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Boom boom boom boom, I want Brie Larson in my Room

Creato il 24 febbraio 2016 da Cannibal Kid
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Room (Irlanda, Canada 2015) Regia: Lenny Abrahamson Sceneggiatura: Emma Donoghue Ispirato al romanzo: Stanza, letto, armadio, specchio (Room) di Emma Donoghue Cast: Brie Larson, Jacob Tremblay, Sean Bridgers, Joan Allen, William H. Macy, Wendy Crewson Genere: casalingo Se ti piace guarda anche: Io non ho paura, The Vanishing - Scomparsa, Prisoners, Cube - Il cubo
Sono solo in una stanza insieme a Brie Larson. Per chi non lo sapesse, Brie Larson si è segnalata nella letteralmente pazzesca serie tv United States of Tara, quindi nell'indie movie Short Term 12 e in alcune particine in Scott Pilgrim vs. the World, 21 Jump Street e Un disastro di ragazza ed è questa bella tipa qua.
Boom boom boom boom, I want Brie Larson in my Room
Come passare il tempo con Brie Larson? Mmm... ok. Fatemi pensare. Non mi viene in mente niente. Proprio niente. Ah sì, potremmo fare sesso, magari sulle note di Boom boom boom boom, I want you in my Room dei Vengaboys.

30 secondi più tardi...
Ok, fatto. E adesso, cosa facciamo? Ci potremmo guardare un film accocolati insieme. Un film del tutto a caso: Room.
Boom boom boom boom, I want Brie Larson in my Room
Nel film c'è un bambino solo in una stanza con Brie Larson, ma lui non ci fa 30 gloriosi secondi di grande sesso. Non fa nemmeno ore di sesso con lei, e non perché abbia una buona durata sotto le lenzuola. È solo che lui è un bambino e poi lei è sua madre e quindi non ci fa sesso. In compenso ci fa delle cose che farei volentieri anch'io con lei, tipo prendere il latte dalle sue tette e fare il bagno insieme.
Il bambino in questione si chiama Jack ed è un maschio...
Boom boom boom boom, I want Brie Larson in my Room
Dopo aver visto The Danish Girl non sono più certo di niente. Siamo sicuri che questo qua sia un maschio, vero?
Fatto sta che il bambino Jack e sua mamma Brie Larson si trovano da soli in una stanza, rinchiusi non si sa da chi e non si sa perché. Poco a poco però la verità verrà a galla...
ATTENZIONE SPOILER Per chi arriva alla visione del film Room totalmente a digiuno di informazioni, come ho fatto io, all'inizio viene il dubbio che quella di stare rinchiusa in casa sia una scelta volontaria di una Brie Larson depressa & pazza & che soffre di agorafobia, come alcuni personaggi visti nelle serie tv Shameless e Better Call Saul. Dopo tutto lei arriva da United States of Tara e la follia, si sa, è genetica. Invece no. Ben presto si scopre che Brie Larson è stata rapita anni prima, in giovanissima età, e ha avuto un figlio nel corso della prigionia insieme al suo aguzzino, interpretato da uno dei volti più da psyco del cinema e della televisione degli ultimi tempi, quello di Sean Bridgers, già visto nell'horror The Woman e nelle serie Rectify. In pratica, sembra che ci troviamo di fronte a una versione thriller-horror-survival di Teen Mom. Solo che questa non è una puntata di Teen Mom. Proprio per niente. E questo non è nemmeno il classico thriller-horror. O almeno, nella prima parte lo è anche un pochino. Di certo è molto più teso e inquietante della maggior parte dei thriller-horror in circolazione.

Boom boom boom boom, I want Brie Larson in my Room

"Toglieteci tutto, ma non il pilates!"


Room è allora una pellicola survival? La vicenda che racconta lo è di certo, eppure il film si differenzia parecchio da storie simili proposte da alcune delle altre pellicole nominate all'Oscar di miglior pellicola dell'anno come Revenant - Redivivo e Sopravvissuto - The Martian. Room nel primo tempo presenta la storia di sopravvivenza a un rapimento di una giovane donna insieme alla sua figlioletta... volevo dire insieme al suo figlioletto maschio. La parte più interessante viene però dopo. Laddove molte pellicole sarebbero finite una volta che Brie Larson & son si liberano dalla prigionia, Room invece prosegue e ci mostra come riprendere a vivere all'infuori della Room non sia così semplice. Brie Larson aveva lasciato il mondo esterno da teenager e vi è ritornata ora da giovane donna adulta e madre. La piccola Jackie... intendevo il piccolo Jack, che fino ad allora aveva visto il mondo soltanto attraverso la tv e ciò che gli diceva la mamma, è invece come un alieno che arriva sulla Terra e la scopre per la prima volta, in un misto di paura e stupore. FINE SPOILER

Boom boom boom boom, I want Brie Larson in my Room

"Sospetto che ci sia altro nella vita oltre ai programmi pomeridiani di Barbara d'Urso".


Room, il film per cui tiferò domenica alla notte degli Oscar, fa un po' lo stesso effetto. Sembra poter essere una pellicola survival qualunque, una specie di versione romanzata del rapimento di Natascha Kampusch, e invece sa stupire. Oltre a coinvolgere in una maniera violenta, grazie alle notevoli interpretazioni di Brie Larson e del piccolo Jacob Tremblay, è una di quelle pellicole ad “altezza di bambino” che sanno raccontarci una storia drammatica e agghiacciante in una maniera innocente e poetica. Room è uno di quei film, uno di quei rari film, capaci di far vedere il mondo con occhi differenti. Con gli occhi di un bimbo. Poi, va beh, la pellicola finisce e torni a vedere il mondo con gli occhi da adulto e ricominci a fare pensieri impuri su Brie Larson, ma questa è un'altra storia. Vietata ai minori. (voto 8/10)

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