Magazine Lifestyle

Boxe: pugni amari a Parigi per Dolce

Creato il 17 gennaio 2011 da Dg_victims @DG_VICTIMS
Boxe: pugni amari a Parigi per Dolce Boxe: pugni amari a Parigi per Dolce
Thunder Milano sconfitti in Francia nel quinto turno delle World Series
Non poteva andare peggio in Francia al team pugilistico Thunder Milano Dolce & Gabbana, nel confronto con Paris United. Il quintetto italiano è tornato a casa con un pesante 1-4 sulle spalle e la prospettiva di perdere l’ultimo treno per Macao in Cina, dove in aprile si svolgeranno semifinali e finali delle World Series Boxing. Una pessima serata per la squadra di Francesco Damiani, in emergenza dopo gli infortuni di Valentino e Russo. Dal ring della sala intitolata a George Carpentier, idolo dei transalpini negli anni ’20, mondiale mediomassimi e ‘tombeur de femmes’, detto “Man Orchidea” per l’eleganza della sua boxe, solo il massimo Clemente Russo è sceso vincitore contro il promettente Tony Yoka (20 anni in aprile), portando l’unico punto a Milano. 
Gli altri quattro hanno dovuto accettare la superiorità dei transalpini. Il gallo irlandese Nevin, ottimo acquisto, ha bissato il successo ottenuto a Milano contro Picardi. Stavolta ha regolato Vitalyi Volkov, un ucraino volonteroso ma inferiore sul piano atletico e tecnico. Nei leggeri il francese, Rachid Azzedine, ha dominato il mancino della Mongolia, Zorigtbaatar, che ha rischiato di chiudere prima del limite. L’asiatico che aveva bene impressionato a Mosca, ha deluso totalmente. Sulla carta Diego Di Luisa nei medi lasciava qualche speranza per fare il colpo su Tavares a sua volta debuttante. Dopo un avvio promettente, l’italiano si feriva e perdeva la concentrazione, favorendo il recupero del rivale. Scontata la vittoria del mediomassimo Groguhe, statuario atleta di colore dai colpi pesanti. Il croato Juric confermava i limiti tecnici e di resistenza, fermato al secondo round. 
Russo, come già detto salvava l’onore battendo Yoka, nonostante due giudici abbiano fatto il possibile per capovolgere la situazione reale, assegnando la vittoria all’italiano 48-46, mentre il terzo dava il giusto 49-45. Per completare il quadro, il commentatore della TV francese affermava “Il nostro giovane campione ha dato una lezione di boxe all’italiano”. Confermando lo sciovinismo nazionalista che li contraddistingue.
Detto questo è onesto affermare che Parigi ha la promozione in tasca anche se mancano sei incontri alla conclusione delle qualificazioni. Escludendo Mosca e Istanbul, decisamente inferiori, anche se in grado di qualche exploit isolato, la corsa della Milano Thunder adesso è in parallelo con Astana, il team kazako che nel girone asiatico si trova alle spalle di Baku la capitale dell’Azerbajan che guida in testa con buon margine. Milano e Astana hanno 13 punti, ma le vittorie sono a favore dei nostri rivali e il calendario non ci favorisce. 
Decisivo lo scontro del 28 gennaio ancora a Parigi, dove i nostri dovrebbero contare oltre che su Russo e il medio Derevyanchenko, anche sul ritorno di Valentino nei leggeri. Purtroppo nei gallo e nei mediomassimi partiamo nettamente battuti. I francesi possono permettersi anche un passo falso, Milano assolutamente no. La sconfitta 3-2 già sarebbe un guaio, anche se concede un punticino. Ci vorrebbe il colpaccio, ovvero l’impresa. La Francia è forte in quasi tutte le categorie. Nei gallo hanno Nevin e Oubaali, tra i più bravi d’Europa, nei leggeri, oltre ad Azzedine, contano su Farany campione nazionale e l’esperto tedesco Schmidt. Nei medi puntano su Vastine, vice campione d’Europa e Chiguer, altro tipo da evitare. Nei mediomassimi sia Groguhe che il croato Sep hanno pugni pesanti. Pure nei massimi, forse la categoria meno ferrata, l’altro croato Krgovc, mondiale youth 2010 è una valida alternativa sia a Yoka che al maturo Jouini. 
Per contro, Francesco Damiani deve fare di necessità virtù, tra pugili feriti e altri influenzati. La speranza è l’ultima a morire, ma la realtà non sorride a Milano. Dopo il 28 gennaio, settimo turno oltre il giro di boa, per Milano si presentano due turni casalinghi con Istanbul (4 febbraio) e Mosca (18 febbraio) con l’obbligo di vincere netto e non perdere pezzi per strada. Il 26 febbraio e l’11 marzo trasferte in Russia e Turchia. Potrebbero essere le occasioni per non farsi staccare dalla rivale Astana, che teme solo Baku e sbanca cinesi e coreani. 
In una valutazione tra Milano e Parigi, nei gallo, Picardi e Parrinello sembrano chiusi da Nevin e da Oubaali, nei medi si spera che Podda mostri quel recupero di condizione tanto atteso, per essere valida alternativa all’ucraino Derevyanchenko. Dove siamo insofferenza è nei mediomassimi, il lettone Grisunins e il montenegrino Draskovic si sono dimostrati modesti, per non parlare di Juric il croato. Tra i giganti, lascia sperare l’antillano Zimmerman, che supplisce col cuore ai limiti tecnici, aiutato dalla stazza di 120 kg. ben distribuiti sui quasi 2 metri. Nel frattempo anche il girone americano sembra aver designato la vincitrice. Si tratta del team californiano di Los Angeles, una sola sconfitta sui sei incontri e un ruolino di marcia impressionante. Lo inseguono i messicani e Miami che ieri notte è stata sconfitta 4-1 appunto da Los Angeles.
Il torneo si conferma interessante e spettacolare. Purtroppo anche molto sofferto da Milano, che dopo una bella partenza ha dovuto frenare. Adesso deve dimostrare quel carattere tipico dei lottatori del ring, per andare oltre l’ostacolo.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :