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Bosnia ed Erzegovina – Montenegro. Sutorina: risolta disputa territoriale

Creato il 17 agosto 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

Vujanovic_Filipdi Giacomo Dolzani

È stato raggiunto un accordo sulla disputa territoriale, tra Bosnia ed Erzegovina e Montenegro, a riguardo della sovranità sull’area di Sutorina, una valle di 75 chilometri quadrati al confine tra i due paesi, comprendente sei (Igalo, Kruševice, Prijevor, Ratiševina, Sušćepan e Sutorina) villaggi e che, fatto importante, dispone di 9.3 chilometri di costa.
La disputa tra Sarajevo e Podgorica si protraeva dal 2000, quando alcuni politici bosniaci sollevarono la questione, e si fondava sul fatto che, fino al 1947, l’area apparteneva alla Bosnia ed Erzegovina quando, in seguito alla riorganizzazione dei confini degli stati appartenenti alla Repubblica Federale di Jugoslavia, questa venne inclusa nel territorio della Repubblica Popolare del Montenegro.
Dopo anni di scontri diplomatici tra le due nazioni, in seguito alle esortazioni dell’Unione Europea, nel 2008 ebbero inizio i negoziati per risolvere la questione e, nonostante tentativi da parte delle frange più radicali e nazionaliste di innalzare la tensione, con proposte sempre respinte dai rispettivi parlamenti, le trattative si sono protratte in maniera costruttiva. Domenica scorsa infatti il presidente montenegrino, Filip Vujanovic, dopo un incontro con il presidente della Presidenza della Bosnia ed Erzegovina Dragan Covic, ha annunciato che è stato raggiunto un accordo con Sarajevo e che questo sarà firmato alla fine di agosto, a Vienna, in occasione del sesto summit dei Balcani Occidentali.
Gli oppositori di Covic, dopo queste dichiarazioni, hanno subito urlato al tradimento, accusando il presidente bosniaco di aver dimostrato tutta la propria debolezza e di agire contro gli interessi nazionali; l’accordo con Podgorica prevede infatti che l’area di Sutorina rimanga completamente sotto l’amministrazione montenegrina.
Benché occupi una superficie relativamente ridotta ed abbia una popolazione di poche migliaia di abitanti, la valle era infatti strategicamente ed economicamente importante per la Bosnia ed Erzegovina: controllare la zona avrebbe infatti significato avere accesso ad un tratto di costa lungo oltre 9km nel quale sarebbe stato possibile collocare un porto.
Per la sua disposizione geografica, il paese dispone infatti di un solo accesso al mare, il porto di Neum ed i suoi 25km di costa, incassato tra isole e penisole croate, contrariamente a Sutorina, collocato in un piccolo golfo ma affacciato direttamente sull’Adriatico.

da Notizie Geopolitiche



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