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Borragine, luci e ombre: no a infusi e tintura madre, usiamo l’olio estratto dai semi

Da Gianni

La borragine (Borago officinalis)
La Borragine (Borrago officinalis) appartenente alla famiglia delle Borraginaceae, è una bellissima pianta erbacea annuale dal fusto eretto e carnoso, alta sino a 80 cm., che si trova praticamente dappertutto con i suoi fiori stellati blu dagli stami quasi neri. Ha frutti (acheni) che contengono dei semi di piccole dimensioni da cui si ricava l’importante olio di borragine. La pianta, ritenuta nella medicina popolare depurativa, diuretica e disintossicante, in realtà non dovrebbe essere più utilizzata a scopo curativo, né come infuso né come succo o tintura madre, dato che le foglie e i fiori della Borragine contengono, in alcuni fasi del suo sviluppo, alcaloidi pirrolizidinici, epatotossici (può causare danni simili a quelli della cirrosi) e carcinogenetici (licosamina, amabilina, supinidina, tesinina e durrina). Il Ministero della salute in un recente decreto ha stabilito che fiore e foglie della Borrago officinalis non sono ammessi negli integratori alimentari. Sconsigliabile anche l’uso in insalate, se non in minime quantità. Della pianta è possibile utilizzare soltanto l’olio estratto dai semi, ricco in acidi grassi polinsaturi, omega-3, ma soprattutto omega-6, quest’ultimo dotato di proprietà antinfiammatorie, indicato nella patologia dermatologica a componente allergica. I semi di Borragine sono ricchi di acido gamma linolenico (GLA) appartenente alla classe degli acidi Omega 6 e, in minor misura, acido linoleico appartenente alla classe degli acidi Omega 3. L’importanza dell’olio di Borragine è legata al ruolo del GLA nell’organismo umano. Questo acido, convertendosi in acido diomogamma-linolenico (DGLA), favorisce la produzione delle prostaglandine della serie 1 (PGE1), dotate di attività antiaggregante piastrinica, vasodilatatrice ed antinfiammatoria. Gli acidi Omega 3 e Omega 6 sono molto importanti perché non sono prodotti dal nostro organismo ma devono essere assunti. L’acido linoleico (LA) e l’acido gamma-linolenico (GLA) sono acidi grassi essenziali (AGE) in grado di convertirsi nell’organismo in acidi grassi polinsaturi. Essi sono fondamentali per la produzione di energia, per la formazione delle membrane cellulari e per la sintesi di emoglobina. L’olio di borragine è anche usato per curare l’artrite reumatoide, eczemi e psoriasi. Il GLA è considerato quasi essenziale dal momento che la sua produzione tende a diminuire con l’età, in situazioni di stress, nel diabete, nell’aumento di peso, nelle malattie infettive e nell’alcolismo.
Secondo gli esperti, la dieta nei paesi occidentali è già troppo ricca di acidi grassi omega 6 e che è quindi inutile assumerne troppi se non bilanciati da adeguati livelli di omega 3 (EPA e DHA) contenuti nei pesci e negli oli dei prodotti ittici. In definitiva si potrebbero ottenere effetti opposti, quindi negativi, a quelli pubblicizzati dai prodotti.

 


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