Sono durissime le accuse avanzate nei confronti del governo brasiliano dal Comitato Onu sui diritti dell’infanzia (Crc), l’agenzia delle Nazioni Unite con sede a Ginevra, istituita con la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e che svolge il ruolo di supervisore riguardo all’implementazione di tale accordo da parte degli stati firmatari.
Nel suo ultimo rapporto [1], pubblicato sul sito internet dell’organizzazione e ripreso da diversi media del paese sudamericano, come il quotidiano Estadao, il governo di Brasilia viene infatti accusato di arrestare, maltrattare e, soprattutto, uccidere, con esecuzioni sommarie, i bambini nelle strade, con il fine di rendere più presentabili le città brasiliane in occasione delle Olimpiadi del 2016.
Questi episodi di violenza, commessi dalle forze dell’ordine nei quartieri più poveri delle metropoli brasiliane, si verificano con particolare frequenza, secondo la relazione del Crc, soprattutto a Rio de Janeiro, la città che dovrà ospitare i Giochi e la quale, di conseguenza, dovrà essere la vetrina della nazione per tutti i milioni di stranieri che giungeranno nel paese in occasione dell’evento.
Le immense baraccopoli e la povertà dilagante sono però evidenti per chiunque percorra le strade di Rio, problema che l’esecutivo ha deciso di risolvere nascondendone gli effetti.
Nel rapporto del Crc si parla infatti di “esecuzioni sommarie contro i bambini di strada, i cui responsabili spesso rimangono impuniti”, mentre vengono anche denunciate le violenze ed i soprusi contro i cittadini le cui case sono state o saranno abbattute, con risarcimenti infimi, per far posto alle infrastrutture necessarie allo svolgimento delle olimpiadi.
Non è però la prima volta che nel paese si applicano pratiche simili: già nel 2014, in occasione dell’organizzazione dei mondiali di calcio, diverse ong umanitarie avevano accusato il governo di deportazioni di massa per la costruzione degli stadi, mentre il numero di omicidi era cresciuto considerevolmente rispetto all’anno precedente: ad affermarlo è la relazione annuale dello stesso governo brasiliano sulla pubblica sicurezza, che rileva infatti 58.559 casi di omicidio nel 2014, contro i 55.878 nel 2013.
Particolare attenzione nella relazione del Comitato è stata inoltre posta sulla pratica del turismo sessuale il quale, in occasione dei grandi eventi, coinvolge numerosi bambini che, senza nessuna azione di contrasto da parte delle autorità, vengono sfruttati ed indotti a prostituirsi con gli stranieri giunti nel paese.
Il Crc ha quindi chiesto all’amministrazione brasiliana di non chiudere un’altra volta gli occhi di fronte a questi problemi e, soprattutto, di fermare le violenze delle quali si sta rendendo essa stessa protagonista; la risposta di Brasilia però, al momento, è stata solo una serie di dati, nella quale si illustra che nello stato di Rio, il numero di omicidi, dall’anno 2000 è nettamente calato.
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Brasile. Olimpiadi 2016: Onu, ‘Polizia uccide bambini per ripulire città’
Creato il 10 ottobre 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniI suoi ultimi articoli
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