Chiedo al mio animo se ho fatto della vita la cosagiusta.
Non colgo il mio puro senso,
seguo gli impulsi, poi me ne pentolo sguardo avanti, il corpo indietro.Fedelmente temo i miei passi.Con salda titubanzae gracile risolutezzami nascondo: non mi mostroma emergo: non mi confondo.Realizzo la mia volontà l'istinto e i battiti mi dan ragione,però tremo innanzi allo sguardo altrui.Davvero sono libera di agire, di esistere? Naturale bramare la libertà, tortuoso goderne i frutti.Giulia G.