Magazine Cinema

Braccialetti Rossi, la fiction che cura la nostra tv

Creato il 11 febbraio 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

11 febbraio 2014 • Serie TV, Serie Tv in Italia, Vetrina Cinema •

Summary:

Partiamo dal presupposto che guardando Braccialetti Rossi proviamo un sentimento che non provavamo da tempo guardando una fiction: tristezza. Direte voi, come può essere positiva una recensione che parte da questo presupposto? Paradossalmente lo è, perché seguendo questa fiction ci sentiamo profondamente sollevati dal fatto che c’è qualche prodotto che non è estremamente consolante, come quelli che siamo abituati a vedere da tempo sulle nostre reti generaliste. Inoltre, non è un aspetto negativo perché quella che ci trasmette la fiction, in onda su Rai Uno ogni domenica, è una tristezza genuina, non dannosa e che ti spinge a rimanere incollato al teleschermo. Certo, trattandosi di un prodotto Rai non cantiamo vittoria facilmente perché potrebbe spuntare da un momento all’altro, nella serie, qualche santone che curi tutti i malanni dei protagonisti. Ma Braccialetti Rossi non sembra seguire questa scia.

Si tratta, infatti, di una fiction che racconta la storia di sei ragazzini che cercano di affrontare, a loro modo, le malattie in un ospedale pediatrico. Braccialetti Rossi ha per protagonisti Leo (Carmine Buschini), Vale (Brando Pacitto), Cris (Aurora Ruffino), Davide (Mirko Trovato), Toni (Pio Luigi Piscitelli) e Rocco (Lorenzo Guidi). La loro vita all’interno dell’ospedale cambia quando a Leo, uno dei più sfortunati, viene in mente di fondare un gruppo: “I braccialetti rossi”. Ogni ragazzo ha la sua funzione all’interno del gruppo. Leo è il leader, Cris la ragazza, Vale il vice leader, Davide il Bello, Toni il furbo, Rocco l’imprescindibile. I sei ragazzi capiscono che combattere le loro malattie significa lottare contro il peggior male che si possa avere e che, per trovare il coraggio di uscirne ed affrontarle nel migliore dei modi, bisogna essere uniti.

I Braccialetti Rossi

La fiction non è però soltanto tristezza. Braccialetti Rossi è un inno alla speranza, un invito a combattere nonostante qualsiasi male possa affliggerci, ad apprezzare la vita, a capire i problemi veri che esistono e a distinguerli da quelli futili che ci creano insoddisfazione. Abbiamo letto diverse recensioni che accusano la serie di essere “ruffiana”, perché criticare una serie che ha come protagonisti dei bambini malati sarebbe come sparare sulla croce rossa. Noi non siamo d’accordo ed apprezziamo la nuova fiction di Giacomo Campiotti, che non è nuovo a queste tematiche avendole affrontate in Bianca come il latte, rossa come il sangue. La serie è un rifacimento della serie spagnola Polseres Vermelles di Albert Espinosa, che ha avuto molto successo su TV3, in Spagna, tanto da convincere la Dreamworks e Steven Spielberg a mobilitarsi per realizzare il remake americano, ottenendo anche il via libera dalla rete.

Ragazzi di Bracceletti Rossi

Il cast di Braccialetti Rossi

Braccialetti Rossi porta una ventata di novità in casa Rai. Una delle poche volte lo spettatore non deve imbattersi in personaggi storici elogiati o in preti, suore e famigliole felici. Lo spettatore deve commuoversi, riflettere e anche intristirsi di fronte alle tematiche trattate. Certo, chiaramente il prodotto non è perfetto. Risulta alcune volte ripetitivo, come nel caso del personaggio di Tony che ripete per due puntate una battuta sulla televisione che detta una volta può risultare gradevole, ma dieci magari comincia a stancare. Tuttavia, la serie riesce a farsi prendere, a colpire e ad alzare il livello della fiction nostrana. Altro aspetto da elogiare è che la fiction ha come protagonisti i ragazzi, molto bravi a recitare, e solo in secondo piano gli adulti.

Questa scelta sembra dettata dal fatto che la Rai punta ad avvicinare anche il pubblico giovane ai loro prodotti ed è un aspetto da non sottovalutare, visto che il target della rete si è sempre mantenuto, negli ultimi anni, su una fascia d’età abbastanza grande. E’ chiaro che anche gli adulti hanno una certa importanza e nel cast si vedono ad esempio Carlotta Natoli, nei panni di una dottoressa, Laura Chiatti in quelli di una mamma acquisita di Davide, e Giampaolo Morelli in quelli del padre non tanto presente nella vita di Vale. Molto curate anche le musiche degli episodi e la sigla.

Braccialetti Rossi risulta una piacevole sorpresa per i nostri occhi, nonostante tenda a renderli lucidi sia per la trama sia perché un prodotto così diverso dal solito e interessante non si vedeva da tempo. E noi non possiamo che esultare, come fanno i ragazzi della serie, al grido di: Watanka!

Di Francesco Sciortino per Oggialcinema.net

Aurora RuffinoBraccialetti RossiBrando PacittoCarmine BuschiniGiacomo CampiottiPolseres Vermelles


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :