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Bordolano, l’opposizione chiede valutazioni indipendenti, il sindaco alza la voce. Ecco l’audio e il verbale

Creato il 05 ottobre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

L’audio è quello del consiglio comunale di Bordolano, 10 settembre: una registrazione del dibattito sulla richiesta della consigliera d’opposizione Luisa Pea. La quale ha proposto di fermare i lavori dello stoccaggio di metano stogit-snam-eni. Sotto, è riportato il verbale municipale del dibattito.
Quel che non convince l’opposizione è l’esistenza di una fonte sismogenica che dai paraggi di Settala raggiunge la sponda veronese del lago di Garda ed è in grado di scatenare sismi magnitudo 6.1.
Stupisce che il ministero dell’Ambiente, proseguendo imperterrito lungo la linea politica tracciata da molto tempo – una decina d’anni (Enrico Letta era ministro dell’industria e si dava parecchio da fare in questa direzione) – abbia determinato che durante i lavori dello stoccaggio di Bordolano sono ammissibili di magnitudo 3.0 o più scala Richter. Il peggio è che tali sismi avrebbero come epicentro il fondo pozzo dei lavori della Stogit, situato a 1.800 metri di profondità. Dunque la magnitudo 3.0 è riferita a una scossa sismica vicina alla superficie, non situata a 10 km sotto terra. E può una scossa a Bordolano suscitare una scossa più grave da parte della fonte sismogenica? Ecco il dubbio principale di Luisa Pea, che quindi chiede valutazioni tecniche indipendenti.
Verifiche che il Comune non ha ancora fatto anche se il progetto risale a cinque anni fa.

Si resta colpiti dal discorso del sindaco Diego Bottini, che sostiene che bisogna fidarsi dei tecnici.
Bottini non dice però che il Comune, responsabile anch’esso della sicurezza, non ha sentito il parare di alcun sismologo, bensì, come ci ha dichiarato quella sera a margine del consiglio, di un geologo, Giovanni Bassi, professionista senz’altro apprezzato.

Naturalmente solo una persona competente e indipendente può esprimere un parere in merito, non un consigliere comunale o un sindaco o un giornalista o altri. La maggioranza di Bordolano invoca i tecnici “indipendenti” dell’Arpa, notoriamente controllati dalla giunta regionale. La regione ha lasciato fare. E attorno a Crema è sorto un po’ alla chetichella un polo energetico. I cittadini non hanno partecipato alle decisioni. Le informazioni? I dubbi sono tanti. A Bordolano i bollettini comunali dicono ben poco, anzi presentano lo stoccaggio quasi come un agriturismo, a Sergnano mancano ancor oggi documenti essenziali.
Che significa? Che nessuno deve disturbare gli affari privati delle grandi società del gas?
Meglio disturbarle una o dieci o cento volte di più ed essere informati. È anche un diritto.
Qui sotto il verbale, che si discosta dall’audio ma è comunque significativo.

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