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breach | kollapse

Creato il 23 novembre 2011 da Marcogiarratana @NoBlog4OldMen

breach | kollapse

2001 | burning heart

big strong boss | old ass player | sphincter ani | alarma | lost crew | teeth out | breathing dust | mr marshall | seven | murder kings and killer queens | kollapse

Prima dell’eccellenza formale di Panopticon degli Isis viene l’archetipico Kollapse, luogo in cui post-rock e post-hardcore copulano senza più nascondersi dopo diversi flirt.

Il titolo catastrofico è antonomasia del magma di disfacimento a cui i Breach danno fisionomia sonora. Se con Big Strong Boss appaiono gli Slint deformati dalle tenebre nel bel mezzo di un rito tribale, con Alarma si cade nel braciere dell’Inferno.

Thomas Hallbom fa scuola col suo scream da ultimo-giorno-sulla-terra, chitarre lucide fanno l’altalena con scosse telluriche di elettroni incandescenti.

L’irruenza indie-punk di Lost Crew schiaccia la testa al 98% dei mestieranti che si cimentano nel genere al giorno d’oggi, Teeth Out dimostra come si suona prog con un solo giro tra le mani, Seven per poco non si proietta nel firmamento sulla scia di Planet Caravan dei Black Sabbath.

Opera seminale, non riconoscerlo è un oltraggio imperdonabile alla Musica.

marco giarratana | 933 bbtt

breach | kollapse

breach

1993 | 2002

luleå | svezia

friction, 1995 | it’s me god, 1997 | venom, 1999 | kollapse


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