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Botticelli e la scoperta della Mater dolorosa. Il Redentore benedicente è un dittico. La prova in una fotografia del 1913 ritrovata all'Eremitage a San Pietroburgo

Creato il 29 aprile 2010 da Robertoerre

Redentore benedicente di Botticelli 2

“Il Redentore benedicente” di Botticelli in realtà è un dipinto che faceva parte di un dittico raffigurante anche una “Mater dolorosa. Il quadro è presente nella mostra “Luce del Rinascimento”al Trevi di Bolzano e fa parte dei capolavori del Museo Accademia Carrara di Bergamo. Venerdì 30 aprile alle 18 sarà presentata la ricomposizione virtuale dell'intero dittico, realizzata grazie alla riproduzione fotografica mai pubblicata e segnalata in precedenza nella bibliografia del Botticelli, nato a Firenze nel 1445 e scomparso nel 1510. Andrea Di Lorenzo critico d'arte e conservatore del Museo Poldi Pezzoli di Milano presenterà la scoperta realizzata grazie alla sue ricerche giunte fino in Russia, dove ha rintracciato l'immagine fotografica che conferma l'esistenza del quadro ora scomparso. Il Redentore benedicente è un’opera devozionale dallo spiccato carattere pietistico eseguita alla fine del Quattrocento, nel periodo in cui Botticelli era influenzato dalle predicazioni di Girolamo Savonarola. Nella bibliografia viene attribuita alla bottega dell’artista ma la sua alta qualità induce invece a ritenerla un’opera autografa di Botticelli. Il dipinto faceva un tempo parte di un dittico, il cui pendant era costituito da una Mater dolorosa che fu acquistata a Firenze negli anni sessanta dell’Ottocento dalla granduchessa Maria Romanov , figlia dello zar Nicola I. L'opera fu vista nel 1912 a San Pietroburgo da Lionello Venturi nella collezione di Sergei Sheremetev nipote di Maria Nicolaievna ed è oggi considerata perduta. Il recupero della riproduzione fotografica, che non è mai stata pubblicata o segnalata nella bibliografia sull’artista, ha permesso di possibile realizzare una ricomposizione virtuale del dittico di Botticelli da cui proviene Nel corso della conferenza saranno illustrati i tre dipinti del Botticelli: il “Ritratto postumo di Giuliano dé Medici”, “Storie di Virginia romana” e il “Redentore benedicente”, esposti insieme al Trevi. Da oggi in poi esiste la speranza di poter rintracciare l'intera opera e ridare vita ad un dittico di incommensurabile valore. Dopo la presentazione a Bolzano, il Museo Poldi Pezzoli di Milano allestirà una grande mostra dedicata alle opere del Botticelli dove nel catalogo dove sarà pubblicata la riproduzione della “Mater dolorosa”.Nella conferenza saranno illustrate in dettaglio i tre straordinari dipinti di Sandro Botticelli (appartenenti alle collezioni della Pinacoteca dell’Accademia Carrara di Bergamo, attualmente esposti presso il Centro Trevi di Bolzano, tra cui il Ritratto postumo di Giuliano de’ Medici ( fratello minore del Magnifico Lorenzo), che richiama la Congiura dei Pazzi ordita a Firenze il 26 aprile 1478, attentato dal quale lo stesso Lorenzo rischiò la vita. Per onorare la memoria del fratello fece realizzare a Botticelli il ritratto postumo in tre esemplari. Il primo è conservato alla National Gallery of Art di Washington, da considerarsi il prototipo della serie, quello di Bergamo e un terzo custodito presso la Gemäldegalerie di Berlino.

Roberto Rinaldi


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