (http://temi.repubblica.it/micromega-online/grillo-e-il-suo-spin-doctor-la-casaleggio-associati/). In sintesi? Un altro populista. Ma il Movimento 5 stelle è un’altra cosa. Cos’è? No, qui non mi azzardo più di tanto ad affrettare giudizi tagliati con l’accetta, perché i “grillini”, per quanto siano attaccati al loro “megafono” (così Beppe Grillo viene pedissequamente e ripetutamente definito dai suoi seguaci), sono una realtà che sfugge alle radiografie politiche e culturali dei massmediologi, dei blogger e degli analisti in genere. Sono una realtà che sfugge a questo tipo di analisi perché gli piace essere sfuggenti, perché il loro capo e mentore ordina loro di sospettare del mezzo radiotelevisivo, e allora quando in tv ti arriva in faccia Pizzarotti con il suo bel canestro di voti, ti chiedi: “ chi cazzo è Pizzarotti?”. Ad occhio è croce ha una faccia più simpatica di quella di Alfano, ma non ci vuole molto.
 Tutti però dicono cose del tipo: “ il movimento 5 stelle si muove sul territorio, è trasparente. Bisogna che i partiti imparino qualcosa… la vecchia politica non si può più fare!”. Sarà. Ma che politica fanno i grillini? Vediamo un  botta e risposta fra il giornalista Tommaso Cinquemani su Affari italiani .it di ieri e il Cinquestelle Pizzarotti:  “Grillo parla di uscire dall'euro e di rifiutare questa Europa che difende le banche. Sei d'accordo?” -  "Sui temi internazionali o italiani non ho opinioni.” Meraviglioso. Io vi saluto e auguro a tutti un bel 2013: torneremo a votare e vi ricordo il titolo di questa rubrichetta: “ La profezia di Montizuma”. Dateci suggerimenti affinché noi poveri gestori di questo bloggaccio non si debba  temere che la fine del mondo sia solo rimandata di un anno. Mai dire Maya.


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